Sotto questo nome si indica l'autore di un lessico (sec. 11º) largamente usato nelle scuole sino ai tempi dell'umanesimo, intitolato: Elementarium doctrinae rudimentum o De significatione verborum o, più [...] anche di non poche voci greche desunte da glossarî greco-latini; l'opera è anche ricca di notizie tratte da Servio, Boezio, Fulgenzio, Macrobio, Remigio d'Auxerre e di molti esempî ricavati da scrittori pagani. Va notato che il nome P., ritenuto nome ...
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FUSI, Valdo
Eugenio Bosco
Nacque a Pavia il 9 maggio 1911 da Cesare e da Teresa Zaccagnini, in una famiglia di commercianti della piccola borghesia, e ivi frequentò il liceo "U. Foscolo". Nel 1924 s'iscrisse [...] Filippo Neri". Nel 1929 si trasferì a Torino con la famiglia e cominciò a frequentare attivamente il circolo giovanile "S. Boezio". Nel luglio 1930 conseguì la maturità al liceo "Massimo d'Azeglio", dove fu allievo di Augusto Monti, cui rimase legato ...
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etternità (etternitade; etternitate)
Carlo Chirico
Ha appena quattro presenze, di cui tre nel Convivio e una nel Paradiso.
Nel suo significato specifico l'e. è carattere che appartiene solo a Dio, anzi [...] . I 10 1-6). Il valore del termine è definito da s. Tommaso con le stesse parole di Boezio " Interminabilis vitae tota et perfecta possessio " (Sum. theol. I 10 1; cfr. Boezio Cons. phil. V VI 8, in Patrol. Lat. LXIII 858).
In Cv III XIV 7 si può la ...
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Scrittore spagnolo (n. 1376 circa - m. Batres, Madrid, 1460 circa). Partecipò alla vita politica e militare del suo tempo; ritiratosi poi nei suoi possedimenti di Batres, si dedicò alla poesia e alla storia. [...] , di tono moralizzante e didattico. Compose inoltre una Floresta de los filósofos, centone di massime tratte da Seneca, Cicerone, Boezio, Brunetto Latini e altri. La sua fama però è legata piuttosto alle opere di carattere storico: Mar de storias, in ...
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Filologo, nato a Catania il 4 giugno 1904; già redattore dell'Enciclopedia Italiana; direttore della rivista Filologia romanza; dal 1938 prof. di filologia romanza nell'univ. di Napoli.
Autore di saggi [...] del Trecento, ha pubblicato con sicura esperienza filologica l'edizione critica del Teseida di G. Boccaccio. Altre opere: Il Boezio e l'Arrighetto nelle versioni del'300, Torino 1929; Elementi autobiografici nell'arte di G. Boccaccio, Roma 1930; Il ...
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mondo (sost.)
Bruno Bernabei
Voce di larga frequenza e molteplici significati, usata anche nel Fiore e nel Detto. Indica anzitutto l'ordinato insieme della terra e delle sfere celesti che ruotano intorno [...] [l'Empireo], nel quale tutto lo mondo s'inchiude; III II 17 tu, bellissimo [Dio], bello mondo ne la mente portante (cfr. Boezio Cons. phil. III m. IX 78 " pulchrum pulcherrimus ipse / mundum mente gerens "; il m. è detto bello perché creato secondo l ...
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accidente
Giorgio Stabile
. Termine della filosofia aristotelico-scolastica (latino accidens, greco (συμβεβηκός) che, opposto o correlato a sostanza, indica tutto ciò che ‛ sopravviene ' a un soggetto [...] dicitur quod inest alicui, et quod verum est dicere, non tamen neque necessarium, nec utplurimum "; Porfirio Isagoge tr. Boezio 12 25 " Accidens vero est quod adest et abest praeter subiecti corruptionem... Definitur autem sic quoque ‛ accidens est ...
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massima
Nell’accezione generica, presente fin dall’antichità, giudizio, sia personale sia collettivo, proposto come norma generale o come regola di condotta, senza essere fondato su principi o dimostrazioni. [...] ai sette saggi (Platone, Protagora, 343 a; Stobeo, Antologia, III, 1, 172).
Medioevo
Nella logica medievale, sulla scorta di Boezio (Commentarii in topica Ciceronis, I; De differentiis topicis, I-II), si parla di m. in senso tecnico (non ‘morale ...
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Toffanin, Giuseppe
Steno Vazzana
Storico della letteratura (Padova 1891), professore nelle università di Messina (1923-1924), Cagliari (1924-1928), Napoli (1928-1961). L'interesse del T. per D. è parte [...] primo D. alieno dal latino dal D. della Commedia, erede della sapienza antica attraverso Cicerone e Boezio. La missione che D. affida a Virgilio è quella che Boezio ha dato alla filosofia nel De Consolatione philosophiae e i tre regni della Commedia ...
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cavare
Andrea Mariani
Più vicino al senso del latino cavare (" rendere cavo ", " scavare ") è il verbo in Fiore XXIX 11 perduti ne son molti castelli / per non prendersi guardia del cavare, così commentato [...] piuttosto " dissotterrare ", " estrarre dalla terra ", o meglio, " dalla cava ", in Cv IV XII 4, nella traduzione di un passo di Boezio: "Ohmè! chi fu quel primo che li pesi de l'oro coperto e le pietre che si voleano ascondere, preziosi pericoli ...
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retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...
adastare
(o adastiare) v. tr. [dal provenz. adastar, cfr. fr. ant. haster (mod. hâter), con gli stessi sign., der. di haste «fretta», dal franco haifst «violenza»], ant. – Affrettare, e anche stimolare, incitare, incalzare: la vita non me...