GENE
Burke H. Judd
Storia e problematiche della ricerca. - La doppia elica del DNA. - La fase esplosiva nell'evoluzione del concetto di g. (v. anche codice genetico, in questa Appendice; genetica, XVI, [...] , dominato in massima parte dalla biochimica e dalla biologia dell'RNA. Fin dalla metà degli anni Cinquanta alcuna correlazione fra le dimensioni del genoma e la complessità di sviluppo dell'organismo. Per es., mentre gli esseri umani possiedono circa ...
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Parte introduttiva
di Roberto Cingolani
Il termine indica l'insieme delle metodologie di manipolazione e studio della materia sulla scala del nanometro (1 nm=10−9 m). Questa è la scala di dimensione [...] con porosità sulla scala dei nanometri per catalisi ad alta efficienza in applicazioni farmaceutiche, biologiche e alimentari. Sono inoltre in fase di sviluppo nuovi materiali environment-friendly, fra cui gomme per pneumatici, filtri, liquidi di ...
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Ingegneria genetica
Vittorio Sgaramella
Definizioni e fondamenti
La genetica è una scienza teorico-sperimentale che cerca di spiegare il processo per cui da simile nasce simile. L'i. g. ne è un'applicazione [...] J. Monod (1910-1976), coscopritore della regolazione genica, la biologia molecolare ha ingaggiato un'impari lotta col caso e la necessità (fig. 3). Nel primo caso si permette lo sviluppo in vitro dell'ovocita trattato; l'embrione che ne risulta ...
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Il grande campo nel quale svolge la sua attività tutto quanto si riferisce al miglioramento dell'uomo è diviso fra l'eutenica e l'eugenica, che mirano entrambe a questo fine: trasformare la presente collettività [...] 1865 sotto il titolo Hereditary Talent and Genius e poi sviluppata più ampiamente nel 1869 nel suo Hereditary Genius. Dallo studio (1889), insieme con i principî generali di biologia che stanno a base della trasmissione ereditaria dei caratteri ...
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SPALLANZANI, Lazzaro
Giuseppe Montalenti
Biologo, nato a Scandiano il 12 gennaio 1729, morto a Pavia il 12 febbraio 1799. Iscritto alla facoltà di giurisprudenza all'università di Bologna (1747), si [...] agl'Infusorî. Per quanto riguarda il meccanismo dello sviluppo, egli si schierò fra i partigiani della teoria basta a dimostrare come egli sia da annoverare fra i più grandi biologi, e come, se pure non è assurto alla formulazione di concezioni ...
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GEOGRAFIA
Roberto Almagià
(gr. γεωγραϕία)
Nome e concetto
di Roberto Almagià
La geografia, come scienza, risale, come è dimostrato dallo stesso nome, all'età greca, e da allora fino ai nostri giorni [...] delle grandi profondità oceaniche; b) il nuovo orientamento delle scienze naturali, soprattutto di quelle biologiche; c) il grande sviluppo della cartografia topografica in tutti i paesi civili.
a) L'esplorazione scientifica, proseguita durante ...
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(IV, p. 26; App. II, I, p. 228; III, I, p. 120)
A. è parola greca (ἀϱχαιολογία), introdotta nella letteratura storica da Tucidide, ripresa da Platone, Diodoro Siculo, Dionigi di Alicarnasso, per indicare [...] d'integrazione con la domanda storica degli apporti delle discipline biologiche a cui è demandato il compito di esplorare e utilizzare di venti o trent'anni fa. Fortunatamente lo sviluppo di riprese che utilizzano più canali dello spettro delle ...
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(App. IV, i, p. 7o8).
Esauritosi il programma di ricerca neopositivistico, la riflessione filosofica sulla conoscenza scientifica e sulla sua metodologia appare suddivisa, nel ventennio compreso tra i [...] da H. Putnam (1973, 1975, 1978), che lo ha sviluppato all'interno della cosiddetta teoria causale del riferimento (su cui v. . tradizionale con una "qualsiasi teoria che riguardi la struttura biologica del cervello" (Churchland 1989; trad. it. 1992, ...
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PSICHIATRIA
Leonardo Ancona
(XXVIII, p. 446; App. II, II, p. 624; III, II, p. 514; IV, III, p. 79)
La descrizione dello scenario della p. dal 1978 a oggi in una voce enciclopedica esige necessariamente [...] attuale del pensiero di Ch. S. Pierce (1868). Questo sviluppo è stato reso possibile dalla teoria di I. Matte Blanco sull'''inconscio come struttura biologica'' (1975; 1989). Si tratta di una teoria di estrema importanza, che permette di trattare ...
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ORMONI (XXV, p. 571; App. II, 11, p. 460)
Giovanni Battista Marini-Bettolo
Paolo Marrama
Michele Sarà
Generalità e aspetti strutturali. - Negli ultimi anni le ricerche hanno consentito in molti casi [...] (v. anche steroidi, in questa Appendice).
Gli sviluppi e le conquiste della chimica macromolecolare e in particolare es. il diidrotestosterone) e che svolgono una tipica attività biologica di tipo ormonale.
Sulla scorta di tali precisazioni gli o ...
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biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck...
farmaco biologico
loc. s.le m. Farmaco progettato sulla base delle caratteristiche delle strutture biologiche del corpo umano. ◆ La ricerca di farmaci «biologici», efficaci e meno tossici degli attuali, è uno dei filoni di studio su cui punta...