REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] non verbale dei dadaisti; lo Jarry riletto dai surrealisti; la spontaneità e lo psicodramma di J. Moreno; l'educazione biomeccanica dell'attore e la parcellizzazione del testo di V. E. Mejerchol'd; certa analisi dei materiali e certo purovisibilismo ...
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L'attore teatrale
A causa delle numerose e profonde trasformazioni avvenute nel mondo dello spettacolo durante il 20° sec., non è più possibile, o è comunque fortemente riduttivo, pensare all'a. come a [...] le teorie sullo 'straniamento' di B. Brecht (1898-1956), o quelle su una maggiore astrazione del movimento, come nella 'biomeccanica' di V.E. Mejerchol´d (1874-1940), direttrici di pensiero che in effetti hanno influenzato in maniera decisiva tutto ...
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Attore, regista e teorico del teatro russo (Penza 1874 - Mosca 1940). Tedesco per parte di padre, assunse la cittadinanza russa nel 1895, adottando il nome di Vsevolod. Allievo di V. I. Nemirovič-Dančenko [...] orientale, il teatro spagnolo del Seicento), sperimentare sulla scena i principî del montaggio cinematografico e della biomeccanica, la musica jazz, scenografie audacemente costruttiviste (del 1930 è il vol. Rekonstrukcija teatra "La ricostruzione ...
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SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] , configura un tipo di recitazione basato sulla tecnica dello "straniamento", molto vicino al teatro orientale e alla "biomeccanica" di Mejerchol'd. Alla medesima stregua dell'attore, che non "deve dar luogo alla totale metamorfosi nel personaggio ...
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Lettura in pubblico o dizione a memoria di un testo, o interpretazione di un’opera o di parte di un’opera teatrale, cinematografica, radiofonica o televisiva.
La r. teatrale
È l’arte di rendere fisicamente [...] di una immedesimazione dell’attore nel personaggio e hanno quindi adottato metodi opposti, basati sulla stilizzazione, sulla ‘biomeccanica’ e sull’acrobatica. Dalla stessa negazione ha mosso Brecht per la teoria della r. ‘straniata’: l’interprete ...
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Kulešov, Lev Vladimirovič
Ornella Calvarese
Regista cinematografico, scenografo e teorico russo, nato a Tambov il 13 gennaio 1899 e morto a Mosca il 29 marzo 1970. Considerato sin dal 1929 il 'padre' [...] in Russia negli anni Dieci, il suo metodo assorbì negli anni Venti suggestioni provenienti dal campo teatrale: la biomeccanica di Vsevolod E. Mejerchol′d e gli esperimenti metroritmici di Boris A. Ferdinandov. Insieme agli allievi del Laboratorio ...
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Effetti speciali
Paolo Marocco
La definizione classica data da Eustace Lycett (vincitore di due premi Oscar per la categoria) classifica gli e. s. (special effects o SFX) come tecnica, o trucco scenico, [...] novità tecniche nel setto-re ottico, ma i disegni e le scenografie di Hans R. Giger, di impronta biomeccanica, rappresentano una tappa epocale per il genere; la costruzione tridimensionale ed elettromeccanica dell'alieno del film porta la firma ...
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