ARCHITETTURA DIPINTA
H.P. Autenrieth
La pittura fu uno dei mezzi adottati nel Medioevo per rendere policroma l'a., insieme a materiali da costruzione colorati, incrostazioni, mosaici, tappezzerie, vetrate [...] il Westwerk di Corvey (ca. 885) è stato possibile identificare le finte colonne dipinte attorno ai lati delle bifore (Claussen, Exner, 1990).Nel periodo romanico la pittura decorativa seguì lo stesso principio riscontrabile già ad Auxerre e Corvey ...
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CASTEL DEL MONTE
A. Cadei
Castello della Puglia, nel territorio del comune di Andria (prov. Bari).L'edificio sorge isolato su una bassa collina tondeggiante che domina l'ondulata campagna circostante, [...] o in coppia aprentisi sia sul cortile sia sull'esterno, ma impostate molto alte, le superiori hanno sull'esterno bifore o trifore dalle quali è possibile affacciarsi sulla piana circostante e tre di esse hanno anche ampie portefinestre che davano ...
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BOLZANO
S. Spada Pintarelli
(lat. Pons Drusi; ted. Bozen; Bauzanum nei docc. medievali)
Città dell'Alto Adige, capoluogo di prov., alla confluenza del Talvera con l'Isarco. Punto di collegamento tra [...] per incarico del vescovo di Trento) era ubicata nel castello di Gries (del quale si conservano parti del mastio e bifore inglobate nell'od. monastero benedettino); l'edificio divenne in seguito sede amministrativa dei conti di Tirolo, cui apparteneva ...
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PEDEMONTE, Pompeo
Stefano L'Occaso
PEDEMONTE, Pompeo. – Nacque con ogni probabilità a Mantova da Gian Francesco «de Piamonte», pittore di origini veronesi morto nel 1541 (d’Arco, 1859, p. 277), e da [...] della sprezzatura» (ibid., p. 69) e nella quale ricorrono stilemi insoliti, come l’utilizzo del ritmo binario (bifore e colonne binate).
Nelle poche architetture superstiti di Pompeo emergono costrutti derivati da Giulio Romano, Serlio e Bertani.
Nel ...
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SOEST
N.M. Zchomelidse
(Sosat nei docc. medievali)
Città della Germania (Nordrhein-Westfalen), posta lungo l'asse dello Hellweg che metteva in comunicazione i fiumi Reno e Weser.Le prime tracce di insediamento [...] si innalza ripido sopra al tetto a spioventi dell'atrio e mostra, dopo una parete liscia chiusa, prima una serie di piccole bifore, poi nel registro superiore tre finestre, più ampie e più alte di quelle inferiori. Nella zona della cuspide appare una ...
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PASCHETTO, Paolo Antonio
Silvia Silvestri
– Nacque a Torre Pellice (Torino) il 12 febbraio 1885, terzogenito di Enrico, pastore valdese originario di Prarostino, e di Luigia Oggioni, milanese, di famiglia [...] , la decorazione parietale interna d’ispirazione romanica e i cartoni delle numerose vetrate, eseguite da Picchiarini: una serie di otto bifore con simboli biblici (Pavone e Aquila, Candeliere e Vite, Faro e Il Buon Pastore, Ancora e Agnello, Palma e ...
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BERNARDO da Venezia
A. Bianchi
Architetto e scultore attivo in Lombardia nell'ultimo quarto del 14° e nei primi anni del 15° secolo. Fu al servizio di Gian Galeazzo Visconti, autore di importanti fabbriche [...] delle cappelle, aperte da coppie di ampie monofore. Nel campanile ritornano poi elementi di gusto venezianeggiante, con le bifore della cella campanaria simili a quelle esterne del castello di Pavia. La visione spaziale espressa da questo monumento ...
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FALCONIERI, Carlo
Gioacchino Barbera
Nacque a Messina il 20 ott. 1806 da Natale, commerciante, e da Marta La Conti. Giovanissimo, mostrò interesse sia per gli studi letterari, nei quali seguì gli insegnamenti [...] centrale dell'edificio, in cui sono chiaramente ripresi alcuni elementi decorativi da edifici quattrocenteschi taorminesi e da alcune bifore gotiche del duomo di Messina. I lavori di costruzione del villino Landi furono eseguiti solo in minima parte ...
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BROGGI, Luigi
Paolo Favole
Nacque a Milano il 6 maggio 1851. Allievo di Camillo Boito all'Accademia di Brera, dal 1879 esercitò la professione di architetto, con studio a Milano. Tra il 1884 e il 1890 [...] . V. Parravicini, in Milano tecnica, p. 380), terminata intorno al 1890 (in cotto, di stile bramantesco, con finestre bifore rinascimentali, esempio tipico di stile romantico); asilo Fogliani, in via Vigentina, costruito per un lascito di S. Fogliani ...
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Gravina, castello di
NNicola Masini
Il territorio di Gravina, in età sveva, è legato alla presenza di un castello e di un parco per la caccia, considerati dal cronista Giovanni Villani tra le "cose [...] -diaframma che reggevano una copertura piana lastricata. Gli ambienti erano illuminati da alte monofore, in parte conservate, e da bifore, non più esistenti, che si affacciavano sul cortile e sulla cappella.
Cosa fosse il castello di Gravina non è ...
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bifora
bìfora agg. e s. f. [dal lat. bifŏris, comp. di bi- «due» e foris «battente, apertura»]. – 1. agg. e s. f. Di porta e finestra nelle quali il vano risulta diviso, sulla fronte esterna, in due luci uguali mediante un piedritto centrale,...
monofora
monòfora agg. e s. f. [tratto da bifora, con sostituzione di mono- a bi-]. – Di finestra la cui luce è priva di suddivisioni, in contrapp. con quelle nelle quali la luce è ripartita da elementi architettonici interposti tra le spallette...