In biologia animale, termine tedesco che indica il gruppo o l’insieme delle razze, all’interno di una specie, più affini tra di loro. Le razze, per definizione, sono interfeconde nonostante le differenze [...] più o meno marcate tra di loro. Nei casi di isolamento geografico, le razze estreme di una specie ad ampia distribuzione sono talvolta tanto diverse da non essere interfeconde e quindi vengono considerate ...
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In biologia, di fenomeno che presenta un ritmo annuale. I ritmi c. costituiscono l’adattamento fisiologico o etologico di un organismo all’alternarsi delle stagioni sulla Terra. La variazione della durata [...] del giorno e della notte durante l’anno provoca infatti ripercussioni sui tassi d’attività, di metabolismo e di crescita degli organismi. Anche l’attività riproduttiva degli animali e delle piante segue ...
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In biologia, che porta o che contiene l’uovo, o le uova. Negli Anellidi, sono detti segmenti o. i metameri in cui si formano le uova. Appendici o. Appendici a cui sono attaccate le uova fino alla schiusa [...] delle larve. Cumulo o. (o ooforo) Gruppo di cellule entro cui è situato l’uovo nel follicolo di Graaf dell’ovario dei Mammiferi. Sacco o. (o ovisacco) Formazione sacciforme, presente nelle femmine dei ...
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In biologia, teoria proposta da C. Darwin nel 1886 per spiegare il meccanismo dell’eredità. Secondo la p. da ogni cellula dell’organismo si distaccano piccole particelle materiali (gemmule) che conservano [...] i caratteri delle cellule da cui provengono e li portano alle cellule sessuali, dove le gemmule si localizzano, così che tali caratteri sono trasmessi ai discendenti. P. intracellulare Teoria di H. De ...
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topoisomerasi In biologia molecolare, gruppo di enzimi presenti in tutte le cellule sia di eucarioti sia di procarioti, che svolgono un ruolo importante specialmente in processi quali la replicazione e [...] la trascrizione del DNA, in quanto sono coinvolti nella modificazione del grado di superavvolgimento della doppia elica del DNA: il loro compito è quello di introdurre o rimuovere i superavvolgimenti mediante ...
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In biologia, variazione di forma degli organismi indotta da fattori dell’ambiente esterno, e perciò non ereditaria. Il termine è usato come seconda parte di parole composte, di cui la prima indica la successione [...] temporale delle m. (ciclomorfosi) o la natura dell’agente che le determina, come la luce (fotomorfosi), l’acqua (idromorfosi), un composto chimico (chemomorfosi), il contatto con un corpo estraneo (tigmomorfosi). ...
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In biologia, organismo costituito da una o più cellule che, per definizione e in contrapposizione con quelle procariotiche, hanno un nucleo ben differenziato che contiene la maggior parte del DNA cellulare, [...] racchiuso da un involucro poroso formato da due membrane. Il DNA viene perciò trattenuto in un compartimento separato dal resto del contenuto della cellula, il citoplasma, nel quale si svolge la maggior ...
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In biologia, il risultato della fusione, mediante ausilio di un agente chimico o virale, di una linea o clone di cellule (per es., linfociti sensibilizzati da un solo antigene) con una linea cancerosa [...] che presenta il vantaggio di moltiplicarsi indefinitamente. L’i. così ottenuto eredita le informazioni per la funzione desiderata dalla cellula normale e la capacità di riprodursi dalla cellula cancerosa ...
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sferoplasto In biologia, struttura sferica, simile al protoplasto, che si forma in seguito alla distruzione o alla rimozione parziale della parete di una cellula posta in una soluzione isotonica o ipertonica. [...] S. batterici si formano da cellule gram-negative mediante trattamenti con soluzioni ipertoniche contenenti lisozima che distrugge la parete batterica, o penicillina, antibiotico che impedisce la formazione ...
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sinapomorfo In biologia evoluzionistica, si dice di carattere presente in due o più specie, derivato da un carattere ancestrale e, quindi, distinguibile da esso. Se determinate specie possiedono un determinato [...] carattere nella forma modificata, ma non in quella primitiva, è possibile che siano tra loro correlate in senso evoluzionistico; in queste specie la presenza di caratteri s. può dunque essere utilizzata ...
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biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck...
biologico
biològico agg. [der. di biologia] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla biologia o agli esseri viventi: discipline b., le varie discipline e materie di studio che hanno attinenza con la biologia generale; razza b., razza di animali...