zinco Elemento chimico, metallo di colore bianco azzurrastro, che all’aria si ricopre di uno strato sottile di carbonato basico.
Chimica
Caratteri generali
Lo z. appartiene al gruppo II B del sistema [...] decompone in acqua calda. È usato nei laboratori di biologia come preservante dei preparati anatomici. Solfuro di z. Considerato che gli impieghi dello z. sono fortemente connessi allo sviluppo di alcuni comparti dell’industria di base ma anche a ...
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In biologia molecolare, qualsiasi traccia di DNA proveniente da organismi estinti o estratto da resti scheletrici fossili, per il cui studio a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta l'impiego della [...] e Franco Rollo (Enciclopedia della Scienza e della Tecnica)
Nel DNA sono scritti i caratteri biologici di un organismo, che ne condizioneranno lo sviluppo embrionale e la capacità di crescere, adattarsi all’ambiente in cui si troverà a vivere e ...
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Ogni concezione che consideri l’accadere, tanto fisico quanto spirituale, come il prodotto di una pura causalità meccanica e non preordinato a una superiore finalità.
Filosofia
Nel senso più generale, [...] al vitalismo (➔) dove il principio della vita, del movimento e dello sviluppo è l’anima, entità diversa ma unita alla materia.
Nel 18° a rendere ragione di tutti i fenomeni vitali, e i biologi si divisero in due campi: alcuni rimasero fedeli al m., ...
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Biologa tedesca (n. Francoforte sul Meno 1942); dopo aver lavorato al Max-Planck-Institut di Tubinga, nel 1975 si è trasferita presso il laboratorio di W. Gehring al Biozentrum di Basilea. Dal 1978 al [...] presso l'European molecular biology laboratory (EMBL) di Heidelberg; dal 1986 dirige la divisione di biologia dello sviluppo presso il Max-Planck-Institut di Tubinga. Nel 1995 le è stato conferito il premio Nobel per la medicina o la fisiologia ...
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Biologo statunitense (n. South Bend, Indiana, 1947), prof. di biologia molecolare all'univ. di Princeton (New Jersey) dal 1981. Per i suoi studî riguardanti i geni che sovraintendono allo sviluppo nel [...] melanogaster, iniziati nel 1978 presso il Laboratorio europeo di biologia molecolare (EMBL) di Heidelberg, gli è stato conferito applicare le metodologie della genetica agli studî sullo sviluppo embrionale, analizzando la base genetica di una ...
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zolfo Elemento chimico di simbolo S, di numero atomico 16, di peso atomico 32,064.
Chimica
Caratteri generali
Dello z. sono noti 4 isotopi stabili (3216S, che è il più abbondante, con circa il 95%; 3316S, [...] calcaroni, in cui il minerale veniva riscaldato dal calore sviluppato dalla combustione di una parte dello zolfo. Il sistema 1970 dalla liquidazione del settore zolfifero siciliano.
Biologia
Ruolo biologico
Lo z. è un elemento essenziale degli ...
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In biologia, si dice di cellula indifferenziata che può agire da precursore di un clone di cellule differenziate, ma che mantiene la capacità di autorinnovarsi per produrre altre cellule s. identiche.
Cellule [...] tutti i Mammiferi è noto che le prime fasi dello sviluppo embrionale, a partire dallo zigote, avvengono grazie agli RNAm e cura dentro di noi: le cellule staminali adulte
Sebbene i biologi conoscano le cellule staminali da molti anni, la ricerca ha ...
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In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione e d’interdipendenza funzionale, formano un complesso organico o una sua parte; è così chiamato anche il [...] ottima per la vegetazione, perché determina la sofficità.
Biologia
La composizione e la disposizione delle parti che costituiscono della matematica moderna: la teoria delle s. si è sviluppata con l’affermarsi dell’importanza non tanto di indagare ...
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Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] m. può considerarsi come una sezione nel tempo della organizzazione biologica; e la fisiologia come l’integrale dei vari assetti morfologici del vivente nel tempo.
La m. esterna si sviluppò lentamente dal Rinascimento fino al 19° sec., in confronto ...
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Arte
Tecnica decorativa con la quale, per mezzo di frammenti (ordinariamente piccoli cubi, detti tessere musive) di pietre naturali, di terracotta o di paste vitree, bianche, nere o colorate, applicati [...] di m. policromi. Dal 4° sec. ha inizio il maggiore sviluppo del musivum parietale.
Età paleocristiana e medievale.- In età cristiana, .
Biologia
M. fluido In biochimica, il modello teorico della struttura delle membrane biologiche maggiormente ...
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biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck...
farmaco biologico
loc. s.le m. Farmaco progettato sulla base delle caratteristiche delle strutture biologiche del corpo umano. ◆ La ricerca di farmaci «biologici», efficaci e meno tossici degli attuali, è uno dei filoni di studio su cui punta...