In biologia, presenza in un’area circoscritta di organismi animali o vegetali caratteristici e limitati a quella regione (specie endemiche). Il fenomeno dell’e. è particolarmente diffuso in ambienti che [...] propri dell’Australia, insieme con la presenza di alcune famiglie quasi esclusive, fanno di questo continente un centro di sviluppo a sé stante. Anche dal punto di vista zoologico l’Australia presenta moltissimi e.; basti ricordare che i Monotremi ...
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Weissman, Drew. - Immunologo statunitense (n. Lexington, Massachusetts, 1959). Ha conseguito la laurea e il master in Biochimica e in Enzimologia presso la Brandeis University e la laurea in Medicina e [...] si concentrano sullo studio dell'RNA e della biologia del sistema immunitario innato e sull'applicazione di questi scoperte sulle modifiche delle basi nucleosidiche che hanno permesso lo sviluppo di vaccini efficaci a base di mRNA contro il Covid ...
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Biologo e scienziato britannico (n. Dippenhall 1933). Laureatosi a Oxford, ha insegnato per diversi anni al California Institute of Technology per poi assumere la cattedra di Biologia cellulare all’università [...] è reversibile. La sua scoperta è stata ripresa da S. Yamanaka che nel 2006 è riuscito a riprogrammare lo sviluppo delle cellule staminali per renderle pluripotenti (iPS), ovvero capaci di adattarsi ai differenti tessuti. G. e Yamanaka hanno ampliato ...
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Storia evolutiva di un gruppo di organismi alla luce delle loro relazioni reciproche di discendenza e di affinità. Per lo studio della f. in biologia evoluzionistica ci si avvale di dati morfologici, paleontologici [...] evolutivi, alberi filogenetici associati a dati concernenti gli adattamenti, l’ecologia, la biogeografia, la tettonica delle placche ecc. Il termine f. spesso si usa in contrapposizione a ontogenesi (➔), il processo di sviluppo di un organismo. ...
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In biologia, sigla di Cluster of Differentiation, indicante molecole di differenziazione ottenute grazie alla disponibilità di ibridomi verso qualsiasi antigene, espresse in modo selettivo dalle popolazioni [...] cellulari studiate in varie fasi dello sviluppo. I prodotti purificati (anticorpi monoclonali) si siglano con le lettere CD, alle quali segue un numero o un simbolo di identificazione (v. fig.): per es., i linfociti T maturi si distinguono perché CD2 ...
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Chimico e naturalista (Katrineberg 1735 - Medevi 1784), fu uno dei protagonisti dell'affermazione della chimica come scienza autonoma. A lui si deve la definizione di un metodo sistematico di analisi qualitativa [...] dei sali, mutuate dalla classificazione binomiale introdotta in biologia da C. Linneo, ebbero considerevole influenza sull'opera peso di un metallo in un campione di minerale. Sviluppò inoltre il concetto di affinità chimica, da lui interpretata ...
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Patologo (Sonthofen 1872 - Francoforte sul Meno 1908). Svolse una notevole attività di ricerca nel campo della biologia - a Monaco nell'Istituto di K. Kuppfer, a Napoli presso la Stazione zoologica e a [...] (Vorfragen der Biologie, 1899), ricerche di fisico-chimica cellulare in condizioni normali e patologiche, studî di citologia (cellule epatiche e cellule renali) e un'interpretazione della patogenesi dei tumori che attribuì a errori di sviluppo. Si ...
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tensegrità Struttura meccanica costituita da elementi discreti e distinti sottoposti a forze di compressione e da elementi continui sottoposti a sforzi di tensione. Lo sviluppo della teoria della t. si [...] è avuto inizialmente nell’architettura, in seguito nell’arte e poi nella biologia e nella fisiologia, quando si sono prodotte o si sono interpretate strutture che si autosostengono per effetto di uno stato di tensione presente nel sistema (da cui il ...
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Mbumba, Nangolo. – Uomo politico namibiano (n. Olukonda 1941). Ultimati gli studi in Biologia presso la Southern Connecticut State University e la University of Connecticut, ha aderito al partito South [...] (SWAPO), ricoprendo negli anni successivi prestigiosi incarichi istituzionali: alla guida dei dicasteri dell’Agricoltura, acque e sviluppo rurale (1993-96), dell’Economia (1996-2003), delle Comunicazioni (2003-2005), dell’Istruzione (2005-2010) e ...
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Levitt, Michael. – Biofisico britannico naturalizzato statunitense (n. Pretoria 1947). Conseguito il Ph.D. presso l’Università di Cambridge nel 1971, dal 1987 è docente di biologia strutturale alla Stanford [...] University. Membro della National academy of sciences, è stato tra i primi ricercatori a condurre simulazioni di dinamica molecolare, sviluppando a tale scopo il primo software. Nel 2013 è stato insignito con M. Karplus e A. Warshel del premio ...
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biologia
biologìa s. f. [comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G. R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802, e nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal naturalista fr. J.-B. Lamarck...
farmaco biologico
loc. s.le m. Farmaco progettato sulla base delle caratteristiche delle strutture biologiche del corpo umano. ◆ La ricerca di farmaci «biologici», efficaci e meno tossici degli attuali, è uno dei filoni di studio su cui punta...