Per b. s'intende, soprattutto a partire dalla elaborazione che ne ha proposto M. Foucault, un'implicazione diretta e immediata tra la dimensione della politica e quella della vita intesa nella sua caratterizzazione [...] totalitaria. Il potere sovrano è l'origine o lo sfondo di contrasto su cui si ritaglia la biopolitica? E ancora, il processo biopolitico va inteso in senso prevalentemente affermativo, come potenza produttiva di vita o nei termini negativi della sua ...
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Le forme della politica
Carlo Galli
La politica dell’età globale si deve sempre misurare, a ogni livello e in ogni spazio, con problemi che si producono su scala planetaria; la sua caratteristica non [...] come ‘ordine regionale’ non è quindi l’impero di cui parlano Michael Hardt e Antonio Negri (2000), il comando biopolitico mondiale del capitale sui corpi e non sui territori, ma una forma politica orientata a esercitare stabilmente in alcune aree un ...
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La morale familiare
Emmanuel Betta
La disciplina morale della famiglia e delle relazioni che la compongono ha assunto nel corso del tempo un ruolo sempre più centrale nel discorso della Chiesa cattolica. [...] sul matrimonio quale sacramento si incontra con l’insieme di interventi disciplinari del Sant’Uffizio, nel merito del dispositivo biopolitico che stava mutando il modo di pensare e di governare la procreazione e la sessualità. È in questo frangente ...
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biopolitica
biopolìtica s. f. [comp. di bio- e politica]. – La considerazione delle condizioni di vita degli esseri umani (in termini di salute, alimentazione, variazioni demografiche, rischi ambientali, ecc.) come questione politica, intervenuta...
bioestetica
s. f. La percezione e i canoni dell’estetica ispirati ai modelli della natura. ◆ Organizzata come un villaggio, con strade, ristorante, un’area per «bioconversazioni», temi che spaziano da bioarchitettura a bioagriturismo, passando...