Biologia
In biologia per a. s’intende la correlazione fra le strutture e le funzioni degli organismi e le condizioni dell’ambiente in cui essi vivono e anche l’atto o il processo di adattarsi, cioè di [...] a. più o meno perfetti e complicati.
Il problema dell’origine degli a. è uno dei più importanti della biologia. L’obsoleta concezione finalistica riteneva che la congruenza degli organismi con l’ambiente fosse dovuta a un disegno prestabilito: ogni ...
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Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] nel mosaico del tabacco si notano foglie nastriformi e filiformi, enazioni ecc.
Sviluppi della virologia
La virologia è la disciplina biologica che ha come oggetto lo studio dei virus. Come per le altre scienze, il suo sviluppo non è avvenuto lungo ...
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Biologia
Il riprodursi, in un organismo animale o vegetale, di parti, organi, tessuti traumatizzati o perduti, sperimentalmente o accidentalmente. Le prime osservazioni sulla r. risalgono al sec. 18° [...] con gli esperimenti di A. Trembley (1744) sulle idre, di R. A. Réaumur e di Ch. Bonnet sugli Oligocheti d'acqua dolce, e di L. Spallanzani (1768, 1782-84) su Oligocheti, Molluschi e Anfibi.
Caratteristiche ...
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La condizione degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di mantenersi in una situazione di equilibrio dinamico, cioè di avere un ambiente interno costante [...] una varietà di fenomeni quali la riproduzione, la crescita e lo sviluppo, l’evoluzione e l’apprendimento, le interazioni delle entità biologiche tra loro e con l’ambiente esterno, e così via. La v. artificiale estende la concezione di v. organica e ...
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Condizione di vita di un organismo animale o vegetale che si nutre per un tempo più o meno lungo a spese di altro organismo vivente in una condizione di simbiosi disarmonica, dalla quale il parassita trae [...] un beneficio alterando la biologia dell'ospite e arrivando in alcuni casi anche a ucciderlo. Il p. raggiunge uno stato di equilibrio ecologico quando il parassita danneggia l'ospite ma senza procurarne la morte, evento che sarebbe comunque ...
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Biologia
Il processo o l’insieme dei processi mediante i quali gli esseri viventi perpetuano la propria specie, producendo nuovi individui che ripetono ciclicamente le medesime fasi di sviluppo fino al [...] di spore e propaguli asessuali unicellulari, sia durante la fase diploide sia durante quella aploide del ciclo biologico.
R. e ciclo biologico
Nelle piante si alternano due generazioni: una aploide, l’altra diploide. La prima a maturità produce i ...
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Biologia
Condizione in cui gli organi genitali, e perciò i gameti dei due sessi, si trovano in uno stesso individuo. La condizione opposta si chiama dioicismo o dei sessi separati o gonocorismo. L’e. [...] si trova come condizione normale in molti animali (Oligocheti, Irudinei, Turbellari, Trematodi, Cestodi, Tunicati, Molluschi, Crostacei ecc.), oltre che in molte piante.
Si distingue l’e. sufficiente, ...
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Biologia
Elemento genetico
trasponibile Unità genetica in grado di inserirsi in un cromosoma, uscirne e reinserirsi successivamente in una diversa posizione. Con tale locuzione sono altresì indicate le [...] sequenze di inserzione, i trasposoni, alcuni batteriofagi e gli elemento di controllo, capaci di rendere un gene bersaglio mutante instabile. Gli elementi di controllo sono stati identificati nei primi ...
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Biologia
Sintesi enzimatica di RNA su uno stampo di DNA. Nelle cellule di tutti gli organismi viventi, la t. dell’RNA è una tappa obbligatoria per la sintesi delle proteine e consiste in una reazione di [...] polimerizzazione catalizzata dall’enzima RNA polimerasi DNA-dipendente, in cui i singoli nucleotidi che costituiscono l’RNA sono legati l’uno all’altro per formare un filamento polinucleotidico complementare ...
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Biologia
Variazione ereditaria della struttura del materiale genetico, spontanea o indotta da agenti mutageni fisici o chimici. Il termine fu usato da H. De Vries (1901), l’ideatore della teoria delle [...] malaria. Gli individui portatori di tale m., in alcune zone dove la malaria è endemica, hanno una maggiore idoneità biologica rispetto agli individui normali (➔ fitness). Tutti i geni sono originati da una successione di eventi mutazionali. Le m ...
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biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck...
biologico
biològico agg. [der. di biologia] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla biologia o agli esseri viventi: discipline b., le varie discipline e materie di studio che hanno attinenza con la biologia generale; razza b., razza di animali...