neodarwinismo
<-darvi-> s. m. – Teoria, detta anche teoria sintetica dell’evoluzione, che riprende e amplia la teoria darwiniana sulla base delle scoperte compiute in genetica e in biologia molecolare. [...] del tutto ignoti a C. Darwin, che naturalmente non era a conoscenza dei meccanismi attraverso i quali si ereditano i caratteri biologici e ignorava sia cosa fossero i geni e quale fosse il loro meccanismo di azione sia la natura delle mutazioni. Le ...
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Biologo tedesco (Mayen, Renania, 1859 - Hamilton, Bermude, 1924), fratello di Leo; prof. a Chicago, a Berkeley e poi al Rockefeller Institute di New York. Esponente dell'indirizzo meccanicista in biologia, [...] creò la teoria dei tropismi e trasse dalle sue ricerche sulla partenogenesi sperimentale nuovi argomenti in favore del meccanicismo. Si occupò anche di biochimica, di embriologia (notevoli le ricerche ...
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JUCCI, Carlo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Rieti da Aurelio e da Giovanna Campanelli il 28 giugno 1897. Dopo aver seguito studi classici si laureò in scienze naturali all'Università di Roma il [...] di Portici lo J. volse poi i suoi interessi a uno fra gli argomenti più trattati nel campo degli allevamenti: quello della biologia del baco da seta, di cui erano peraltro note, non solo per merito di scienziati italiani - come M. Malpighi e A. Bassi ...
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Imitazione
Bennet G. Galef jr
A partire dalla fine degli anni Ottanta del Novecento i ricercatori che lavorano nei diversi settori dell'antropologia, della psicologia e della biologia hanno compiuto [...] significativi passi in avanti nello studio delle forme di apprendimento sociale, sia di tipo imitativo sia di tipo non imitativo. È infatti ormai noto che in molte specie di Vertebrati l'apprendimento ...
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Gruppo di composti chimici isolati da varie specie di muffe. Sono note più di 20 c., aventi un anello isoindolico idrogenato sostituito, cui è fuso un anello macrociclico.
In biologia cellulare, le c. [...] sono state molto utilizzate a scopo sperimentale. Esse si legano all’estremità positiva dei filamenti di actina bloccando la loro polimerizzazione o frammentandoli se la concentrazione di c. è elevata. ...
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ONTOGENESI (dal gr. ὄν "ente" e γένεσις "generazione"; ted. Keimesentwicklung)
Termine introdotto da E. Haeckel (1866) per indicare lo sviluppo dell'individuo, che viene studiato da quella branca della [...] biologia detta embriologia (v.). I processi varî e complessi, di accrescimento e differenziamento, che subisce l'organismo animale per raggiungere, dall'uovo, la forma dell'adulto, costituiscono la sua ontogenesi. Questa si contrappone alla ...
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. Termine (ingl. Exobiology) introdotto da J. Lederberg nella riunione del COSPAR (Commettee on Space Research) tenutasi a Nizza nel 1957, per denominare il ramo della biologia che indaga sulle possibilità [...] tutti tre i casi si è registrato qualche dato positivo, ma non tale da poter decidere se sia dovuto ad attività biologica o a semplice attività chimica.
Per quanto riguarda gli altri pianeti interni rispetto alla terra, Venere e Mercurio, i dati che ...
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Genetista, nato il 25 gennaio 1900 a Nemirov (Russia), laureato a Kiev nel 1921. Trasferitosi negli Stati Uniti d'America nel 1927, fu professore di biologia al California Institute of Technology di Pasadena [...] (1929-40) poi di zoologia alla Columbia University di New York.
Fece parte del gruppo della scuola del Morgan a Pasadena ed eseguì numerose, importanti ricerche di genetica e citologia sulla Drosofila. ...
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JORDAN, David Starr
Edoardo Zavattari
Naturalista americano, nato il 19 gennaio 1851 a Gainesville nello stato di New-York, morto in California il 20 settembre 1932. Fu professore di biologia alla Butler [...] che naturalista, pubblicò molti scritti di cultura generale e, per quanto riguarda la parte scientifica, ricerche sistematiche e biologiche soprattutto sui pesci. Compì varî viaggi in Europa, Estremo Oriente e Malesia, di cui diede la narrazione ...
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sistema complesso
sistema complesso in termini generali, insieme di elementi variabili e fortemente interconnessi anche nella loro evoluzione temporale, sicché la conoscenza singola d’ognuno di essi [...] cui i sottosistemi si organizzano e interagiscono tra loro. Il termine complessità fu introdotto nel 1948 dal padre della biologia molecolare Warren Weaver (1894-1978) in un articolo intitolato Science and complexity, ma in seguito è stato adottato ...
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biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck...
biologico
biològico agg. [der. di biologia] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla biologia o agli esseri viventi: discipline b., le varie discipline e materie di studio che hanno attinenza con la biologia generale; razza b., razza di animali...