CUGIA, Stanislao
Fabrizio Fabbrini
Nacque a Salerno il 13 maggio 1877 da Pasquale e da Teresa Giani, in una famiglia sarda. Si trasferì a Cagliari ove, dopo gli studi liceali, si laureò in giurisprudenza; [...] in Scritti Mancaleoni, Sassari 1938, pp. 111 ss.); mentre l'acceptilatio classica è un negozio formale astratto, affiora nei Bizantini l'ipotesi che il creditore agisca donationis causa. In Eperōtēsis kaì anteperōtēsis, in Studi Bonolis, I (1942), pp ...
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CETEGO, Flavio Rufio Petronio Nicomaco
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Appartenente ad una delle più illustri casate della Roma imperiale, legata da vincoli di parentela con quella degli Anicii, era figlio del senatore Petronio [...] fece, ad esempio, Cassiodoro. Secondo l'Usener, comunque, non è da escludere che il C. ricoprisse una qualche carica nell'amministrazione bizantina d'Italia. L'ultima notizia che abbiamo su di lui si trova in una lettera di papa Pelagio I del 558 ...
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DE NICOLA, Giacomo
Francesca Paolini
Figlio di Luigi e di Maria Pratalata, nacque a Frascati (Roma) il 13 febbr. 1879. Compì gli studi presso il convitto dei gesuiti a Strada nel Casentino e si iscrisse [...] D. operò una rivalutazione critica della pittura senese dei Trecento studiando Guido da Siena, i suoi legami con l'arte bizantina, l'influsso di Duccio sui seguaci. Il problema della Madonna Rucellai, i rapportiCimabue-Duccio, la preminenza dell'arte ...
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Klimt, Gustav
Flaminia Giorgi Rossi
Una pittura preziosa per la fine dell’Impero asburgico
Klimt è stato tra i fondatori del movimento artistico chiamato secessione viennese, che intendeva reagire all’arte [...] quadro Nuda veritas o nel famoso dipinto Il bacio.
Il viaggio del 1903 a Ravenna, dove Klimt studia i mosaici bizantini (bizantina, arte), è una tappa importante. Qui l’artista viennese ha modo di scoprire e apprezzare la straordinaria tecnica del ...
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BATTISTA da Zagabria (B. Schiavone, B. di Schiavonia, da Dalmazia, da Udine, da San Daniele)
Remigio Marini
Nacque probabilmente a Zagabria; è ignoto il suo anno di nascita, ma abbiamo sue notizie dal [...] gotici vitaleschi del primo Quattrocento friulano; ma spirito e forme ne son diversi. C'è qui un goticismo d'intonazione bizantina: e lo ieratismo e la limpidezza lineare di questa breve tavola (che ha anche qualcosa di pre-rinascimentale) derivano ...
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CARLO I d'Angiò, re di Sicilia
Peter Herde
Nacque alla fine di marzo del 1226, ultimo dei sette figli del re di Francia Luigi VIII e di Bianca di Castiglia. Battezzato dal cardinal legato Romano di [...] Urbis di papa Nicolò III, in Bull. dell'Ist. stor. ital. per il Medio Evo, LXVI (1954), pp. 79 ss.; S. Borsari, La politica bizantina di C. I d'A. dal 1266 al 1271, in Arch. stor. per le prov. napol., LXXIV (1956), pp. 319 ss., A. Nitschke, Der ...
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CASSIODORO (Flavius Magnus Aurelius Cassiodorus Senator; più spesso detto Cassiodorus Senator o semplicemente Senator, che è nome proprio e non designazione di dignità)
Arnaldo Momigliano
Nacque a Scyllacium [...] modello di quelle di Alessandria e di Nisibi, con annessa biblioteca. Il piano fallì per la morte di Agapito e l'invasione bizantina (Instit., Praef., i). Non sembra che si debba presupporre una residenza a Roma di C. nel 536, ma a Roma egli dovette ...
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CRISCUOLO (Crescione, Crisconio), Giovan Filippo
Francesco Abbate
La prima precisa definizione della personalità e soprattutto del catalogo del C. si deve a Cesare D'Engenio (1624) che lo definisce [...] , p. 29 C. Maltese, Arte nel Frusinate dal sec. XII al sec. XIX (catal.), Frosinone 1961, p. 34 F. Calise, Dall'arte bizantina al barocco nell'istituto della SS. Annunziata di Gaeta, Gaeta 1962, ad Ind. G. Kalby, Un ignorato polittico di G. F. C., in ...
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DOXAPATRES, Nilo
Vera Falkenhausen
Il luogo e la data della sua nascita sono sconosciuti. Secondo le poche notizie sicure sulla sua vita e la sua carriera, il D. visse e fu attivo in Sicilia durante [...] interesse dell'autore per Roma, per l'Italia o la Sicilia. Inoltre le ricerche più recenti hanno dimostrato che la tradizione bizantina dell'opera, rappresentata dal cod. Paris. gr. 1277 e dal cod. Vat. gr. 1768, in molti punti è da preferire alla ...
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CACCO
Paolo Bertolini
Secondo figlio maschio di Gisulfo II, duca longobardo del Friuli, e di una nobildonna, Romilda, C. dovette nascere nell'ultimo decennio del sec. VI: aveva infatti sicuramente già [...] atti del nuovo re fu quello di ridurre da 500 libbre a 200 libbre d'oro il tributo annuo che i Bizantini dovevano versare ai Longobardi per conservare la pace in Italia; tale riduzione viene spiegata dallo studioso austriaco come il compenso concesso ...
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bizantina
biżantina s. f. [propr. (veste) bizantina]. – Sopravveste corta e ornatissima, di tessuti pesanti tramati d’oro e d’argento, cosparsa di gemme, adoperata dalle donne di rango elevato nell’Impero romano d’Oriente.
bizantinismo
biżantinismo s. m. [der. di bizantino]. – 1. Il perdersi in questioni e in sottigliezze eccessive (con riferimento alle controversie teologiche frequenti nel mondo bizantino); il termine è anche usato talvolta a proposito di vane...