Ramo orientale dei Goti. La sua differenziazione da quello occidentale (Visigoti) si verificò alla fine del 3° sec. d.C. nella Russia meridionale. Da lì gli O. seguirono gli Unni di Attila in Gallia (451), [...] il re, morendo, lasciò il trono al figlio Teodorico, che da ragazzo era cresciuto, come ostaggio, nel palazzo reale di Bisanzio, e che riuscì a fondare un dominio abbastanza stabile nella Mesia inferiore. L’imperatore Zenone lo riconobbe e concesse a ...
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Gruppo di stirpi montanare del Caucaso centrale. Occupano il territorio autonomo degli Adyge (Circassi) della regione del Caucaso settentrionale. A questo gruppo appartengono inoltre i Cabardini (circa [...] al Caucaso (v.). Nel Medioevo, l'influenza culturale di Bisanzio sui diversi aspetti della vita dei Circassi fu notevole. Da Bisanzio arrivarono ai Circassi le vesti di seta, da Bisanzio penetrò fra i Circassi il cristianesimo. Del resto, anche dopo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'eta ottoniana in Germania e in Italia
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La diversificata produzione artistica ottoniana [...] dopo le devastazioni ungare e normanne. I frequenti viaggi in Italia e i rapporti con l’impero di Bisanzio, rinsaldati per via matrimoniale, contribuiscono ad allargare gli orizzonti culturali della corte sassone: l’illustrazione libraria, la pittura ...
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COSTANZA/ANNA, IMPERATRICE DI NICEA
GGian Luca Borghese
Figlia dell'imperatore Federico II di Svevia e di Bianca Lancia, sorella dunque di Manfredi, futuro re di Sicilia, C. nacque intorno al 1231. [...] 'Oriente bizantino. La quarta crociata, infatti, aveva avuto per risultato nel 1204 la distruzione dell'antico Impero di Bisanzio e la creazione di un Impero latino a Costantinopoli con minori entità politiche da esso formalmente dipendenti quali il ...
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Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] , più volte rinnovato dagli imperatori occidentali, la città fioriva grazie agli intensi traffici mediterranei (specialmente con Bisanzio e l’Oriente). La progressiva espansione fu ottenuta anche con spedizione armate contro Slavi e Saraceni dal ...
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Fondatore (m. 911) del regno russo sul Dnepr. Capo d'un esercito varego, verso l'880 penetrò da Novgorod nella regione del Dnepr, conquistando Smolensk e Kiev (di cui fece la sua capitale) e proseguendo [...] un accordo commerciale a lui favorevole, accordo che costituisce il primo riconoscimento ufficiale del regno slavo-russo da parte di Bisanzio. La personalità di O., che esercitò un grande fascino sui contemporanei, ha dato origine a molte leggende e ...
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Archeologo (Bendorf sul Reno 1864 - Berlino 1936); direttore dei musei di arte antica di Berlino, e (1933) presidente dell'Istituto archeologico germanico. Organizzò e diresse le maggiori spedizioni archeologiche [...] gli scavi di Mileto, e poi di Priene (con H. Schrader), Samo, Eliopoli. Studiò pure monumenti non classici, come quelli di Petra e della penisola del Sinai, e i palazzi imperiali di Bisanzio. Si occupò anche di architettura, epigrafia e plastica. ...
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SARACENI
Giorgio Levi Della Vida
. Nome col quale nel Medioevo cristiano europeo sono stati designati genericamente gli Arabi. Il vocabolo, con questa accezione, è del tutto ignoto alla tradizione storica [...] di Dioscuride e di Plinio il cui testo è controverso) si ha nella geografia di Tolomeo e più tardi presso Stefano di Bisanzio, il quale peraltro risalirebbe agli di Uranio, e quindi all'età ellenistica. Comunque sia, presso gli autori più antichi il ...
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La figura di Costantino il Grande negli storici bizantini fra VII e XV secolo
Delphine Lauritzen
La storiografia bizantina, invero, non colloca al centro delle proprie considerazioni Costantino. Essa [...] mondo, è stata presa senza difficoltà da 800 uomini» (1,87,2-3). Si piange su Costantinopoli, che «Costantino il Grande fondò a Bisanzio e che diventò una grande e nuova Roma» (1,164,19-20), sulla «regina delle città (τῆς βασιλίδος τῶν πόλεων), che ...
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ATALARICO
Paolo Lamma
Figlio di Eutarico e di Amalasunta, figlia di Teoderico (Jordanis Getica,parr. 80, 251), nacque nel 516 (Id., ibid.,par. 304) o nel 518 (Id., Romana,par. 367; Procopii Bellum Gothicum,l.I, [...] R. Cessi, Le vicende Politiche dell'Italia medievale, I, La crisi imperiale,Bologna 1938, pp. 90 101; O. Bertolini, Roma di fronte a Bisanzio e ai Longobardi, Bologna 1941, pp. 97-115; E. Stein, Histoire du bas-empire, II,Paris 1949, pp. 262-264, 328 ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
siro
(o sìrio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Syrus (e Syrius), gr. Σύρος (e Σύριος)]. – Dell’antica Siria; abitante della Siria antica: L’Arabo, il Parto, il Siro (Manzoni); al plur., i S., nome con cui si designano abitualmente gli abitanti...