irritabilità In biologia, disposizione a reagire a stimoli esterni con forte intensità. Fu il fisiologo svizzero A. von Haller, nel 18° sec., a precisare il concetto già intuito da F. Glisson (17° sec.) [...] dell’i. come proprietà vitale insita nella fibra muscolare e in molti visceri (cuore, intestino) e differente da proprietà puramente meccaniche, come l’elasticità.
L’i. o eccitabilità del protoplasma è ...
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In biologia, caratteristica adattiva degli organismi viventi che colonizzano substrati sabbiosi incoerenti e fortemente permeabili.
Le piante psammofile, dette psammofite, abbondano sulle dune mobili e [...] le arene marittime, quindi in ambiente arido; presentano adattamenti che permettono loro di sopportare, oltre all’aridità, altre condizioni ambientali sfavorevoli alla vita, come la mobilità estrema delle ...
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In biologia, evoluzione rettilinea, in cui cioè si osserva lo sviluppo, o la regressione, di un dato organo, o carattere, come avviene, per es., nel caso di una serie filogenetica; tipica è quella del [...] cavallo, in cui si riconoscono un costante aumento delle dimensioni corporee, e una progressiva riduzione delle dita laterali, laddove il dito medio si irrobustisce. A volte le serie ortogenetiche comportano ...
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sinonimia biologia Nella sistematica zoologica e botanica, la posizione in cui viene a trovarsi il nome di un taxon dichiarato sinonimo rispetto al nome riconosciuto valido dai sistematici competenti, [...] o perché pubblicato regolarmente ma senza la descrizione dell’oggetto relativo, o perché pubblicato posteriormente ad altro nome, o perché, per altre ragioni, in contrasto con le regole internazionali ...
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vascolare biologia In anatomia comparata, apparato v., sistema di canali o vasi destinati a portare sotto forma liquida (sangue e linfa nei Vertebrati, emolinfa negli invertebrati superiori) i materiali [...] nutritizi (alimenti) e l’ossigeno alle diverse parti del corpo, che in tal modo vengono anche approvvigionate di acqua (➔ circolazione). Vascolarizzazione La distribuzione dei vasi sanguigni (o linfatici) ...
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transdeterminazione In biologia dello sviluppo, termine coniato da E. Hadorn (1968) per indicare il cambiamento del destino dei dischi imaginali di Drosophila melanogaster che, in coltura, producono una [...] struttura inattesa.
Le strutture presenti nell’insetto adulto (ali, antenne ecc.) derivano da piccoli primordi di tessuto, chiamati dischi imaginali con un destino già determinato, presenti all’inizio ...
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deriva genètica In biologia, variazione (ingl. genetic drift) delle frequenze geniche di una popolazione, dovuta unicamente al caso. Detta anche effetto di Sewall Wright, dallo studioso statunitense [...] (1889-1998) che più se ne è occupato, si ha quando una popolazione, prima estesa su una vasta area, viene frammentata in tante piccole popolazioni che hanno casualmente frequenze geniche molto differenti; ...
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In biologia molecolare, l’e. dell’RNA è il processo che modifica o introduce nuove basi in particolari posizioni dell’RNAm dopo la trascrizione. È un processo enzimatico che ‘taglia e cuce’ l’RNA in modo [...] analogo allo splicing (➔), ma che richiede anche uno stampo che apporti l’informazione per la modifica. Identificato per la prima volta alla metà degli anni 1980, nei tripanosomi, negli anni 1990 è stato ...
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In biologia, gruppo di fattori di crescita (➔ fattore) che agisce sulle cellule nervose o sulle cellule gliali: si identificano le n. dell’NGF (nerve growth factor), del BDNF (brain derived neurotrophic [...] factor), dell’NT3 (neurotrophin 3) e NT4/5 (neurotrophin 4/5). Ricerche degli anni 1990 suggeriscono che, in numerosi casi, la loro funzione consiste nel controllare il programma di apoptosi (morte programmata) ...
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In biologia, gene che può potenzialmente indurre trasformazione neoplastica nelle cellule che lo contengono o nelle cellule dove viene introdotto (➔ tumore).
Alcuni retrovirus, implicati in molti tumori [...] animali ma in pochi tumori umani, in aggiunta o in sostituzione dei propri geni normali, contengono un o. che non è necessario ai virus stessi ma è in grado di trasformare le cellule ospiti normali in ...
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biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck...
biologico
biològico agg. [der. di biologia] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla biologia o agli esseri viventi: discipline b., le varie discipline e materie di studio che hanno attinenza con la biologia generale; razza b., razza di animali...