SANGER, Frederick
Eugenio Mariani
(App. III, II, p. 657)
Biochimico britannico. Dopo aver ricevuto il premio Nobel per la chimica nel 1958 per le ricerche sulla struttura dell'insulina, ne ha ottenuto [...] un secondo nel 1980, insieme a P. Berg e W. Gilbert, per i determinanti studi che hanno consentito di stabilire la sequenza degli acidi nucleici nella struttura del DNA. Dal 1968 ha operato nel laboratorio ...
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Biologia
Controllo biologico
Il complesso dei processi, a livello molecolare, biochimico, cellulare, tissutale, ormonale e del sistema nervoso, che con la loro azione e interazione contribuiscono a regolare [...] lo sviluppo strutturale e fisiologico di un organismo.
Controllo genico
C. dell’espressione del gene (➔ differenziamento; operone) che si esplica o nella trascrizione o nella traduzione.
Diritto
Attività ...
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variazione intraspecifica
Saverio Forestiero
Variazione relativa a uno o a più caratteri (di tipo morfologico, genetico, biochimico, etologico ecc.) rilevabile dal confronto tra gli individui di una [...] specie. La variazione intraspecifica evolutivamente importante è quella, in tutto o in parte, geneticamente determinata da uno o da parecchi geni contemporaneamente. Essa può essere descritta all’interno ...
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Sigla di Green fluorescent protein (GFP, proteina a fluorescenza verde), proteina identificata per la prima volta nel 1962 dal biochimico statunitense Osamu Shimomura - che per tali ricerche nel 2008 è [...] stato insignito del premio Nobel per la chimica insieme a Osamu Shimomura e Roger Y. Tsien - nella medusa Aequorea victoria, le cui proprietà hanno consentito importanti applicazioni biologiche. La semplice ...
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In biologia, la presenza, in due o più categorie tassonomiche, di una stessa modificazione intervenuta in un carattere (morfologico, genetico, biochimico) nel corso dell’evoluzione, in seguito a fenomeni [...] di convergenza evolutiva o di parallelismo, e non per comune derivazione filogenetica (come avviene invece nell’omologia) ...
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Acidi nucleici
Erwin Chargaff
di Erwin Chargaff
Acidi nucleici
sommario: 1. Introduzione. a) Il problema della cellula vivente. b) Le sostanze presenti in una cellula sono uguali a quelle che ne vengono [...] svizzero F. Miescher entrò nel 1868, all'età di 24 anni, in quello che era a quel tempo il più noto laboratorio biochimico, cioè quello di F. Hoppe-Seyler a Tubinga. Egli vi si era recato con il proposito di studiare il protoplasma delle cellule ...
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Sigla dell’International Union of Biochemistry, organismo internazionale non governativo, preposto alla definizione dei criteri e dei sistemi di nomenclatura delle grandezze e dei composti di interesse [...] biochimico. ...
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Embriologo belga (Bruxelles 1909 - ivi 1988), figlio di Albert, prof. nella facoltà di scienze dell'univ. di Bruxelles. Notevoli le sue ricerche di embriologia e di citologia, con indirizzo biochimico. [...] È stato uno dei primi a studiare il metabolismo degli acidi nucleici nell'uovo e nell'embrione e a riconoscere l'importanza dell'acido ribonucleico nel processo di sintesi delle proteine e nei fenomeni ...
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In fotochimica, processo demolitivo di alcune sostanze, specialmente organiche, per azione della luce; la f. è generalmente catalizzata da sistemi che possono svolgere un ruolo sul decorso energetico (semiconduttori) [...] o biochimico (enzimi) della reazione.
Di rilevante interesse ecologico è la f. dei fitofarmaci e delle materie plastiche di rifiuto. ...
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sperimentazione biologia Nel linguaggio biomedico, metodo di ricerca eseguito per mezzo di test di laboratorio o con pratiche chirurgiche su animali e piante, per desumere informazioni rilevanti sugli [...] organismi stessi (per ricerche in campo biologico, biochimico, veterinario o agronomico) oppure per ottenere un modello sostitutivo dell’uomo (per ricerche in campo medico-farmacologico). Tra le specie animali comunemente usate ci sono cani, gatti, ...
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biochimico
biochìmico agg. e s. m. [comp. di bio- e chimico] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alla biochimica: indagini b., studî b.; processo biochimico. b. In petrografia, relativo a depositi sedimentarî prodotti dall’azione di organismi...
biochimica
biochìmica s. f. [comp. di bio- e chimica]. – Disciplina che studia, dal punto di vista chimico e chimico-fisico, la costituzione degli esseri viventi e le trasformazioni che in essi hanno luogo; sinon., chimica biologica.