La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Manovre della guerra fredda
Alexei Kojevnikov
Manovre della guerra fredda
Dopo la Prima guerra mondiale, gli scienziati dei paesi sconfitti furono [...] della cooperazione internazionale, quello della fusione controllata.
Nel 1945, al ritorno da un viaggio in Unione Sovietica, il biochimico ungherese Albert Szent-Györgyi (1893-1986) premio Nobel nel 1937 per la medicina o la fisiologia, avviò la ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1961-1970
1961-1970
1961
Famiglia universale. Il giapponese Masatake Kuranishi mostra che esiste sempre un certo tipo di famiglia olomorfa di strutture complesse [...] siti specifici. Smith riceverà il premio Nobel 1978 per la medicina o la fisiologia.
Il ruolo dell'RNA. I biochimici statunitensi Sidney Altman, della Yale University, e Thomas R. Cech, dello Howard Hughes Medical Institute di Chevy Chase, scoprono ...
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Biofisica
Mario Ageno
di Mario Ageno
Biofisica
sommario: 1. Oggetto e limiti della biofisica. 2. Fisica e biologia. 3. Strumenti teoretici disponibili. 4. Il problema centrale della biofisica. 5. Prospettive [...] degli acidi nucleici. Come si sia instaurato questo processo a catena, che dà alla vita quel carattere di processo biochimico divergente che ben conosciamo, rappresenta ancora uno dei punti più oscuri di tutta la lunga strada che dalla materia ...
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biochimico
biochìmico agg. e s. m. [comp. di bio- e chimico] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alla biochimica: indagini b., studî b.; processo biochimico. b. In petrografia, relativo a depositi sedimentarî prodotti dall’azione di organismi...
biochimica
biochìmica s. f. [comp. di bio- e chimica]. – Disciplina che studia, dal punto di vista chimico e chimico-fisico, la costituzione degli esseri viventi e le trasformazioni che in essi hanno luogo; sinon., chimica biologica.