In biologia, sigla di Cluster of Differentiation, indicante molecole di differenziazione ottenute grazie alla disponibilità di ibridomi verso qualsiasi antigene, espresse in modo selettivo dalle popolazioni [...] cellulari studiate in varie fasi dello sviluppo. I prodotti purificati (anticorpi monoclonali) si siglano con le lettere CD, alle quali segue un numero o un simbolo di identificazione (v. fig.): per es., ...
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In biologia, stadio di quiescenza presente durante lo sviluppo di molti organismi dalla fecondazione dell’uovo all’adulto; il numero e la durata dei periodi di d. variano a seconda delle specie, degli [...] individui e delle condizioni ambientali.
La d. è un fenomeno adattativo; la sua insorgenza può essere dovuta a uno stimolo esterno (variazione della temperatura, umidità insufficiente, mancanza di nutrimento ...
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In biologia molecolare, è detta southern b. una tecnica (dal nome del biologo scozzese E.M. Southern) che permette di riconoscere specifici frammenti di DNA mediante ibridazione con sonde marcate. La [...] tecnica northern b. (così definita giocando sul nome della prima) evidenzia specifiche molecole di RNAm, le quali, dopo l’estrazione e la denaturazione, il trattamento con formaldeide per distenderle ...
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spontaneo biologia Nel linguaggio scientifico, si dice di un fatto o un fenomeno, non regolato dalle normali leggi o comunque estremamente raro: generazione s. o automatica, la generazione di organismi [...] viventi da materia un tempo presunta non vivente (➔ generazione); variazione s., lo stesso che mutazione. botanica Piante s. Piante che crescono e si riproducono senza alcuna pratica colturale.
Le piante ...
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In biologia, si chiama zona, distretto, territorio o stazione di r. (o solo r.) una zona, per lo più di estensione limitata, che, presentando condizioni eccezionalmente favorevoli in confronto all’area [...] circostante molto più vasta e a condizioni sfavorevoli (trasgressioni marine, glaciazioni, inaridimenti climatici ecc.), ha permesso la sopravvivenza di singole specie, animali o vegetali, o anche di intere ...
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In biologia, insieme di processi ed eventi evolutivi, dimostrabili attraverso reperti fossili, che determinano l’origine e lo sviluppo delle categorie sistematiche maggiori (famiglie, ordini, classi ecc.), [...] sono notevoli e sotto questo aspetto la m. non può essere ricondotta alla microevoluzione se si intende l’evoluzione biologica come mutamento di caratteristiche adattative e diversificazione, e non soltanto come mutamento di frequenze geniche. ...
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In biologia, derivazione di un dato gruppo di organismi per evoluzione da una sola forma primitiva; si può riferire sia a gruppi limitati (per es., la specie umana) sia a gruppi molto vasti e a tutti i [...] viventi.
Nella teologia cattolica, per monogenismo si intende l’unità originaria del genere umano, in quanto esso trae origine da un unico primo uomo, Adamo, com’è affermato esplicitamente in più passi ...
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In biologia, l’insieme degli eventi che inducono cambiamenti cellulari irreversibili durante lo sviluppo embrionale. Tutte le cellule degli organismi pluricellulari hanno gli stessi geni che però si esprimono [...] differentemente, a seconda delle funzioni che le cellule devono svolgere. Prima che le cellule siano differenziate per struttura e funzione, vengono determinate verso un certo tipo di sviluppo specializzato ...
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In biologia e in anatomia, relativo all’orecchio. Placode o. Nell’embrione dei Vertebrati, ispessimento dell’ectoderma, che occupa un’area circolare situata lateralmente al rombencefalo, fra gli abbozzi [...] del 7° e 9° paio di nervi cranici, e dal quale si sviluppa, dapprima come fossetta poi come vescicola, la vescicola o., abbozzo dell’orecchio interno o labirinto, detto anche vescicola auditiva o otocisti; ...
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In biologia, la condizione degli organismi viventi che per costruire le sostanze organiche del proprio corpo devono assumere sostanze organiche già elaborate da organismi autotrofi (➔ autotrofia). È caratteristica [...] di tutti gli animali, dei funghi, di parte dei batteri e di certe piante totalmente prive di clorofilla (fanerogame parassite). Queste piante vivono come saprofite o parassite; i funghi eterotrofi sono ...
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biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck...
biologico
biològico agg. [der. di biologia] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla biologia o agli esseri viventi: discipline b., le varie discipline e materie di studio che hanno attinenza con la biologia generale; razza b., razza di animali...