DEODATO
Gerhard Rösch
Nacque in data imprecisata da una famiglia tribunizia veneziana di Cittanova, figlio di quell'Orso che fu elevato doge dai Veneziani nel 726, per essere ucciso nel 737, durante [...] appoggiarne la lotta. Le fonti più antiche non danno molte informazioni sugli anni turbinosi del governo di D., ma la corte bizantina dovette apprezzare la sua azione in favore dell'esarcato se gli conferì, come già a suo padre Orso, il titolo ...
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Retore greco (circa 160-225 d. C.); fu famoso da giovanetto per la sua facilità d'improvvisazione. I suoi scritti tecnici di retorica, a noi giunti, costituirono un vero e proprio corso (specialmente la [...] parte Sulle idee, cioè le figure o qualità dello stile), e furono introdotti nelle scuole, in cui dominarono fino in epoca bizantina. Fra i numerosi commentarî è particolarmente degno di rilievo quello del neoplatonico Siriano. ...
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Filologo classico polacco (Cracovia 1905 - Varsavia 1977), professore nell'univ. di Varsavia (1937-67). Si occupò di letteratura greca e romana (Historia kultury starożytnej Grecji i Rzymu "Storia della [...] i jego współcześni, 1959; trad. it. Cicerone e la fine della repubblica romana, 1972; Scripta minora, 1967), bizantina e polacco-latina di epoca umanistico-rinascimentale (ed. critica delle opere retoriche e degli epigrammi di Filippo Bonaccorsi ...
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Collaboratore e compagno di prigionia di s. Paolo (Colossesi, 4, 10; Filemone, 20), che accompagnò nel terzo viaggio missionario a Efeso, in Macedonia e Grecia e a Gerusalemme, quindi, prigioniero, a Roma [...] (Atti 19, 29; 20, 4; 27, 2), ove sarebbe stato decapitato con s. Paolo. La tradizione occidentale lo fa vescovo di Tessalonica, mentre quella bizantina lo designa vescovo di Apamea in Frigia. Festa, 4 agosto. ...
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Teologo e polemista (secc. 16º-17º), noto anche come Massimo Studita. Al secolo Manuele, scolaro di Melezio Pegàs, patriarca di Alessandria, si distinse come predicatore e controversista contro i latini. [...] , prete nel 1602, fu a Giannina (1614) e infine a Gerusalemme (1620). Fra le sue opere, che hanno avuto vasta eco nella Chiesa bizantina, ricordiamo solo la più importante, ᾿Εγχειρίδιον κατὰ τοῦ σχίσματος παπιστῶν (edita dopo la sua morte nel 1690). ...
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Zaccaria, santo
Papa (m. 752). Greco dell’Italia merid., successe a Gregorio III nel 741. Ottenne da Liutprando Amelia, Orte, Bomarzo e Bieda; convinse inoltre Liutprando a non attaccare l’esarcato bizantino [...] (743) e il suo successore Rachi a togliere l’assedio a Perugia (749). Z. allontanò il papato dalla sfera d’influenza bizantina e lo avvicinò ai maggiordomi franchi, pronunciandosi (749) a favore della deposizione di Childerico e dell’elezione a re di ...
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Pittore (notizie dal 1229 al 1254). I documenti lo menzionano a Pisa nel 1229, nel 1241 e nel 1254. Nel 1236 dipinse una croce per la chiesa di S. Francesco ad Assisi, perduta. Delle sue opere restano: [...] e quella in S. Domenico a Bologna. Attento alle soluzioni di B. Berlinghieri, rinnovò l'iconografia tradizionale della croce bizantina con un gusto accentuato per i forti chiaroscuri e una maggiore intensità drammatica. Da lui dipende il "maestro di ...
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Storico dell'arte (Harland, Austria Inferiore, 1902 - Vienna 1990). Direttore gen. delle belle arti (1946-65), svolse un'importante azione nel settore del restauro e nella ricostruzione; dal 1962 prof. [...] Vienna. Ha pubblicato molti studî sulla storia dell'arte in Austria, ma la sua ricerca è incenetrata sull'arte bizantina. Opere principali: Die Mosaiken von San Marco in Venedig, 1935; Byzantine mosaic decoration, 1948; The mosaics of Norman Sicily ...
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Pittore (Roma 1860 - ivi 1932). Formatosi all'Accademia di belle arti di Roma, esordì nell'orbita di M. Fortuny per poi volgersi, sotto l'influenza di F. P. Michetti, a un verismo d'accento umanitario [...] (La malaria, 1882, Córdoba, Argentina, Museo); nel 1884 visitò Parigi. A questo periodo appartengono le prime illustrazioni per la Cronaca bizantina di A. Sommaruga, per il Convito di A. de Bosis, per l'Isotta Guttadauro di G. D'Annunzio, che ...
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Scultore e architetto pisano (sec. 12º). Modellò imposte bronzee per la porta maggiore del duomo di Pisa (1180, distrutta nel 1595), per il duomo di Monreale (1185) e per la porta di S. Ranieri (Pisa, [...] , si esprime con immediatezza, tendendo a sommarî effetti pittorici, interpretando in modo personale motivi della tradizione bizantina e della cultura provenzaleggiante diffusasi a Pisa nel sec. 12º. Gli è attribuito il progetto del campanile ...
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bizantina
biżantina s. f. [propr. (veste) bizantina]. – Sopravveste corta e ornatissima, di tessuti pesanti tramati d’oro e d’argento, cosparsa di gemme, adoperata dalle donne di rango elevato nell’Impero romano d’Oriente.
bizantinismo
biżantinismo s. m. [der. di bizantino]. – 1. Il perdersi in questioni e in sottigliezze eccessive (con riferimento alle controversie teologiche frequenti nel mondo bizantino); il termine è anche usato talvolta a proposito di vane...