Biologia
E. biologica
Il processo di cambiamento adattivo per il quale tutte le specie viventi – e solo queste – mutano di generazione in generazione per adattarsi all’ambiente in continua trasformazione.
Teorie [...] Erasmus Darwin, nonno di Charles, e dominarono il campo della biologia dopo l’uscita, nel 1859, dell’Origine delle specie di i fossili.
Sulla base dell’e. darwiniana sono state sviluppate altre teorie, come quella dell’e. neutrale, secondo la ...
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Studi basati sull’idea che il processo di sviluppo economico sia caratterizzato da fenomeni di mutazione e selezione, simili a quelli riscontrabili nella sfera biologica. In termini generali, l’interpretazione degli eventi economici come processi evolutivi è basata sull’ipotesi che i mercati agiscano ... ...
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Evoluzione
«This preservation of favourable variations and the rejection of injurious variations, I call Natural Selection» (Charles Darwin, On the origin of species)
Evoluzionismo, creazionismo, neodarwinismo
di Vincenzo Cappelletti
12 febbraio
Manifestazioni in tutto il mondo celebrano il 200° anniversario ... ...
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Sotto il profilo filosofico la teoria delineata da Darwin nell’Origine delle specie (1859) non può essere considerata una novità assoluta. La visione anticreazionistica e antifinalistica che la sottende era già stata sostenuta soprattutto dagli atomisti, ed è presente in molti passi del De rerum natura ... ...
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Ernst Mayr
Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829) fu il primo a sviluppare, all'inizio del XIX sec., una teoria concreta dell'evoluzione graduale, basata sull'eredità dei caratteri acquisiti e sulla tendenza naturale degli organismi ad andare verso una maggiore complessità. Il concetto di 'evoluzione' si ... ...
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Evoluzione. Plasticità del fenotipo
Massimo Pigliucci
Lo studio della proprietà di un genotipo di produrre differenti fenotipi quando esso viene esposto ad ambienti diversi (plasticità fenotipica) rappresenta un tema centrale della moderna ecologia evolutiva, o ecologia darwiniana. Tale disciplina ... ...
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Denominazione delle teorie elaborate da C. Darwin per interpretare l'evoluzione degli organismi attraverso il meccanismo della selezione naturale. Secondo il d., il campo di variabilità nel quale agisce il meccanismo di selezione può essere determinato sia da cause interne, di natura genetica, sia da ... ...
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Per e. si intende il cambiamento storico dell'insieme delle istruzioni necessarie alla formazione di un organismo (Luria, Gould, Singer 1984). In particolare, con riferimento all'e. biologica, tale definizione appare estremamente sintetica, e richiede pertanto alcune precisazioni. Essa assume i seguenti ... ...
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Antonio Fantoni
Come cambiano le generazioni dei viventi nel corso del tempo
Gli organismi viventi mutano nel corso delle generazioni e questo processo di continui cambiamenti fa sì che gli esseri che popolano la Terra siano tutti più o meno diversi fra loro. L'evoluzione consiste nei cambiamenti a ... ...
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Giorgio Morpurgo e Vincenzo Cappelletti
Il significato generale del termine evoluzione è svolgimento, sviluppo, movimento ordinato a un fine. Con l'espressione 'evoluzione biologica' si intende il processo per il quale tutte le forme viventi - e solo queste - cambiano di generazione in generazione ... ...
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darwinismo 〈darvinismo〉 [Der. del cognome del naturalista ingl. Charles Robert Darwin (1809 - 1882)] [FAF] Lo stesso che evoluzionismo. ...
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Stephen K. Sanderson
La natura dell'evoluzione sociale e le teorie a essa relative
Uno dei più importanti concetti della storia delle scienze sociali è quello di evoluzione. Nel XIX secolo la sociologia e l'antropologia si erano dedicate prevalentemente allo studio dell'evoluzione delle società umane, ... ...
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(XIV, p. 664; App. II, I, p. 893)
Secondo le teorie più recenti si definisce e. biologica "il mutamento nella diversità e l'adattamento di popolazioni di organismi". L'e. è ormai scientificamente dimostrata: prove ne sono le serie di fossili incluse in strati geologici accuratamente datati con metodi ... ...
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EErnst Mayr
Luigi L. Cavalli-Sforza
di Ernst Mayr
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Aspetti dell'evoluzione biologica: a) diversità; b) speciazione; c) discendenza comune; d) l'origine della vita; e) mutamento evolutivo e adattamento; f) la selezione naturale e un processo a due stadi; g) il bersaglio ... ...
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Giuseppe Montalenti
Luigi L. Cavalli-Sforza
di Giuseppe Montalenti, Luigi L. Cavalli-Sforza
EVOLUZIONE
L'evoluzionismo nella cultura del XX secolo di Giuseppe Montalenti
sommario: 1. Introduzione. 2. Incertezze sui meccanismi dell'evoluzione. 3. Le teorie evoluzionistiche antidarwiniane: a) il neolamarckismo; ... ...
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È opinione abbastanza diffusa fuor degli ambienti scientifici che la biologia moderna abbia in certo modo sconfessato la teoria dell'evoluzione: o perché non avendone potuto dare una soddisfacente dimostrazione l'abbia lasciata cadere e la consideri come un'ipotesi sorpassata, o addirittura per averne ... ...
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È quella concezione filosofica che spiega la formazione del mondo fisico, delle specie viventi, della coscienza e della società umana con uno stesso processo di sviluppo naturale e si deve perciò distinguere dalle altre teorie che, pur ammettendo una formazione storica graduale, riconoscono in essa ... ...
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Biologia
L’attività propria di una cellula, o di una sua parte, o di un organo, o di un sistema organico. Oggetto di studio della fisiologia, è intimamente legata alla forma o struttura, oggetto di studio [...] esprimere come somme di serie di funzioni di classe < n, non essendo esse stesse di classe <n.
Il ramo più sviluppato della teoria delle f. di variabile reale è quello delle f. reali a un valore di una (o più) variabili reali.
Funzioni ...
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Biologia e medicina
Sistema di fattori di natura proteica presenti nel plasma sanguigno, suscettibili, in particolari condizioni, di essere attivati e di dar luogo a una complessa reazione. Il c. è importante [...] con il segno + o con il segno − a seconda che i+k sia pari o dispari.
La regola di Laplace per lo sviluppo di un determinante è basata sulla considerazione dei c. algebrici. In particolare, si ha che: il determinante di una matrice quadrata è uguale ...
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Biologia
Capacità morfogenetica di un’area o territorio embrionale o campo, di dare origine, in un determinato momento dello sviluppo, a una particolare struttura od organo. Per es. un’area di ectoderma [...] della gastrula ha, in un dato momento, c. lentogena, cioè è capace, sotto lo stimolo della vescicola ottica sottostante, di formare un cristallino. Il campo degli arti ha c. di formare arti anteriori ...
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Biologia
In biologia molecolare, la produzione, mediata dai ribosomi, di un polipeptide la cui sequenza di amminoacidi è derivata dalla sequenza di codoni di una molecola di RNAm (➔ proteine).
Informatica
Conversione [...] di t., generalmente fondate su criteri normativi e su nozioni oggi ampiamente ridiscusse, come quella di equivalenza, si sono sviluppati, negli ultimi decenni del 20° sec., nuovi orientamenti negli studi sulla t., che hanno sottolineato l’importanza ...
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Biologia
Movimento mediante il quale una parte organica si sviluppa e guadagna in volume o si trasforma in un’altra parte organica; anche, il risultato di questo sviluppo: e. filamentose.
Economia
Fase [...] del ciclo economico (➔ ciclo) caratterizzata da aumento del reddito, dell’occupazione e delle altre principali grandezze economiche (consumi, investimenti ecc.).
Sentiero di e. Espressione introdotta ...
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Biologia
In auxologia, la cosiddetta legge delle a. definisce una legge di crescenza, secondo cui i grandi segmenti dell’organismo, come il tronco da una parte e gli arti dall’altra, non crescono simultaneamente [...] l’organismo sia di singoli segmenti.
Botanica
a. di generazioni (o generazione alternante o metagenesi vegetale): successione, nel ciclo di sviluppo di una specie, di due generazioni o fasi differenti, una aploide (n) e l’altra diploide (2 n), che ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] funzione presente nelle equazioni ha un suo specifico significato biologico: ε[H] rappresenta il tasso intrinseco di nati i m. analogici, che hanno avuto un particolare sviluppo con la diffusione delle calcolatrici analogiche. Va comunque sin ...
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Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] ) o di sistemi di corpi celesti (galassie).
Biologia
Il n. è un costituente essenziale delle cellule eucariotiche numero complessivo dei pori varia anche nel corso del ciclo di sviluppo e, generalmente, è correlato all’entità della sintesi nucleare ...
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Attributo di disciplina che utilizza nell’indagine teorica l’elaboratore elettronico come sistematico strumento di lavoro, per es. la meccanica c., la linguistica c.; si dice c. anche il procedimento che [...] applicata, quale la fisica, la chimica, le scienze biologiche e mediche, l’ingegneria, l’economia ecc. Il risoluzione del problema, il modello numerico deve essere implementato, sviluppato su un elaboratore con l’ausilio di un algoritmo opportuno. ...
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biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck...
farmaco biologico
loc. s.le m. Farmaco progettato sulla base delle caratteristiche delle strutture biologiche del corpo umano. ◆ La ricerca di farmaci «biologici», efficaci e meno tossici degli attuali, è uno dei filoni di studio su cui punta...