tripletta In biologiamolecolare, la sequenza di tre nucleotidi lungo la molecola di DNA, che designa un determinato amminoacido (➔ proteine). ...
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transfezione In biologiamolecolare, tecnica per il trasferimento di geni all’interno dei cromosomi di cellule geneticamente differenti. ...
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dogma centrale
Dogma della biologiamolecolare, secondo cui l’informazione genetica fluisce dal DNA all’RNA e alle proteine, ma non può andare in direzione inversa. Fu proposto nel 1958 da Francis Crick, [...] che la direzione del flusso fosse una verità incontestabile. Negli anni immediatamente successivi, tuttavia, la gran parte dei biologi molecolari fu convinta di questo. Nel decennio successivo, Howard M. Temin avanzò l’ipotesi che alcuni virus capaci ...
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Biologia
E. biologica
Il processo di cambiamento adattivo per il quale tutte le specie viventi – e solo queste – mutano di generazione in generazione per adattarsi all’ambiente in continua trasformazione.
Teorie [...] gradualmente sostituiti da altri, più adatti all’ambiente in continuo cambiamento.
Prove fornite dalla biochimica e dalla biologiamolecolare
L’analisi dei costituenti biochimici e delle vie metaboliche degli organismi, dai batteri all’uomo, mettono ...
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Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] molti altri ricercatori, fecero della virologia una scienza quantitativa e fornirono le basi per le ricerche di biologiamolecolare e di ingegneria genetica. Lwoff chiarì uno dei problemi più difficili della batteriologia, la lisogenia, inducendo con ...
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La condizione degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di mantenersi in una situazione di equilibrio dinamico, cioè di avere un ambiente interno costante [...] tuttavia rimanere un fatto squisitamente speculativo malgrado le molte informazioni accumulate e i notevoli progressi della biologiamolecolare. Per quello che riguarda invece le informazioni sulle prime cellule, lo studio dei fossili ha dato ...
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Biologia
Organismo che trasporta un parassita (batterio patogeno, fungo, protozoo o virus) e lo trasferisce da un individuo (animale o Uomo) a un altro. Sono esempi comuni di v. alcuni animali ematofagi [...] o morso, determinate parassitosi, del cui agente patogeno rappresentano un ospite intermedio o definitivo.
In biologiamolecolare, v. di clonazione, molecola di DNA a doppia elica, capace di replicarsi autonomamente in una cellula ospite, nella quale ...
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L’insieme delle scienze riguardanti gli organismi viventi. Dal punto di vista della classificazione dei viventi, la b. si distingue in vegetale (➔ botanica) e animale (➔ zoologia); se invece si tiene conto [...] i quali l’organismo può essere studiato, dobbiamo distinguere come rami delle scienze biologiche: la morfologia, la fisiologia, la genetica, la biologiamolecolare, la patologia, secondo che si considerino la forma, le funzioni, l’ereditarietà o ...
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molecolare
agg. [der. di molecola]. – 1. Della molecola, che è caratteristico di una molecola o ha comunque rapporto con le molecole: struttura m.; attrazione m.; fisica m., ecc. Associazione m., la formazione di specie molecolari relativamente...
biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck...