sviluppo embrionale
Maurizio Chiurazzi
Descrive il processo di formazione di un organismo completo a partire dalla cellula originata dalla fusione di due gameti di sesso opposto, lo zigote. Questo processo, [...] svilupperà l’embrione. Le prime fasi di divisione cellulare sono sincrone ma a simmetria variabile e formano la blastula (cellule circondanti una cavità). A livello molecolare l’esecuzione del programma di sviluppo è determinata inizialmente dai soli ...
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Biologia e medicina
Spostamento di una cellula o di un organo dalla sede abituale.
Le cellule migranti (o migratorie o macrofagi), di natura reticolo-endoteliale, hanno notevole importanza nei fenomeni [...] per m., tipo di gastrulazione, che si verifica nell’embrione di alcuni animali, dove gruppi di cellule costituenti la blastula raggiungono la cavità del blastocele e formano l’endoderma.
Fisica
Il movimento d’insieme di particelle per effetto di un ...
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ORGANIZZATORE
Pasquale Pasquini
. Biologia. - Nello studio dei fenomeni di determinazione e di differenziamento che si verificano durante lo svilupparsi dell'uovo (v. embriologia, XIII, p. 868), così [...] ebbe il fine di controllare la potenza dei territorî presuntivi corrispondenti alle differenti regioni dell'uovo, dallo stadio di blastula in poi, e diede come risultato che questi territorî si determinano fra l'inizio e il termine del processo ...
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(o lyonizzazione) In genetica, fenomeno (detto anche eterocromatizzazione) per cui un cromosoma o una serie di cromosomi diviene eterocromatico e perciò inattivo. Nei Coccidi durante lo sviluppo embrionale [...] dello sviluppo di uno zigote femminile, entrambi i cromosomi X sono eucromatici e attivi nella sintesi di RNA; allo stadio di blastula, ogni cellula che reca i due cromosomi X ne inattiva uno a caso, sia di origine paterna che di origine materna ...
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embriogenesi
Sviluppo dell’embrione dall’uovo fecondato o attivato (detta anche ontogenesi o sviluppo embrionale), che consiste nell’ordinata sequenza dei fenomeni di accrescimento, di differenziamento [...] ) costituita da 16 cellule (o blastomeri). A questo stadio la morula entra nell’utero. Si chiama blastocisti o blastula lo stadio definitivo raggiunto dalla segmentazione, con numerosi blastomeri, piccoli, di forma prismatica, disposti in un solo ...
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In embriologia, uovo in cui la segmentazione interessa solo una parte della cellula uovo.
Si distinguono uova a segmentazione superficiale e discoidale. La prima è caratteristica della maggioranza degli [...] a un polo dell’uovo, in cui è localizzato il protoplasma formativo. Le uova m. al termine della segmentazione, se discoidale, danno una discoblastula; se si tratta di uova centrolecitiche, danno luogo a una blastula superficiale o periblastula. ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'embriologia sperimentale alla biologia dello sviluppo
Jane Maienschein
Dall'embriologia sperimentale alla biologia dello sviluppo
L'embriologia [...] da quello delle uova di rana di Roux: non si formavano embrioni a metà ma, piuttosto, ogni blastomero produceva una blastula strutturata normalmente, anche se di grandezza pari alla metà. Il risultato non si confaceva alla teoria dello sviluppo a ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] più dimostrativo di questo processo, nei Cordati, è dato dalla gastrulazione dell’uovo di anfiosso (fig. 1): una metà della blastula si invagina nell’altra metà e si formano così i due foglietti e una cavità d’invaginazione, l’archenteron o intestino ...
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Il termine a. venne coniato dalla ricercatrice statunitense B. Mintz, intorno agli anni Sessanta, per indicare quegli animali che si possono far sviluppare da embrioni ''sintetici'', cioè formati dall'aggregazione [...] dopo la fecondazione, tramite successive divisioni. È costituita da alcune decine di cellule (i blastomeri) ed è la blastula modificata caratteristica dei mammiferi placentati. La blastocisti presenta una cavità, al cui interno si è formato un cumulo ...
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clonazione di organismi
Giuseppina Barsacchi
Tecnica per cui il nucleo proveniente da una cellula somatica di un donatore viene trapiantato in una cellula uovo ospite enucleata, che viene fatta sviluppare [...] l’esperimento proposto da Spemann. I primi utilizzarono nuclei provenienti da cellule embrionali di rana allo stadio di blastula, il secondo nuclei – anche di cellule differenziate, come intestinali o epidermiche – di girini. In entrambi i casi, si ...
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blastula
blàstula s. f. [der. del gr. βλάστη o βλαστός «germe»]. – Stadio dello sviluppo embrionale dei metazoi, rappresentato, nelle uova a segmentazione oloblastica, da una piccola sfera cava limitata da una parete di cellule più o meno...
stereoblastula
stereoblàstula (o sterroblàstula) s. f. [comp. di stereo- (o rispettivam. del gr. στερρός «solido») e blastula]. – In embriologia, blastula solida, priva di blastocele, derivata dalla segmentazione totale dell’uovo.