Industriale (Bellow Mill, Ayrshire, 1754 - Soho, Birmingham, 1839). Fu uno dei pionieri dell'illuminazione a gas, da lui realizzata dopo lunghi studî sulla distillazione del carbon fossile, iniziati nel [...] 1792 e conclusi nel 1802 con un impianto che dava luce alle officine di Soho ...
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Motociclista e automobilista inglese (Oxford 1940 - Birmingham 1981); pilota completo, di grandi doti tecniche, è stato, fra il 1961 e il 1967, nove volte campione del mondo di motociclismo. Si è successivamente [...] affermato anche in campo automobilistico. È morto in un incidente d'auto ...
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Ingegnere greco naturalizzato britannico (Smirne 1906 - Birmingham, Gran Bretagna, 1988). Emigrò nel 1922 in Gran Bretagna, dove studiò al Battersea Polytechnic. Entrò nel 1934 alla Morris; fu il progettista [...] della Morris Minor (1948), della Mini Morris (1959) e della Austin 1100 (1962) ...
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Attrice televisiva e cinematografica statunitense (n. Birmingham, Alabama, 1964). Di famiglia benestante, ha abbandonato gli studi in Architettura per perseguire la carriera di attrice. Dopo qualche comparsata [...] in televisione, la grande occasione è arrivata nel 1994 quando è stata scelta per recitare in Friends (1994-2004); la sitcom ha avuto un successo straordinario, garantendo a C. e colleghi la fama internazionale. ...
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Organizzatore del metodismo americano (Hamstead Brigde, Birmingham, 1745 - Spottsylvania, Virginia, 1816). Recatosi (1771) in America, e nominato da J. Wesley (1772) assistente generale e soprintendente [...] della Chiesa metodista, vi rimase anche dopo l'arrivo di Th. Rankin. Durante la rivoluzione, benché sospettato di "lealismo", divenne cittadino del Delaware; risolse i dissensi tra i gruppi meridionali, ...
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Wearing, Gillian. – Artista concettuale britannica (n. Birmingham 1963). Appartenente al movimento degli Young british artists, nucleo tematico della sua produzione artistica è il contrasto tra identità [...] personale e identità sociale, che anima ad esempio la serie fotografica Signs that say what you want them to say and not Signs that say what someone else wants you to say (1992-93) e 60 minutes of silence ...
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Tipografo e fonditore di caratteri (Wolverley 1706 - Birmingham 1775). Si dedicò dapprima alle arti figurative; intraprese poi nel 1750, a Birmingham, la fabbricazione di torchi, d'inchiostri, e soprattutto [...] classici (tra gli altri, ammirati sono Milton, 1758; Giovenale e Persio, 1761; Orazio, 1762). Celebre il suo Ariosto (1773) detto "di Birmingham", uno dei più bei libri del sec. 18º. I caratteri di B. furono acquistati da P.-A. C. de Beaumarchais che ...
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Archeologo, paleografo e storico delle religioni (Plymouth 1852 - Birmingham 1941). Studiò a Cambridge, insegnò all'università Johns Hopkins di Baltimora, al Haverford College in Pen nsylvania, a Cambridge, [...] a Leida. Fu curatore dei manoscritti della Rylands Lib rary. Viaggiò in Oriente in cerca di manoscritti e trovò nel Sinai frammenti biblici. Nelle sue numerose opere fece largo uso di criterî comparatistici: ...
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Grice ⟨ġràis⟩, Herbert Paul. - Filosofo inglese del linguaggio (Birmingham 1913 - Berkeley 1988). Esponente della "filosofia del linguaggio ordinario", ha contribuito sostanzialmente allo sviluppo della [...] scienza della comunicazione elaborando alcune teorie, soprattutto nel campo delle analisi pragmatiche del linguaggio, che hanno influito su studiosi quali P. F. Strawson, J. Searle e D. Davidson e sono ...
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Wolff, Tobias
Giovanna Ferrara
Scrittore statunitense, nato a Birmingham (Alabama) il 19 giugno 1944. Dopo aver studiato alla Oxford University e alla Stanford University, ha cominciato a vivere tra [...] New York e la California, insegnando scrittura creativa e letteratura. Considerato l'erede di quel realismo americano che va da E. Hemingway a R. Carver, si è cimentato in due generi narrativi: il racconto ...
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