zoologia Ramo delle scienze biologiche che studia la vita del mondo animale, in tutte le sue manifestazioni. Si divide in varie sezioni. La sistematica zoologica studia gli animali sotto l’aspetto descrittivo, [...] messe al servizio dello studio della discendenza in senso evoluzionistico, utilizzando anche i dati della paleontologia e della biologiamolecolare, e costituiscono allora un ramo d’indagine che si indica con il nome di filogenesi. La fisiologia ...
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Sigla di Green fluorescent protein (GFP, proteina a fluorescenza verde), proteina identificata per la prima volta nel 1962 dal biochimico statunitense Osamu Shimomura - che per tali ricerche nel 2008 è [...] sue mutanti (e altre proteine omologhe) si sono rivelate uno strumento di indagine potentissimo per la biologiamolecolare; esse hanno aperto la strada allo studio dell'espressione genica, della localizzazione cellulare e del trasporto intracellulare ...
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Chimico e biologomolecolare lituano naturalizzato britannico (Želva 1926 - Cambridge 2018). Di pochi anni, seguì la famiglia di religione ebraica nell'Africa del Sud dove avvenne la sua formazione. Nel [...] 1949 si trasferì a Cambridge dove poi divenne condirettore (1978) della divisione ricerche strutturali del laboratorio di biologiamolecolare al Medical research council, laboratorio che ha poi diretto dal 1986 al 1996. Le sue ricerche riguardano ...
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Biologo statunitense (n. South Bend, Indiana, 1947), prof. di biologiamolecolare all'univ. di Princeton (New Jersey) dal 1981. Per i suoi studî riguardanti i geni che sovraintendono allo sviluppo nel [...] moscerino della frutta Drosophila melanogaster, iniziati nel 1978 presso il Laboratorio europeo di biologiamolecolare (EMBL) di Heidelberg, gli è stato conferito nel 1995 il premio Nobel per la medicina o fisiologia insieme a Edward B. Lewis e ...
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Biologomolecolare statunitense (n. Boston 1932), dal 1972 prof. di biologiamolecolare presso la Harvard University. Si è occupato di meccanismi genetici di controllo e delle interazioni tra proteine [...] e DNA. Nel 1980 gli è stato conferito il premio Nobel per la chimica insieme ai biochimici F. Sanger e P. Berg. G. è riuscito a trovare un metodo per determinare la sequenza dei nucleotidi di cui è composto ...
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Chimico e biologo italiano (Napoli 1923 - Roma 2006), dal 1969 professore di biologiamolecolare nell'università di Roma "La Sapienza", della quale è stato rettore dal 1988 al 1997. Dopo essersi occupato [...] di chimica delle fermentazioni, ha rivolto i suoi interessi alla genetica sperimentale e all'ingegneria genetica, promovendo il Centro di studio per gli acidi nucleici del CNR, che ha diretto dal 1970 ...
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Biologa tedesca (n. Francoforte sul Meno 1942); dopo aver lavorato al Max-Planck-Institut di Tubinga, nel 1975 si è trasferita presso il laboratorio di W. Gehring al Biozentrum di Basilea. Dal 1978 al [...] 1980 ha continuato il suo lavoro di ricerca sulla biologiamolecolare dello sviluppo presso l'European molecular biology laboratory (EMBL) di Heidelberg; dal 1986 dirige la divisione di biologia dello sviluppo presso il Max-Planck-Institut di Tubinga ...
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Biologo inglese (Birkenhead, Cheshire, 1924 - Woods Hole, Massachusetts, 2013); ha svolto tra l'altro (dal 1977) la funzione di vicedirettore del Laboratorio di biologiamolecolare del Medical research [...] council a Cambridge, dove è professore emerito di biologia. La sua attività è stata fondamentalmente volta allo si attua tramite modificazioni della struttura terziaria e quaternaria delle molecole di actina e miosina, ma per scorrimento delle une ...
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Biochimico statunitense (Urbana, Illinois, 1922 - Los Gatos, California, 1993). Laureato alla Cornell University, assistente, poi prof. di chimica organica e successivamente di biochimica e biologiamolecolare [...] (1964) in tale università; dal 1968 è stato fellow al Salk institute for biological studies (San Diego, California). Si occupò dapprima della chimica organica dei prodotti naturali, poi della biosintesi ...
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Chimico (Blackpool 1932 - Vancouver 2000). Prof. di biochimica e biologiamolecolare all'univ. della Columbia Britannica dal 1970, responsabile scientifico della rete di Centri di eccellenza operanti nel [...] settore dell'ingegneria delle proteine. Nel 1993 gli venne conferito, insieme a K. Mullis, il premio Nobel per la chimica. Mediante l'uso di oligonucleotidi sintetici mutati elaborò una procedura che consente ...
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molecolare
agg. [der. di molecola]. – 1. Della molecola, che è caratteristico di una molecola o ha comunque rapporto con le molecole: struttura m.; attrazione m.; fisica m., ecc. Associazione m., la formazione di specie molecolari relativamente...
biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck...