zolfo
Elemento chimico, non metallo molto diffuso in natura, sia allo stato libero, sia combinato con altri elementi a formare numerosi composti inorganici e organici. L’importanza biologica dello z. [...] suoi composti si svolge in acque marine, salmastre o dolci, per via biologica e con processi non biologici.
Ruolo biochimico
Lo z. si trova in moltissime proteine (le albumine e le cheratine ne sono particolarmente ricche), alle quali è fornito ...
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FISIOLOGIA
Gaspare Mazzolani
(XV, p. 482; App. II, I, p. 952; III, I, p. 623; fisiologia umana, App. IV, I, p. 821)
Fisiologia vegetale. - Negli ultimi anni la f. vegetale è venuta a collocarsi al centro [...] in termini di leggi fisico-chimiche, fin dal 1911 espose queste idee in The mechanistic conception of life.
Con la biochimica, che studia le reazioni alla base dei processi vitali e la loro funzione biologica, e con la biologia molecolare, che ...
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biosensore molecolare
Ester De Stefano
Dispositivo contenente un elemento sensibile di natura biologica in grado di interagire con una sostanza specifica, fornendo un segnale elettrochimico, ottico, [...] utilizzare l’analita come substrato. Il trasduttore è interfacciato direttamente all’elemento sensibile e converte il segnale biochimico di quest’ultimo in un segnale elettrico o ottico che viene convogliato a un’apparecchiatura per essere elaborato ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Lo sviluppo della biochimica
Claude Debru
Lo sviluppo della biochimica
Scienza interdisciplinare nata dall'interazione tra la biologia [...] dell'eredità. Nel 1953 il DNA ha preso il loro posto, grazie all'interazione tra i dati cristallografici, le osservazioni biochimiche e la costruzione di molecole stereochimiche che ha permesso a James D. Watson e a Francis H.C. Crick di costruire ...
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specie
spècie [Der. del lat. species "aspetto esteriore"] [BFS] S. biologica: complesso di organismi tra loro interfecondi e in grado di dare origine a prole feconda; gli organismi di una stessa s. condividono [...] s. viene desunta in base al grado di somiglianza, rilevato a diversi livelli di indagine (morfologico, fisiologico, biochimico, ecc.); per quanto riguarda gli organismi estinti, essa viene per lo più desunta sulla base della somiglianza morfologica ...
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Introduzione di uno o più radicali acetile in un composto organico, al posto di un atomo di idrogeno unito a uno di ossigeno, di azoto o di carbonio. Si compie di solito riscaldando il composto con acido [...] carbonio, occorre anche un agente condensante (cloruro di alluminio, di zinco ecc.).
Dal punto di vista biochimico la reazione ha grande importanza nel metabolismo intermedio cellulare, intervenendo nella biosintesi di svariati prodotti: acetilcolina ...
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SELYE, Hans Hugo Bruno
Medico, nato. a Vienna il 26 gennaio 1907. Laureatosi all'Università tedesca di Praga nel 1929, si è poi trasferito negli S.U.A., dove ha svolto attività di ricerca presso l'università [...] 'Istituto di medicina e chirurgia sperimentale dell'università di Montreal.
Il S. è autore di numerosi contributi in campo biochimico e istologico; ma più vasta notorietà gli derivò dalla serie di ricerche sperimentali che lo portarono a formulare la ...
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coefficiente di Hill
Gino Amiconi
Maurizio Brunori
Sensibilità, più o meno elevata, con la quale proteine oligomeriche (con un sito di legame su ciascun monomero) rispondono all’azione di leganti specifici: [...] , il cui numero massimo è pari ai monomeri che la costituiscono. La proprietà qui chiamata sensibilità di risposta, nel gergo biochimico è detta cooperatività in quanto si assume che nasca dalla interazione che si stabilisce tra i vari siti di legame ...
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ammide (o amide)
Composto chimico derivato dell’ammoniaca per sostituzione di uno o più atomi di idrogeno con altrettanti gruppi acilici. Si hanno, secondo il numero di atomi di idrogeno sostituiti: a. [...] di a. che hanno importanza biologica ricordiamo gli amminoacidi glutammina e asparagina, e la nicotinammide (a. dell’acido nicotinico), che ha un ruolo biochimico di primaria importanza come costituente della molecola di coenzimi piridinici. ...
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FERRATA, Adolfo
Mario Crespi
Nato a Brescia, da Siro e da Angelina Micovich, il 26 apr. 1880, studiò medicina e chirurgia nell'università di Parma, ove si formò alla scuola di due illustri maestri, [...] , XXIX (1926), pp. 184-195; Le malattie delle ghiandole endocrine, in Tratt. ital. di medicina interna, a cura dell'Ist. biochimico ital., III, Milano 1931, pp. 833-916; Tubercolosi miliare, in Tratt. della tubercolosi, dir. da L. Devoto, II, ibid ...
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biochimico
biochìmico agg. e s. m. [comp. di bio- e chimico] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alla biochimica: indagini b., studî b.; processo biochimico. b. In petrografia, relativo a depositi sedimentarî prodotti dall’azione di organismi...
biochimica
biochìmica s. f. [comp. di bio- e chimica]. – Disciplina che studia, dal punto di vista chimico e chimico-fisico, la costituzione degli esseri viventi e le trasformazioni che in essi hanno luogo; sinon., chimica biologica.