ROUS, Francis Peyton
Claudio Massenti
Patologo statunitense, nato a Baltimora (Maryland) il 5 ottobre 1879, morto a New York il 16 febbraio 1970. Svolse gli studi medici presso la Johns Hopkins University [...] .
Col passare degli anni, però, grazie allo sviluppo della virologia sperimentale, la separazione tra la virologia tutto con lo spostamento a livello molecolare delle ricerche di biologia e di patologia. In questa nuova situazione è capitato a ...
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SWAMMERDAM, Jan
Giuseppe Montalenti
Naturalista, nato ad Amsterdam il 12 febbraio 1637, morto ivi il 17 febbraio 1680. Figlio di un farmacista di Amsterdam, aiutò il padre nel raccogliere e ordinare [...] Si dedicò soprattutto allo studio dell'anatomia e della biologia degl'Insetti, raggiungendo risultati eccellenti, che ancora il inferiori. Propone anche una classificazione basata sul modo di sviluppo, che adombra a grandi linee quelle moderne. Un ...
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GEGENBAUR, Karl
Giuseppe Montalenti
Anatomo tedesco, nato a Würzburg il 21 agosto 1826, morto a Heidelberg il 14 giugno 1903. Laureatosi nel 1851 nella città natale, dove aveva studiato sotto la direzione [...] è il principale, per non dir l'unico mezzo di ricerca biologica, essendo anche l'embriologia considerata in posizione subordinata.
Dopo le ricerche sull'anatomia e lo sviluppo degli animali marini (Meduse, Celenterati; Vermi, Ascidie, ecc.) il G. si ...
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MONOD, Jacques
Marco Vari
Biochimico molecolare francese, nato a Parigi il 10 febbraio 1910, morto a Cannes il 31 maggio 1976. Fu professore di Biologia all'università di Parigi fino al 1967; successivamente [...] hazard et la necessité: essai sur la philosophie naturelle de la biologie moderne (1970; trad. it., 1970) −, si contrappongono a insito, nelle proprie strutture ereditarie, un progetto di sviluppo funzionale. Quindi da una parte la struttura del ...
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Direttore generale dell'Istituto della Enciclopedia Italiana e storico della scienza, nato a Roma il 2 agosto 1930.
Dottore in medicina e in filosofia, libero docente in storia della scienza nel 1967, [...] . Si deve a C. il rilancio e lo sviluppo dell'Istituto della Enciclopedia Italiana, divenuta una delle maggiori ).
Come storico della scienza, C. ha compiuto ricerche sulla biologia tedesca dell'Ottocento (Entelechia, 1965; Opere di Helmholtz, trad ...
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MERRIFIELD, Robert Bruce
Eugenio Mariani
Chimico statunitense, nato a Fort Worth (Texas) il 15 luglio 1921. Ha conseguito all'università della California di Los Angeles il B. A. nel 1943 e il Ph. D. [...] riconoscimento delle ricerche e del ruolo da lui avuto nello sviluppo di metodologie per la sintesi chimica degli acidi nucleici. Oltre notevoli progressi nel campo della biochimica, della biologia molecolare, della farmaceutica e della medicina. Il ...
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LYSENKO, Trofim Denisovič
Giuseppe Montalenti
Biologo russo, nato in provincia di Poltava nel 1898. Lavorò presso gli istituti di orticoltura di Poltava (1913), di Umansk (fino al 1921), di Kiev, di [...] La coltivazione delle piante e la teoria delle fasi dello sviluppo, Mosca 1935, in cui, esponendo le proprie teorie, mosse ogni precauzione circa la purezza degli stipiti) dalla gran maggioranza dei biologi.
Bibl.: P. S. Hudson e R. H. Richens, The ...
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. È un tumore dotato di spiccata malignità, che si può verificare nella donna che ha partorito, e che ha origine da elementi dell'uovo, e precisamente dal rivestimento epiteliale dei villi della placenta. [...] mola vescicolare. Segue un aumento modico di volume dell'utero per lo sviluppo, a livello della mucosa, d'un tumore che rapidamente si ulcera. grande influenza sull'evoluzione delle conoscenze di biologia ostetrica, perché insegnò a conoscere la ...
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BENZER, Seymour (App. IV, i, p. 251)
Biologo statunitense, dal 1975 professore di Neuroscienze al California Institute of Technology (San Francisco). È membro di numerose società scientifiche americane, [...] struttura fine del gene; nel secondo ha applicato le tecniche della biologia molecolare allo studio del controllo genetico del comportamento. L'autore ha dimostrato che lo sviluppo del sistema nervoso è determinato, in gran parte, dall'informazione ...
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Filosofo e pedagogista americano vivente, nato a Burlington il 20 ottobre 1859. Professore all'università di Chicago dal 1894 al 1904, vi formò la cosiddetta Scuola di Chicago, d'ispirazione prammatistica. [...] poi per una concezione prammatistica, con la quale intese di dare uno sviluppo coerente e rigoroso a quella del James. Il D. basa la sua concezione dello spirito umano sulla biologia e la fisiologia: lo spirito - egli dice - è quale lo fa il ...
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biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck...
farmaco biologico
loc. s.le m. Farmaco progettato sulla base delle caratteristiche delle strutture biologiche del corpo umano. ◆ La ricerca di farmaci «biologici», efficaci e meno tossici degli attuali, è uno dei filoni di studio su cui punta...