Per b. s'intende, soprattutto a partire dalla elaborazione che ne ha proposto M. Foucault, un'implicazione diretta e immediata tra la dimensione della politica e quella della vita intesa nella sua caratterizzazione [...] totalitaria. Il potere sovrano è l'origine o lo sfondo di contrasto su cui si ritaglia la biopolitica? E ancora, il processo biopolitico va inteso in senso prevalentemente affermativo, come potenza produttiva di vita o nei termini negativi della sua ...
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Filosofo italiano (n. Napoli 1950). Dopo gli studi in filosofia presso l’Università Federico II di Napoli ha intrapreso la carriera accademica, divenendo prof. di Storia delle dottrine politiche e direttore [...] destino della comunità (1998); Categorie dell’impolitico (1998); Immunitas. protezione e negazione della vita (2002); Bíos. Biopolitica e filosofia (2004); Terza persona. Politica della vita e filosofia dell'impersonale (2007); Termini della politica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tramonto (e trasfigurazione) di una ‘tradizione’
Michele Ciliberto
Nel 1951, in un saggio molto bello (L’influenza culturale di Benedetto Croce, «L’approdo letterario», n. s., ottobre-dicembre 1966, [...] a studiare la ‘tradizione’ italiana, individuandone la specificità nel concetto di ‘vita’ – nella prospettiva teorica della ‘biopolitica’.
Qualunque sia il giudizio che si voglia dare su questa interpretazione, ciò significa che la ‘tradizione ...
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biopolitica
biopolìtica s. f. [comp. di bio- e politica]. – La considerazione delle condizioni di vita degli esseri umani (in termini di salute, alimentazione, variazioni demografiche, rischi ambientali, ecc.) come questione politica, intervenuta...
bioestetica
s. f. La percezione e i canoni dell’estetica ispirati ai modelli della natura. ◆ Organizzata come un villaggio, con strade, ristorante, un’area per «bioconversazioni», temi che spaziano da bioarchitettura a bioagriturismo, passando...