Biologo (West-Newton, Massachusetts, 1901 - Parigi 1995); direttore dei laboratorî di biologia della Harvard University (1928-50), fu poi segretario generale di varie organizzazioni internazionali. Socio [...] straniero dei Lincei (1977). W. si dedicò a studî di biologia molecolare, e in particolare di biochimica; nel 1965, insieme con J. Monod e J. P. Changeux, presentò il modello simmetrico dell'allosterismo, proposto per descrivere il legame cooperativo ...
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Biologo danese (n. Copenaghen 1891 - m. 1956), direttore dell'istituto di biologia della Fondazione Carlsberg di Copenaghen (dal 1932). Specializzato nella coltura dei tessuti in vitro, con questo metodo [...] ha affrontato varî problemi di patologia e fisiologia cellulare. Ha scritto, fra l'altro, alcuni trattati: Gewebezüchtung (3a ed. 1930); Biology of tissue cells (1946) ...
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Origine molteplice, derivazione da ceppi diversi (direttamente contrapposto a monogenesi). In biologia, il termine indica l’origine di un gruppo di organismi da forme primitive diverse, anziché da una [...] sola (➔ monogenesi), o l’origine di un nuovo gruppo in più località o più volte nel tempo. Poligenismo geografico Teoria secondo la quale la stirpe umana sarebbe derivata da più ceppi distribuiti in luoghi ...
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Biochimico inglese (Oxford 1917 - Cambridge 1997). Fu direttore dell'Istituto di biologia molecolare del Medical research council presso l'univ. di Cambridge. Membro della Royal Society dal 1960. Nel 1962 [...] vinse il premio Nobel per la chimica, insieme con Max Perutz, per le ricerche sulla struttura cristallina delle proteine studiate per mezzo dei raggi X. Lavorò particolarmente sulla mioglobina, riuscendo ...
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Evans, John Martin. – Biologo inglese (n. Stroud, Gloucestershire, 1941). Laureatosi in biologia all’univ. di Cambridge (1963), vi ha insegnato e svolto attività di ricerca (dal 1978) nel dipartimento [...] di genetica; è stato poi direttore della School of Biosciences dell’univ. di Cardiff (1999-2007). Ha scoperto le cellule staminali embrionali (1981) e ideato la tecnica per coltivarle e modificarle geneticamente, ...
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Biochimico e fisiologo (Friburgo in Brisgovia 1883 - Berlino 1970); prof. di biologia a Berlino (dal 1915); lavorò poi nel Kaiser-Wilhelm Institut (in seguito Max-Planck Institut); socio straniero dei [...] Lincei (1958); nel 1931 gli fu conferito il premio Nobel per i suoi fondamentali studî sulla biochimica della respirazione cellulare e dei processi di ossidoriduzione e sull'enzima respiratorio citocromoossidasi ...
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Biologo svizzero (n. Zurigo 1939). Prof. dal 1972 presso il dipartimento di biologia dell’univ. di Basilea. Fondatore e autorevole rappresentante della biologia evolutiva dello sviluppo (o anche evo-devo, [...] da evolution e development), nuova branca della biologia contemporanea che coniuga teorie evolutive, filogenesi, embriologia e genetica molecolare. Tra i lavori di G. sono di notevole importanza la scoperta della sequenza Homeobox, caratteristica dei ...
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In genere, ripiegamento di un tessuto nell’interno di una cavità.
Biologia
In embriologia, processo di ripiegamento all’interno dell’embrione di un territorio cellulare situato all’esterno. Così, per [...] es., nella gastrulazione si dice i. o embolia l’inflettersi dell’endoblasto all’interno della cavità della blastula, con conseguente delimitazione di una nuova cavità, l’intestino primitivo o archenteron ...
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Biologo ed endocrinologo (Woodbine, New Jersey, 1903 - Boston 1967), prof. di biologia sperimentale alla Clark University e poi all'univ. di Boston. Dal 1930 in poi, riallacciandosi alle ricerche del fisiologo [...] inglese W. Heape, P. mise a punto metodi di trapianto di ovuli da un animale all'altro e da una coltura in vitro a un animale vivente, e riuscì a realizzare la fecondazione dell'ovulo isolato di coniglia: ...
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Passaggio da una condizione o situazione a una nuova e diversa
Biologia
In genetica, sostituzione, in una molecola di DNA, di una purina con un’altra purina o di una pirimidina con un’altra pirimidina; [...] è uno dei meccanismi attraverso cui si possono verificare le mutazioni geniche di tipo puntiforme (➔ mutazione).
Chimica
Per gli elementi di t. ➔ elemento; per lo stato di t. ➔ cinetica.
Geografia
T. ...
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biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck...
biologico
biològico agg. [der. di biologia] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla biologia o agli esseri viventi: discipline b., le varie discipline e materie di studio che hanno attinenza con la biologia generale; razza b., razza di animali...