CHECCHI, Andrea
Sisto Sallusti
Nacque a Firenze il 21 ott. 1916 da Amedeo e da Davidica Carolina Beduschi. Dopo aver studiato pittura all'Accademia di belle arti della città natale, frequentò gli ambienti [...] e dei bozzetti d'epoca, pur comparendo in film di tutto rispetto, quali ad esempio Altri tempi (Zibaldone n. 1) di A. Blasetti (1952, parte di Camillo, adultero platonico, nell'episodio Meno di un giorno da C. Boito, che gli valse la grolla d'oro ...
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Marchi, Virgilio
Alessandro Cappabianca
Architetto, scenografo e costumista teatrale e cinematografico, nato a Livorno il 21 gennaio 1895 e morto a Roma il 30 aprile 1960. Formatosi come architetto [...] di Luis Trenker, Un'avventura di Salvator Rosa (1939), La corona di ferro (1941) e La cena delle beffe (1942), tutti di Blasetti. Di La corona di ferro, in particolare, oltre alle bellissime scenografie di ambienti come la sala del trono o la camera ...
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Attore, nato a Bologna il 3 maggio 1901. Figlio di Antonio, cronista e cultore di cose teatrali, fu attor giovane nel 1924 nella compagnia di Alda Borelli, e nel 1925 in quella guidata da Luigi Pirandello; [...] la sua recitazione quando gli fu data la possibilità di mettere in evidenza la schiettezza e la misura che sono le sue doti più genuine, come in Quattro passi fra le nuvole (regìa di Alessandro Blasetti) e ne I Miserabili diretto da R. Freda. ...
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Attrice teatrale e cinematografica e scrittrice italiana (Catania 1924 -Gaeta, Latina, 1996). Figlia di G. Sapienza, avvocato tra i principali animatori del socialismo siciliano, e di M. Giudice, figura [...] un certo periodo ruoli pirandelliani, per poi recitare in alcuni film tra cui Un giorno nella vita (1946) di A. Blasetti, Senso (1954) L. Visconti e Gli sbandati (1955) di F. Maselli. Successivamente si è dedicata alla scrittura pubblicando diversi ...
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Fabrizi, Aldo
Redazione
Attore e autore teatrale, e attore, sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Roma il 1° novembre 1905 e morto ivi il 2 aprile 1990. Fu uno dei personaggi più rappresentativi [...] aperta (1945) di Roberto Rossellini. Ottenne due volte il Nastro d'argento: nel 1951 per Prima comunione (1950) di Alessandro Blasetti e nel 1975 per C'eravamo tanto amati (1974) di Ettore Scola. Nel 1988 ricevette il David di Donatello alla carriera ...
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Cortese, Valentina
Morando Morandini
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Milano il 1° gennaio 1923. Ideale figlia dell'ultimo Ottocento, nella sua bizzarra miscela di liberty floreale, decadentismo [...] cui esordì in un teatro romano con Donne di C. Boothe Luce come Peggy Day), si ricorda Nessuno torna indietro (1945) di Blasetti, dal romanzo omonimo di A. De Céspedes.
Sviluppatasi nell'arco di mezzo secolo, fino a Storia di una capinera (1993) di ...
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Lupi, Roldano (propr. Squassoni Lupi, Rolando)
Italo Moscati
Attore teatrale e cinematografico, nato a Milano l'8 febbraio 1909 e morto a Roma il 13 agosto 1989. Alternando teatro e cinema, conquistò [...] in seguito alla rivista nella compagnia Za-Bum e tornò rapidamente al teatro drammatico diretto da Vito Pandolfi e Alessandro Blasetti. Il cinema lo scoprì nel 1942, grazie al regista Ferdinando M. Poggioli che lo fece scritturare per Sissignora e ...
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Girotti, Massimo
Silvio Alovisio
Attore cinematografico e teatrale, nato a Mogliano (Macerata) il 18 maggio 1918 e morto a Roma il 6 gennaio 2003. La prestanza fisica e il volto fotogenico contribuirono [...] nel 1939 con una piccola parte in Dora Nelson di Mario Soldati. Grazie alla sue doti atletiche fu scelto da Alessandro Blasetti per il primo ruolo importante della sua carriera, quello di Arminio in La corona di ferro (1941). Durante la guerra ...
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Interlenghi, Franco
Italo Moscati
Attore cinematografico e teatrale, nato a Roma il 29 ottobre 1931. Attore 'preso dalla strada', una delle scoperte della fervida stagione neorealista, grazie all'interpretazione [...] che aveva dato vita a una galleria di personaggi, drammatici e brillanti, partecipando a numerosi film: da Fabiola (1949) di Alessandro Blasetti a Una domenica d'agosto (1950) e Parigi è sempre Parigi (1951) di Luciano Emmer, da Don Camillo (1952) di ...
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Attore (Roma 1884 - ivi 1936). Insuperabile interprete della beffarda anima romanesca, della quale diede a teatro i saggi più saporiti, in un succedersi impetuoso di abili motti, battute, tu per tu col [...] di U. Ojetti, ecc.). Fu anche attore cinematografico: Mentre il pubblico ride (1919); Nerone (1930), regia di A. Blasetti; Medico per forza (1931). Scrisse una raccolta di "sciocchezzuole", freddure e parodie (Ti à piaciato?!!, 1916) e due volumi ...
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