BENEDETTI, Francesco
Giulia Camerani Marri
Nacque a Cortona il 5 ott. 1785 da Pasquale e da Rosa Tamburi, commercianti in mercerie, che, caduti in miseria, lo affidarono a un parente parroco di Foiano [...] congiura di Milano (composta nel 1815, messa in scena nel 1819), Gismonda (scritta nel 1815, derivata dalla novella del Boccaccio), Tamerlano (composta nel 1816, messa in scena nel 1817), in cui era visibile l'influenza di Voitaire, Pelopea (scritta ...
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COSENTINO, Giovanni
Mauro De Nichilo
Nacque nel 1432 a Sant'Andrea Ionico (Catanzaro) da Gorio e da una Anastasia. Nel 1447 era già sposato con Bartola de Calabretta, quattordicenne. Fu al servizio [...] citazione delle Heroides di Ovidio è pure la scelta dello schema dell'effistola in versi) arriva a Dante, Petrarca e Boccaccio; sceglie, altresì, la materia eroica e lo stile epico con una consapevolezza letteraria che lo porta ad entrare in polemica ...
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CAMPANILE, Filiberto
Amedeo Quondam
In assenza di elementi biografici precisi, si può situare l'arco biografico del C. a cavallo tra il secolo sedicesimo e il diciassettesimo. La sua attività intellettuale [...] nel trattatello del C. è l'impiego delle esemplificazioni, desunte dalla tradizione lirica volgare italiana (Petrarca e Boccaccio, ovviamente, secondo la normativa classicistica bembesca), con la notevole apertura a Dante, che è già segno d ...
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DE GENNARO (De Jennaro), Pietro Iacopo
Sandra Niccoli
Nacque a Napoli nel 1436 da Giorgio, primogenito di Menillo e di Catella di Monforte, e da Maddalena di Gaeta, figlia di Carlo - presidente della [...] conta 89 cc.) di tre canti in ottave sopra gli amori di Elena e Paride che risente notevolmente dell'influenza del Boccaccio, ed è preceduto dalla canzone CXVII, anch'essa dedicata a Ercole I, mutila per caduta della prima carta contenente fra l ...
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COLTELLINI, Agostino
Martino Capucci
Nacque a Firenze il 17 apr. 1613, figlio unico di Francesco, mercante di origini bolognesi morto il 28 giugno 1631, e di Lisabetta, figlia del pittore Taddeo Curradi.
Fece [...] conversazione divenne "università di letterati" (tra i quali Antonio Malatesti e Benedetto Buonmattei) che leggevano e discutevano Dante, Boccaccio e soprattutto Orazio e il Petrarca dei Trionfi, e nel '37, infine, quando, con l'adesione di Benedetto ...
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MALATESTI, Antonio
Girolamo De Miranda
Nacque a Firenze nel 1610 da Emilio. La famiglia, originaria di Terranova, nel Valdarno, si chiamava in origine Griffoli; dopo essersi trapiantata a Firenze, dove [...] enigmi, affiancando agli indovinelli del M. gli oracoli antichi, i Deipnosofisti di Ateneo, Marziale, Plutarco e Quintiliano, ma anche Boccaccio, il Burchiello e L. Alamanni.
La Sfinge è una centuria di sonetti, di cui tredici caudati. "Piacevoli e ...
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GUGLIELMO da Sarzano
Monica Cerroni
Nacque intorno agli ultimi decenni del Duecento a Genova, nel sestiere di Sarzano, da cui ereditò l'appellativo, se si deve accordare valore restrittivo alle indicazioni [...] .
La Monarchia di Dante non si diffuse solo presso i filosofi, anzi divenne - secondo la testimonianza di Boccaccio - addirittura il vessillo teorico dell'imperatore Ludovico il Bavaro. La personalità stessa di Dante, infine, offriva alimento ...
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FARSETTI, Tommaso Giuseppe
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 16 apr. 1720 da Anton Francesco e Bianca Morosini; la sua famiglia, aggregata alla nobiltà veneziana nel 1664, era molto ricca e poté assicurargli [...] falsa data, poi nelle Opere volgari, pp. CXLIII-CCVI, e nelle Opere, I, pp. CXLIII-CCVI), tratta da una novella di Boccaccio e stampata sotto il finto nome di Bartolomeo Tanni, fiorentino, peraltro non destinata, come La morte di Ercole, ad andare in ...
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DEL PECORA, Iacopo (Iacopo da Montepulciano)
Liana Cellerino
Nato forse tra il 1340 e il 1350 da Bertoldo Novello, apparteneva alla nobile e potente famiglia dei Del Pecora di Montepulciano, detta anche [...] visione deve molto alle più recenti prove allegoriche del Petrarca, specie del Trionfo di castità, e del Boccaccio dell'Amorosavisione. Materiali mitologici e altri segnali riconducono invece alla voga classicistica del coevo umanesimo fiorentino.
La ...
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FRESCOBALDI, Giovanni
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze da Lambertuccio di Ghino e da Adimaringa di Orlandino Ruffoli intorno al 1280. Dal matrimonio dei genitori, celebrato nel 1271, nacquero altri [...] , pp. 34, 76; N. Sapegno, Poeti minori del Trecento, Milano-Napoli 1952, p. 1141; V. Branca, Tradizione delle opere di Giovanni Boccaccio, Roma 1958, p. 256; D. De Robertis, Censimento dei mss. di rime di Dante, in Studi danteschi, XXXVIII (1961), pp ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....