Figlio (Dresda 1801 - Pillnitz 1873) di Massimiliano principe di Sassonia e di Carolina di Parma, fu uomo di grande cultura; venne più volte in Italia, scrisse una traduzione in tedesco della Divina Commedia, [...] : nella guerra del 1866 si schierò a fianco dell'Austria e fu costretto a ritirarsi con l'esercito sassone in Boemia. Entrato quindi nella confederazione della Germania settentrionale, fu alleato della Prussia nella guerra del 1870 contro la Francia. ...
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Jägerndorf Nome tedesco della città morava di Krnov.
Il principato di J. si costituì dalla scissione del ducato di Ratibor-Troppau (1377) e fu acquistato dal margravio Giorgio di Brandeburgo-Ansbach (1523). [...] – occupata dagli imperiali dal 1621 a causa del sostegno di Giovanni Giorgio a Federico V del Palatinato, re di Boemia – furono affermati dal grande elettore Federico Guglielmo, che vi rinunciò (1686) in cambio del circondario di Schwiebus. Una parte ...
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Germania, Regno di
WWolfgang Stürner
I. Condizioni e contesti fondamentali
A) Estensione e sviluppo demografico; sfruttamento della terra e insediamento a oriente
Gli atti della cancelleria imperiale [...] di principi imperiali, vale a dire a sette di loro (Kurfürsten): gli arcivescovi di Magonza, Colonia e Treviri, il re di Boemia, il conte palatino di Renania, il duca di Sassonia e il margravio di Brandeburgo. La teoria di un gruppo di elettori ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] di una vasta parte dell'Ungheria. D'altro canto, la morte di Luigi II Jagellone aveva aperto la successione al Regno di Boemia e di Ungheria, il cui candidato era lo stesso fratello di Carlo V, Ferdinando, re dei Romani e già sovrano dei territori ...
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Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] 1612-19) riuscì a sedare la lotta ormai aperta tra le confessioni religiose. Con l’atto di rivolta del 1618 dei protestanti boemi, noto con il nome di ‘defenestrazione di Praga’, ebbe inizio la guerra dei Trent’anni.
Con la Pace di Vestfalia (1648) l ...
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Quartogenito (Versailles 1757 - Gorizia 1836) del delfino Luigi (m. 1765) figlio di Luigi XV, conte d'Artois, sposò nel 1773 Maria Teresa di Savoia. Ostilissimo alla rivoluzione, fu il primo a emigrare, [...] concessione alle tendenze liberali, ma nel 1829 si decise per la maniera forte, chiamando al potere il principe di Polignac. Dopo l'insurrezione del luglio 1830, abdicò (3 ag.), riparando in Inghilterra, e di lì, nel 1832, in Boemia e poi a Gorizia. ...
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Popolazione nomade affine agli Unni. Dalla Mongolia si volsero (460 ca.) verso il Mar Caspio e il Mar Nero. Vinti intorno al 550 dai Turchi-Altai, si spinsero ancor più a occidente; nel 558 chiesero a [...] distruzione del Regno dei Gepidi (566 o 567). Dal 568 abitarono la puszta ungherese, dominando dalla Dalmazia alla Boemia, dalle Alpi orientali alla Transilvania. Terrore dell’Impero bizantino, arrivarono fin sotto le mura di Costantinopoli. Dopo l ...
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Bertrando del Poggetto
Ecclesiastico (Pouget, Agnac, 1280 ca.-Avignone 1352). Eletto cardinale da Giovanni XXII nel 1316, è noto soprattutto per la sua legazione in Italia, col compito di creare un vasto [...] 30), che B. non osò attaccare provocando malcontento fra i suoi partigiani, e soprattutto l’equivoca politica verso Giovanni di Boemia, contro cui si coalizzarono vittoriosamente (Lega guelfo-ghibellina) i signori italiani – e tra essi i Visconti – l ...
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Antica famiglia nobile boema, così chiamata dal castello di Valdštejn presso Turnov. Menzionata già nel sec. 13º, divenne celebre soprattutto nel sec. 17º, quando la maggioranza dei suoi membri si schierò, [...] , e l'altra di Duchcov, i V. furono conti dell'Impero e ricoprirono l'ufficio ereditario di "incisor regis" del regno di Boemia. Nel sec. 19º, dopo l'introduzione del bicameralismo in Austria, furono membri di diritto della Camera dei Signori. ...
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BARDI, Andrea
Arnaldo D'Addario
Figlio di Gualtieri (Gualterotto) di Iacopo e di una monna Tessa, nacque a Firenze nei primi anni del sec. XIV. È ricordato come mercante in un'operazione fatta insieme [...] capitano del popolo e quindi podestà in San Miniato (1333 e 1336), prese parte alle guerre tra Firenze e Giovanni di Boemia ed a quelle con gli Scaligeri ed il Comune di Lucca; per i meriti conseguiti in quelle circostanze fu armato cavaliere ...
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boemo
boèmo agg. e s. m. (f. -a). – Della Boemia, regione storica e geografica dell’Europa centrale, che forma oggi la parte centro-occidentale della Repubblica Ceca: il territorio b.; storia, letteratura b.; come sost., abitante, nativo,...
cristallo
s. m. [dal lat. crystallus e crystallum, gr. κρύσταλλος, propr. «acqua gelata, ghiaccio», der. di κρύος «freddo, gelo»]. – 1. a. Prodotto dell’industria vetraria ottenuto fondendo ad alta temperatura miscele di sabbia quarzosa, minio...