Disciplina scientifica che realizza il collegamento concettuale e operativo tra la fisica e la biologia. Il principale obiettivo che la b. si propone è quello di capire che tipo di sistema fisico sia un organismo vivente, ossia di definire un modello fisico di organismo che riesca a riprodurre, in un quadro unitario, nel loro essere e nel loro divenire, tutti quegli aspetti dei viventi che la biologia ...
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Fisiologo e biofisico irlandese (Nenagh, Tipperary, 1894 - Dublino 1968). Collaboratore di G. Embden a Francoforte, poi professore di biochimica e farmacologia nell'univ. di Dublino. Noto soprattutto per [...] gli studî sull'attività funzionale del nefrone (rene) e per il contributo portato al perfezionamento dei metodi di microanalisi, ha fondato una scuola di biochimici di importanza internazionale ...
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Biochimico e biofisico britannico (n. Edimburgo 1945). Ha studiato all’università di Cambridge ed è responsabile del laboratorio di Biologia Molecolare nella stessa università. È uno dei fondatori della [...] criomicroscopia elettronica che, usando il criomicroscopio elettronico, negli ultimi anni ha permesso di esplorare la struttura tridimensionale delle molecole biologiche, e le cui scoperte hanno avuto ...
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Levitt, Michael. – Biofisico britannico naturalizzato statunitense (n. Pretoria 1947). Conseguito il Ph.D. presso l’Università di Cambridge nel 1971, dal 1987 è docente di biologia strutturale alla Stanford [...] University. Membro della National academy of sciences, è stato tra i primi ricercatori a condurre simulazioni di dinamica molecolare, sviluppando a tale scopo il primo software. Nel 2013 è stato insignito ...
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WILKINS, Maurice (Hugh Frederick)
Biofisico, nato a Pongoroa (Nuova Zelanda) il 15 dicembre 1916. Naturalizzato inglese, laureato in fisica a Cambridge (Inghilterra) nel 1938, si associò con J. T. Randall [...] (DNA, il materiale ereditario) hanno costituito la base da cui J. Watson, biochimico statunitense, e Sir F. Crick, biofisico inglese, sono partiti per determinarne la struttura. Insieme con questi due ricercatori gli è stato conferito nel 1962 il ...
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Biofisico e biochimico danese (Lemvig, Ringköbing, 1918 - Aarhus 2018). Dopo essersi laureato in medicina (1944) presso l'Università di Copenaghen e aver lavorato in alcune strutture ospedaliere, si è [...] tutta la sua carriera: è stato professore dapprima presso il dipartimento di fisiologia (1963-77), poi presso quello di biofisica (1977-88), dove è stato nominato professore emerito nel 1988. A S. si deve la scoperta del meccanismo con ...
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Biofisico statunitense (Bloomsburg 1903 - Fallston, Maryland, 1983); professore nell'università Johns Hopkins di Baltimora (1949) e poi in quella Rockefeller di New York (1953). Nel 1967 assieme a R. A. [...] Granit e a G. Wald è stato insignito del premio Nobel per la fisiologia e la medicina per le scoperte relative ai processi neurali a livello retinico. H. ha analizzato le funzioni retiniche mediante metodi ...
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Biofisico, chimico e climatologo inglese (Letchworth 1919 - Abbotsbury 2022). È noto principalmente per avere elaborato la teoria detta Gaia, secondo la quale l'intero pianeta è una sorta di organismo [...] all'Università di Manchester (1941), in seguito conseguì la laurea in medicina (1949) e il dottorato di ricerca in biofisica (1959), entrambi presso l'Università di Londra. Ricercatore al National institute for medical research (NIMR) di Londra fino ...
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Biofisico tedesco (n. Ludwigsburg 1948); direttore del Max Planck Institut di Francoforte per la biofisica. Ha realizzato importanti ricerche sulla struttura delle proteine; in partic., ha ottenuto (1982) [...] la cristallizzazione di un centro di reazione fotosintetica, costituito da proteine di membrana, di un batterio del genere Rhodopseudomonas viridis. Per questi suoi lavori ha ottenuto nel 1988 il premio ...
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Biofisico tedesco (n. Samter, Poznań, 1898 - m. 1986), ricercatore presso l'univ. del Wis consin, poi presso il Washington biophysics institute, direttore della divisione biologica dell'Oak Ridge national [...] laboratory dal 1946 al 1966, prof. di radiobiologia e di scienze biomediche dal 1957 presso l'univ. del Tennessee. Ha apportato notevoli contributi allo studio degli effetti dei raggi ultravioletti e dei ...
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biofisico
biofìṡico agg. e s. m. [der. di biofisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Inerente alla biofisica. 2. s. m. (f. -a, raro) Studioso, specialista di biofisica. ◆ La forma masch. è in genere riferita anche alla donna.
biofisica
biofìṡica s. f. [comp. di bio- e fisica]. – Parte della biologia che si occupa degli aspetti fisici dei fenomeni biologici; considera problemi relativi a diffusione, permeabilità e trasporto attivo di ioni attraverso membrane, fenomeni...