DOLCE, Lodovico
Giovanna Romei
Nacque a Venezia nel 1508 da un'antica famiglia che aveva accesso al Maggior Consiglio: ma, di essa, un ramo si estinse nel 1248 con Filippo e l'altro ne fu escluso dalla [...] nel 1566 e posta in appendice all'edizione 1567 della Vita dell'imperatore. Al D. si devono anche la biografia del Boccaccio - premessa alle edizioni Giolito 1552 in 40 e in 80 del Decameron - e di Dante, nell'edizione giolitina del 1555, in ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Egloge - Introduzione
Enzo Cecchini
Nonostante l'innegabile loro marginalità nell'ambito della produzione dantesca, le due egloghe presentano vari e notevoli motivi d'interesse, [...] XXIX 8 (L). In essa sono presenti alcune varianti coeve. Qualche tempo dopo aver trascritto il testo della corrispondenza il Boccaccio vi introdusse altre varianti e lo corredò di numerose note; le une e le altre sembrerebbero dovute a collazione con ...
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VIBIO Sequestre (Vibius Sequester)
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Scrittore latino del sec. IV o V, noto soltanto come autore di un dizionarietto geografico (Vibii Sequestris de fluminibus fontibus lacubus nemoribus paludibus montibus [...] dette opere, che l'autore tenne presenti nella sua compilazione. Tra le probabili lonti del De montibus, silvis, ecc. del Boccaccio.
Ebbe molte edizioni, sia a parte, sia insieme con altre opere geografiche: le più antiche sono quella di Torino del ...
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Favola mitologica comune a molti popoli, adombrante il destino di due innamorati, la cui felicità è subordinata a vincoli o divieti. In Apuleio (Metamorfosi), Amore ama la fanciulla Psiche ma pone come [...] subì nella novellistica popolare, mescolandosi a motivi folcloristici. Nella letteratura italiana la favola ha avuto ampia fortuna, da Boccaccio, Boiardo, Marino, sino a Savioli, Pindemonte, Pascoli. Fuori d’Italia, è ripresa in un romanzo di J. de ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] e aggraziato della carolina. Già con Petrarca ebbe inizio il movimento di reazione contro la scrittura gotica dominante; con Boccaccio la riforma si affermò più chiaramente e con N. Niccoli e P. Bracciolini la scrittura umanistica raggiunse il suo ...
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ZUMBINI, Bonaventura
Fernando Figurelli
Letterato, nato a Pietrafitta (Cosenza) il 10 maggio 1836, morto a Bellavista presso Portici il 21 marzo 1916. Autodidatta, insegnò dapprima a Cosenza; nel 1868 [...] del 1876 (Napoli). Pubblicò poi Studi sul Petrarca (Napoli 1878), Il "Filocopo" del Boccaccio (Firenze 1879), Sulle poesie di V. Monti (ivi 1886), Il "Ninfale Fiesolano" di G. Boccaccio (ivi 1896) e altri saggi che furono raccolti nel volume Studi di ...
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EUSTACHIO da Matera
Errico Cuozzo
Nato nel XIII secolo, probabilmente a Matera, fu di fede ghibellina.
Il suo nome non è documentato in alcuna fonte contemporanea, ma l'agostiniano Dionigi da Borgo [...] , al f. 94r l'anonimo autore della raccolta miscellanea cita un "Eustachiuni quendam" tra gli autori che fornirono al Boccaccio il materiale per la sua Genealogia, mostrando, però, di non conoscerlo.
Il codice di Potenza, proveniente dal convento dei ...
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Poeta (Reggio nell'Emilia 1474 - Ferrara 1533), figlio di Niccolò e Daria Malaguzzi Valeri. È il maggiore poeta italiano dell'epica cavalleresca. Nel 1516 uscì la prima edizione dell'Orlando furioso, poema [...] e certo da lui rifiutati): un poema che vuol continuare anche nel metro - l'ottava rima, del resto tradizionale sin dal Boccaccio per poemi epico-romanzeschi - l'invenzione del Boiardo che aveva creato l'Orlando innamorato; l'A. dedusse dall'amore la ...
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Giurista e poeta, della famiglia dei Sigibuldi o Sigisbuldi (detta anche Sinibuldi: n. Pistoia, quasi certamente 1270 - m. ivi 1336 o 1337). Studiò diritto a Bologna, allievo del grande Francesco d'Accursio, [...] a Siena, Perugia, Napoli e, forse, Firenze. Tra il 1330 e il 1331, a Napoli, ebbe tra i suoi uditori il Boccaccio, studente allora di diritto canonico. Nel 1333 tornò definitivamente in patria e fu eletto gonfaloniere. Come poeta, fu lodato da Dante ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] è invece incentrata su due soldati molto amici, Marchetto e Lanzilao (modellati forse su Palemone e Arcita del Teseida boccacciano), che si innamorano della stessa ragazza, duellano per lei e muoiono entrambi. Le novelle giocose trattano di adulteri ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....