Zoologia
Gli a. costituiscono un regno di eucarioti che comprende quegli organismi che presentano corpo pluricellulare e riproduzione sessuale nella maggior parte dei casi. Lo sviluppo si compie per mezzo [...] di una sfera cava, la blastula, la cui cavità a volte è molto ridotta e che è costituita da cellule diploidi. La meiosi è gametica; la nutrizione è eterotrofa e ingestiva o secondariamente osmotrofa in alcuni parassiti. Gli a. popolano gli ambienti ...
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totipotente, cellula
Cellula staminale capace di dar vita a un intero organismo e ad alcuni tessuti esterni necessari al suo sviluppo (tessuti extraembrionali, come la placenta). I blastomeri, le cellule [...] che compongono l’embrione allo stadio di blastula, ne sono un esempio. La cellula t. si comporta dunque come una cellula germinale. Le cellule t. vanno distinte dalle cellule staminali pluripotenti che, pur avendo la possibilità di generare cellule ...
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È quel ramo delle scienze biologiche che studia il processo di sviluppo d'un organismo dall'uovo, cioè la formazione dell'embrione. L'embriologia ha potuto svilupparsi soltanto dopo la scoperta del microscopio [...] è fatta di blastomeri, cioè di un solo strato di cellule di aspetto epiteliale.
Segue un singolare fenomeno: una metà della blastula (e propriamente l'emisfero opposto a quello che corrisponde al polo dell'uovo da cui s'era iniziata la formazione dei ...
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In genere, ripiegamento di un tessuto nell’interno di una cavità.
Biologia
In embriologia, processo di ripiegamento all’interno dell’embrione di un territorio cellulare situato all’esterno. Così, per [...] es., nella gastrulazione si dice i. o embolia l’inflettersi dell’endoblasto all’interno della cavità della blastula, con conseguente delimitazione di una nuova cavità, l’intestino primitivo o archenteron (➔ gastrula).
Medicina
I. intestinale ...
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Biologo (Kiel 1888 - Monaco di Baviera 1941), prof. di anatomia umana all'univ. di Monaco. Eseguì importanti ricerche embriologiche. Il suo nome è legato soprattutto allo studio del piano topografico degli [...] abbozzi dei varî territorî embrionali e dei loro spostamenti che avvengono durante la gastrulazione degli Anfibî. Tali ricerche furono eseguite marcando con colorazioni vitali varî punti della blastula e seguendone il destino negli stadî successivi. ...
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Biologia
In embriologia, l’insieme dei processi che portano al differenziamento dei tessuti e degli organi a partire da elementi indifferenziati; negli animali avviene dopo la gastrulazione.
Movimenti [...] alla formazione di un determinato organo è il campo morfogenetico; mentre la zona morfogenetica è la localizzazione, nella blastula, delle cellule che daranno origine ai foglietti germinativi.
Nei processi di trasmissione dei segnali fra le cellule ...
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Definizione e principi generali
Il termine clonazione si riferisce a due ambiti molto differenti, il primo dei quali è la produzione asessuale di copie geneticamente identiche di un organismo vivente. [...] stati posti a contatto. Di 434 tentativi di fusione, solo 276 sono riusciti, e di questi 247 hanno generato morule o blastule. I 29 embrioni più promettenti sono stati trasferiti nell'utero di 13 pecore, ottenendo 8 agnelli, uno solo dei quali (Dolly ...
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lionizzazione
Fenomeno genetico (cosiddetto dal nome dalla genetista M. F. Lyon) che consiste nell’inattivazione di un cromosoma, o di una serie di cromosomi, che diventano eterocromatici (➔ cromatina). [...] corpo di Barr). All’inizio dello sviluppo di uno zigote femminile, entrambi i cromosomi X sono eucromatici e attivi. Allo stadio di blastula, ogni cellula che reca i due cromosomi X ne inattiva uno a caso, di origine paterna o di origine materna, e l ...
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zigote
Cellula diploide che deriva dalla fusione dei due gameti aploidi (uovo e spermatozoo) durante la fecondazione. La fusione dei pronuclei aploidi genera un nucleo che contiene tutto il materiale [...] , conservata nei mitocondri del gamete femminile. Immediatamente dopo la fecondazione, lo z. va incontro a molteplici rapide divisioni cellulari (segmentazione), trasformandosi in una blastula, che rappresenta il primo stadio dell’embriogenesi. ...
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Biologia dello sviluppo animale
di Giovanni Giudice
Le ricerche di quest'ultimo ventennio del sec. 20° hanno consentito di trovare risposte sempre più puntuali, in termini molecolari, a numerosi problemi [...] dall'induzione neurale al meccanismo di induzione del mesoderma da parte delle cellule dell'emisfero vegetativo della blastula dell'anfibio Xenopus laevis. Inizialmente, sembrò che questo problema fosse risolto con l'isolamento di sostanze induttrici ...
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blastula
blàstula s. f. [der. del gr. βλάστη o βλαστός «germe»]. – Stadio dello sviluppo embrionale dei metazoi, rappresentato, nelle uova a segmentazione oloblastica, da una piccola sfera cava limitata da una parete di cellule più o meno...
stereoblastula
stereoblàstula (o sterroblàstula) s. f. [comp. di stereo- (o rispettivam. del gr. στερρός «solido») e blastula]. – In embriologia, blastula solida, priva di blastocele, derivata dalla segmentazione totale dell’uovo.