In biologia, organi il cui sviluppo è limitato a stadi precoci ontogenetici o evolutivi. Un esempio è quello delle modificazioni regressive cui può andare incontro l’occhio nell’oscurità del sottosuolo [...] o delle profondità marine: gruppi ad habitat ipogeo fra i Mammiferi (le Talpe, alcuni Marsupiali), Rettili (Anfisbenidi e Tiflopidi), Anfibi (Typhlomolge, Proteus ecc.), Pesci (Ambliopsidi delle caverne ...
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In biologia, ghiandole produttrici dei gameti, cioè il testicolo e l’ovario o strutture a questi equivalenti.
La gonadotropina è l’ormone che stimola le g., secreto, nei Mammiferi, dall’ipofisi anteriore, [...] per distinguerle dalle gonadostatine, sostanze di provenienza ovarica con peso molecolare di circa 10.000, la cui azione biologica, all’opposto, è quella di inibire la secrezione delle gonadotropine ipofisarie.
La gonadorelina è un decapeptide ...
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In biologia, protrusione citoplasmatica instabile caratteristica degli organismi con movimento ameboide, quali i Rizopodi e gli Sporozoi fra i Protozoi. Gli p. si distinguono in: lobopodi con forma lobata, [...] cilindrica ed estremo arrotondato; filopodi, sottili e appuntiti all’estremità; reticulopodi o rizopodi, filamentosi, ramificati e anastomizzati fra loro; axopodi o assopodi, sostenuti da un asse rigido, ...
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In biologia, presenza in un’area circoscritta di organismi animali o vegetali caratteristici e limitati a quella regione (specie endemiche). Il fenomeno dell’e. è particolarmente diffuso in ambienti che [...] presentano impedimenti allo scambio di individui, come l’ambiente insulare, quello lacustre, o quello ipogeo.
Si distinguono e. paleogenici ed e. neogenici. I primi, detti anche paleoendemismi, sono ...
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In biologia e chirurgia, il trapianto eseguito con l’utilizzo di organi prelevati a esseri viventi di una specie diversa da quella del ricevente. Gli studi degli anni 1990 hanno portato a considerarlo [...] uno degli approcci più promettenti per il trattamento di gravi patologie nell’uomo. I trapianti di organi e tessuti dagli animali all’uomo potrebbero infatti eliminare il grave problema delle carenze di ...
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spermatozoo In biologia, la cellula sessuale maschile matura (detta anche spermio) con cui tutte le specie provvedono, eccettuati i casi di partenogenesi, alla riproduzione sessuale mediante il processo [...] di fecondazione dell’uovo. Scoperti nel 1677 da J. Ham, un allievo di A. van Leeuwenhoek, e battezzati con il nome di animalcula, gli s., sebbene di forma, dimensioni e struttura varie nelle diverse specie ...
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Anatomia
In biologia e in anatomia, materia organica e organo che presentano aspetto omogeneo e limiti ben definiti. S. bianca e s. grigia Le due componenti fondamentali del sistema nervoso centrale, così [...] denominate, la prima per il colore delle fibre mieliniche di cui è ricca, e la seconda per il colore dei pigmenti presenti nei neuroni. S. corticale e s. midollare In alcuni organi a struttura non omogenea ...
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trasduzione In biologia molecolare e cellulare, t. del segnale: la capacità di una cellula di convertire uno stimolo esterno in una particolare risposta cellulare (➔ recettore).
In genetica, processo di [...] quanto i geni sono vicini l’uno all’altro. Dal punto di vista evolutivo, la t. ha un importante significato biologico: il genoma batterico potrebbe derivare in gran parte da sequenze di genomi virali o, viceversa, i fagi trasducenti potrebbero essere ...
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specificità In biologia, proprietà per cui specie, oppure organismi, sostanze ecc., hanno comportamenti o attività particolari che li differenziano da altre specie, organismi. La s. di specie, cioè l’unicità [...] di ogni enzima a una sostanza o a un piccolo numero di sostanze strettamente correlate. È uno dei fenomeni biologici più importanti, senza il quale il metabolismo ordinato della materia vivente non esisterebbe e la vita stessa sarebbe impossibile ...
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In biologia, condizione del nucleo cellulare caratterizzata dalla presenza di un numero di cromosomi maggiore del normale. La condizione normale è la diploidia, che si indica con 2n, cioè la presenza di [...] due serie di cromosomi provenienti rispettivamente dal padre e dalla madre. Ognuna delle due serie, presente nei gameti, si indica con n (aploidia). Nella p. il numero di cromosomi può essere 3n, 4n, 5n ...
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biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck...
biologico
biològico agg. [der. di biologia] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla biologia o agli esseri viventi: discipline b., le varie discipline e materie di studio che hanno attinenza con la biologia generale; razza b., razza di animali...