Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] Bozzola 1999) ha evidenziato i caratteri di novità e rottura rispetto alla prosa illustre codificata sul modello di ➔ Giovanni Boccaccio e del ➔ Pietro Bembo degli Asolani. Il che comporta, da una parte, la drastica riduzione dell’apparato narrativo ...
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Letterato (Pietrapertosa 1853 - Napoli 1938). Allievo nell'univ. di Napoli di L. Settembrini e soprattutto di F. De Sanctis, nel 1888 provveditore agli studî; prof. a Napoli (1902-28) di letterature comparate [...] molti scritti vanno particolarmente segnalati gli Studi per la lirica italiana del Duecento (1902), le indagini per la biografia di G. Boccaccio (1912) e quelle su Dante, che culminarono nel magistrale commento alla Divina Commedia (1a ed. 1905). ...
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L’ottava rima (o semplicemente ottava) costituisce, con la ➔ terza rima, la forma ‘discorsiva’ (cioè non lirica) più diffusa della tradizione italiana, tipica in particolare della poesia narrativa (Beltrami [...] e Biancifiore (trascritto dopo il 1343).
Gli studiosi si sono divisi tra quanti hanno sostenuto che l’ottava sia invenzione di Boccaccio (il quale la riprese nel Teseida e nel Ninfale fiesolano), e che in seguito si sia propagata agli autori (quasi ...
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Poeta (Roma 1687 - Todi 1765). Scolaro e protetto, come Metastasio, di G. V. Gravina, fu in Arcadia col nome di Eulibio Brentiatico. Nel 1715 si recò a Parigi e poi a Londra, dove rimase fino al 1744; [...] in parte musicate da lui stesso. Assai efficacemente lavorò a divulgare, in edizioni londinesi, opere di scrittori italiani (Boccaccio, Ariosto, Guarini); difese Dante, Tasso e Milton contro Voltaire nello scritto Remarks upon Voltaire's Essay on the ...
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Filologo e storico della letteratura italiana (Newton Centre, Mass., 1880 - ivi 1966); lettore di lingue romanze ad Amherst (1900-04) e alla Harvard University (1906-12), professore a Chicago (1912-27), [...] 1912; Concordance to the Divine Comedy of Dante Alighieri, in collab. con T. G. Bergin e A. J. De Vito, 1965), Boccaccio (The Univ. of Chicago manuscript of the Genealogia deorum gentilium, 1927), ma soprattutto di Petrarca, del quale è stato uno dei ...
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(gr. Τρώιλος, lat. Troĭlus) Personaggio della poesia greca, il più giovane figlio di Priamo. Nell'Iliade è menzionato una sola volta, come già morto; nelle Ciprie si narrava la sua morte per mano di Achille. [...] tarde opere attribuite a Ditti Cretese e Darete Frigio e in testi medievali che da esse dipendono; compare nel Filostrato di G. Boccaccio (col nome Troiolo), in una novella di G. Chaucer (Troilus and Criseyde) e nel dramma Troilus and Cressida di W ...
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DIETAIUTI, Cepperello
Francesca Luzzati Laganà
Nacque a Prato, probabilmente nella prima metà del sec. XIII, da ser Dietaiuti di Guido.
La sua famiglia, originaria dalle ville fra loro contigue di Fabio [...] serrata apologia del D., dovuta al Giani. Merita richiamare che ogni analisi della novella non può prescindere dalla poetica del Boccaccio e dalla sua esigenza di porre alla base del racconto dati reali di cronaca. Ne viene lumeggiato l'ambiente in ...
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BETTOLI, Parmenio
Sisto Sallusti
Nacque a Parma il 13 genn. 1835 da Carlo, impiegato, e da Clementina Dall'Argine. Fece studi disordinati, ma venne ben presto attratto dal teatro e dal giornalismo. [...] da C. Caracciolo); il 10 marzo 1865 gli riuscì di far rappresentare da E. Rossi, al Teatro Gerbino di Torino, Il Boccaccio a Napoli,cinque atti in versi, presto abbandonato, nonostante costituisca un discreto studio d'ambiente. Il 15 marzo 1869 C ...
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BREVIO, Giovanni
Gianni Ballistreri
Nacque a Venezia nella seconda metà del Quattrocento. Scarse e incerte le notizie sulla sua vita, che condusse per la massima parte nel Veneto: intraprese la via [...] della chiesa arcipretale di Arquà, sul cui muro esterno faceva apporre in quell'anno una lapide in onore di Dante, Petrarca e Boccaccio; dalle poche lettere, che di lui ci sono rimaste, sembra che in seguito sia vissuto tra Venezia e Padova, e che ...
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Favolista, letterato (Scarperia 1754 - Firenze 1825). Sacerdote, professore di matematica e filosofia, accademico della Crusca, ebbe fama per i Sonetti pastorali (1789 segg.), e soprattutto per le Favole, [...] 'ediz. del 1807 portò a cento il numero). Fu anche valente studioso ed editore di testi italiani (D. Cavalca, G. Boccaccio, G. M. Cecchi, il Lasca, B. Varchi). Particolarmente pregevole l'edizione delle opere di Lorenzo de' Medici compiuta poco prima ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....