matto
Aggettivo verbale, usato come participio passato di ‛ mattare '; vale " vinto " (Parodi), in Detto 361 Perch'Amor m'aggia matto / ... Ragion... / ad amo... / non m'ha crocco. Ma non è escluso che [...] degli scacchi " dare scacco matto a qualcuno " (v. voce seguente).
Con tale valore il verbo è documentato anche in Boccaccio Filocolo IV 96 4 " Il castellano lieto cominciò a ridere, veggendo ch'egli matterà Filocolo, dove Filocolo avria lui potuto ...
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bufera
Enrico Malato
. Voce introdotta probabilmente da D. nell'uso letterario (If V 31 La bufera infernal, che mai non resta, / mena li spirti [dei lussuriosi] con la sua rapina) e chiosata da quasi [...] doveva apparire oscura o di esclusivo e forse limitato uso popolare: " aggiramento di vènti " la definisce il Buti; e il Boccaccio: " ‛ Bufera ', se io ho ben compreso, nell'usitato parlar delle genti è un vento impetuoso [e] forte, il qual percuote ...
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anguinaia
Amedeo Quondam
In If XXX 50, in rima con dispaia e ventraia, nel significato di " inguine ": Io vidi un, fatto a guisa di lëuto, / pur ch'elli avesse avuta l'anguinaia / tronca da l'altro [...] ha forcuto: è la parola centrale della descrizione di Mastro Adamo. In antico anche ‛ inguinaglia ', ma sembra prevalere nell'uso anche letterario (Boccaccio) la forma in a-, con l'iniziale forse dovuta a concrezione della -a dell'articolo femminile. ...
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PESTE
Aldo CASTELLANI
Filippo RHO
Nino BABONI
(fr. peste; sp. peste, plaga; ted. Peste; ingl. plague; sinonimi: peste bubbonica orientale, tifo pestilenziale, morte nera).
A causa della grande epidemicità [...] 'Europa occidentale, mantenendovisi per circa 200 anni. Un'altra pandemia dilagb nel sec. XI e culminò nel sec. XIV, quando il Boccaccio ne diede la celebre descrizione; e in seguito (1374) il conte Bernabò di Reggio emanò le prime leggi di difesa, e ...
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vespa
Nei mosconi e nelle vespe che tormentano i pusillanimi (If III 66) Guido da Pisa vede " similitudinem et figuram vilissimarum cogitationum ac etiam operationum, quas cogitant et operantur in hoc [...] il ricorso a tali punitori con il fatto che " ista... animalia generantur ex putrefactione et superfluitate ".
Più diffusamente il Boccaccio: " Li quali mosconi e vespe sono da intendere per la memoria di due loro singulari miserie... le quali furono ...
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cintola
Ignazio Baldelli
. In If X 33 Vedi là Farinata che s'è dritto: / da la cintola in sù tutto 'l vedrai, nel significato di " la parte dove l'uomo si cinge ": " da lombi, però che anticamente in [...] luogo si cignevano gli uomini e non in su l'anche, dove oggi è usanza di cignersi " (Anonimo, e così il Boccaccio). In sostanza si vuol alludere alla parte superiore del corpo, che dà però l'impressione di essere tutto Farinata, suscitando il senso ...
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erranza
Lucia Onder
Diffuso nell'antica lirica d'amore, il vocabolo indica uno stato di confusione della mente e dell'animo, l' " incertezza penosa d'amore " (Barbi-Maggini), in Vn XIII 9 11 Ond'io [...] non so da qual matera prenda; / e vorrei dire, e non so ch'io mi dica: / così mi trovo in amorosa erranza! (l'espressione sarà ripresa dal Boccaccio Filostrato IV 70 " Così piangendo, in amorosa erranza / dimoro lasso, e non so che mi fare "). ...
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Letterato (Firenze 1431 - ivi 1470), fratello maggiore di Luigi e di Bernardo; le sue speculazioni economiche a Roma e a Firenze lo condussero più volte al fallimento. Scrisse Le pìstole, freddi componimenti [...] , il Driadèo d'Amore, poemetto mitologico in ottave (1465) che narra una vicenda analoga al Ninfale fiesolano del Boccaccio, dedicato anch'esso a Lorenzo, il Ciriffo Calvanèo, poema romanzesco in ottave che racconta le avventure di Ciriffo cresciuto ...
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Nome di una zona di Napoli alla base della collina di Posillipo, derivato dalla Grotta Vecchia o Romana, scavata forse nel 3° sec. a.C. per abbreviare il percorso fra Napoli e Pozzuoli, poi più volte ampliata.
Nella [...] la più antica delle feste partenopee, menzionata già da Petronio, nel Satyricon; della festa di P. parla una lettera di G. Boccaccio. In età moderna, il 7 settembre, vi aveva luogo una parata militare e civile (all’ultima, del 1860, partecipò G ...
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pelare
Nel senso proprio di " privo di peli ", al participio con valore predicativo: per aver ‛ dato di cozzo ' a una volontà superiore, Cerbero porta... pelato il mento e 'l gozzo (If IX 99).
Si vedano [...] del fatto danno alcuni commentatori: " fu Cerbero da Ercule preso per la barba e da lui gli fu tutta strappata ", Boccaccio; " signum servitutis, quia catenae iniectae sunt ad guttur et collum eius ", Benvenuto; " imperò che quando Ercole lo tirò con ...
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boccaccia
boccàccia s. f. [pegg. di bocca] (pl. -ce). – 1. Bocca grande e sgraziata o sformata; si usa soprattutto come espressione di spregio o riferito a persona maldicente o sboccata: chiudi questa b.; non dar retta a quella boccaccia....