DECIMA
KKristjan Toomaspoeg
Nel periodo successivo alla conquista normanna del Mezzogiorno, quando l'assetto della Chiesa meridionale fu ristabilito e riorganizzato, i duchi e i conti normanni e poi [...] di alcune località e regioni, ovvero la decima statale. Ad esempio, nel 1106 l'arcivescovato di Taranto ottenne da Boemondod'Antiochia la decima parte di tutte le rendite fiscali del capoluogo della diocesi, mentre il vescovato di Patti esercitò il ...
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DAIBERTO
Luigina Carratori
Bernard Hamilton
Nacque, in luogo che non siamo in grado di precisare, dopo la metà del sec. XI.
La sua nascita pisana e la sua appartenenza alla nobile famiglia dei Lanfranchi [...] era un possedimento bizantino e in quel momento era assediata dalle truppe di Boemondod'Altavilla, principe di Antiochia. D. e i Pisani intervennero in aiuto di Boemondo; ma l'arrivo di altri capi crociati impedì che la conquista fosse portata ...
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ALBERTO da Vercelli, santo
Luciano Gulli
Nacque da nobile famiglia - ma non è documentata la sua appartenenza agli Avogadro - nel territorio della diocesi parmense. I necrologi cosiddetti eusebiani, [...] crociati, spingendoli anche ad un'unione coi principi locali. Intervenne perciò presso Boemondo IV, conte di Tripoli, per ottenere la liberazione del patriarca d'Antiochia, Pietro, secondo quanto aveva chiesto il papa nella sua lettera del 13 ...
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AGNI, Tommaso (Thomas de Lentino)
Abele L. Redigonda
Nato a Lentini (Siracusa) sul principio del Duecento, inviato da Gregorio IX a predicare a Napoli, stabilì, alla fine del 1231, nel convento e chiesa [...] , e tra gli stessi Ospitalieri ed il vescovato di Nazareth. Cercò anche di metter pace (primavera del. 1259 o '60) tra Boemondo VI d'Antiochia e il gran maestro degli Ospitalieri, che con gli altri Ordini cavallereschi crociati avevano combattuto ...
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BERNARDO da Montmirat
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Noto sotto il nome di Abbas antiquus (per distinguerlo dall'Abbas modernus o Siculus, Niccolò de' Tedeschi), B. nacque a Montmirat (presso Nîmes, nella Francia meridionale) [...] dal suo conterraneo Bernardo di Languissel, B. rinviò la sua partenza per l'Oriente, temendo forse i contrasti con Boemondo VII d'Antiochia che avevano funestato il vescovato del suo predecessore. Niccolò IV intanto, il 4 apr. 1288, lo nominò rettore ...
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CAPUANO (Capuanus, de Capua, Capuensis, de Cappuis, de Chapes), Pietro
Norbert Kamp
Apparteneva a una famiglia della nobiltà amalfitana che discendeva dal conte longobardo Lando de Prata. I discendenti [...] Boemondo e dei giovanniti. Il C. stesso, dopo il suo arrivo in Terrasanta, si recò, passando per Antiochia 94 s., 131 s., 152, 223, 226 s., 241; A. Luchaire, Innocent III. La question d'Orient, Paris 1907, pp. 25-28, 46, 96 s., 99 s., 104 s., 109, 114 ...
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URBANO II, beato
Simonetta Cerrini
Di modesta famiglia di cavalieri, Eudes (Oddone, Oddo) nacque nella castellania di Châtillon (oggi Châtillon-sur-Marne) intorno al 1035 da un feudatario dei conti [...] titolo di duca di Puglia, mentre al fratello Boemondo andò il Principato di Taranto. Il suo riconoscimento gli articoli di R. Hiestand, Les canons de Clermont et d'Antioche sur l'organisation ecclésiastique des États croisés. Authentiques ou faux?, ...
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PIETRO di Lucedio
Maria Pia Alberzoni
PIETRO di Lucedio (Pietro di Magnano). – Appartenente a una famiglia della feudalità vescovile vercellese (cfr. nel 1185 «Obertus de Magnano, frater predicti abatis»), [...] più importante fu l’incarico (27 aprile 1199) di comporre (d’intesa con i vescovi lombardi) il contrasto tra Piacenza e Parma piuttosto che comandare».
Il principato di Antiochia era allora conteso tra Boemondo di Tripoli, che lo controllava di ...
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GIOVANNI di Tuscolo (Giovanni Marsicano)
Stephan Freund
Non conosciamo il luogo né la data della sua nascita, che è da porre presumibilmente intorno alla metà del sec. XI.
L'appellativo "Marsicanus" [...] : Ruggero duca di Puglia morì il 22 febbraio, Boemondo di Taranto e Antiochia il 7 marzo e in quello stesso torno di , LII, London 1870, p. 98; V. Forcella, Iscrizioni delle chiese e d'altri edificii di Roma…, XI, Roma 1877, p. 538 n. 767; Eadmer ...
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