MALLES VENOSTA
S. Spada Pintarelli
(ted. Mals im Vinschgau)
Cittadina dell'Alto Adige, situata in alta val Venosta (prov. Bolzano).La straordinaria importanza strategica di M. fu dovuta alla sua posizione, [...] -lombarde (secc. 12°-13°); un'analoga torre campanaria, innalzata in conci regolari su tre ordini sovrapposti di monofore, bifore e trifore, affianca anche la chiesa di S. Martino, che venne rimaneggiata intorno al 1447. Tipologicamente simile ai ...
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VENZONE (da Aventio o Aventionum; A. T., 24-25-26)
Elio MIGLIORINI
Mario BRUNETTI
Cittadina della provincia di Udine, posta sulla sinistra del Tagliamento. poco dopo la confluenza in esso della Fella, [...] de Marcho Sesto fecit, 1412", paramenti, arredi.
Il municipio, sopra una loggia ad archi tondi, ha un piano con belle bifore gotiche, al quale si accede da scala esterna, e torretta angolare veneta con l'orologio e il Leone.
Storia. - La posizione ...
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ASSISI
A. Tomei
(lat. Asisium)
Città dell'Italia centrale situata sulle propaggini occidentali del monte Subasio, in posizione dominante, all'ingresso della valle umbra. Insediamento di origine preromana, [...] -1927), mentre il c.d. palazzo dei Consoli, di cui rimangono i muri basamentali in conci squadrati di pietra assisana e due bifore nei piani alti, non sarebbe altro che un edificio a uso privato. La maggiore articolazione del palazzo dei Priori è il ...
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GIOVANNI da Baiso (o Abaisi)
R. Grandi
Intagliatore e maestro lignario modenese, originario di Baiso (prov. di Reggio Emilia) e figlio del muratore reggiano Benedetto. Attivo lungamente tra Ferrara e [...] , 1972, p. 6), mostra una singolare, esuberante inventiva nel complicato sistema dei rosoni iscritti in rombi, bifore, girali, colonnette tortili, e un accento precocemente flamboyant, che sembra convergere con le esperienze della contemporanea ...
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ZARA
I. Petricioli
(serbo-croato Zadar; gr.᾽Ιάδαιϱα, ᾽Ιάδεϱα; lat. Iader; Iadera; Iadra nei docc. medievali)
Città della Croazia, ubicata sulla costa orientale del mar Adriatico.Z., già abitato liburnico, [...] . 5° e 6°, nella città furono erette diverse chiese: si sono conservati i resti della basilica di S. Tommaso, a tre navate con bifore sul muro laterale, e, nell'od. chiesa di S. Simone, buona parte della basilica di S. Stefano, a tre navate, di cui ...
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BIELLA
M.L. Gavazzoli Tomea
(Bugella nei documenti medievali)
Città del Piemonte e capoluogo di provincia, si estende ai margini delle prealpi omonime, sull'area alluvionale di alcuni corsi d'acqua [...] ed è coperto da lastre di pietra direttamente appoggiate sull'estradosso della volta. Un lanternino a pianta quadrata con quattro bifore corona il vertice. L'ingresso originale, a O, è architravato, con arco centinato e timpano sovrastante, in cui è ...
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CIVITALI, Nicolao
Stella Rudolph
Nacque a Lucca nel 1482 e fu battezzato il 25 aprile nella chiesa di S. Giovanni. Fu il terzo dei figli maschi dello scultore Matteo e della prima moglie Elisabetta [...] , al C. dovrebbe spettare una parte rilevante dell'esecuzione, specie per quanto riguarda dettagli ornamentali come le candelabre nelle bifore del piano nobile, la porta centinata a conci quadri e la soluzione del lato destro dove la loggia aperta al ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] ai lati, probabilmente ingressi a botteghe o magazzini, aperti sulla fronte dell'alto piano terreno, e due ordini di bifore trilobe archiacute ai piani superiori.Ancora più sviluppato in altezza, per il sovrapporsi dei cinque piani, è il p. Davizzi ...
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DOLCI, Giovanni (Giovannino)
Marzia Casini Wanrooij
Figlio di Pietro di Domenico detto Rasci (Müntz, I, 1878, p. 241), fiorentino di nascita, si stabilì a Roma forse già durante il pontificato di Niccolò [...] toscano (Zocca, 1959, p. 43), affini a quelle dell'altana di palazzo Venezia, a quelle della rocca di Bracciano, nonché alle bifore di S. Spirito (realizzata tra il 1474 e il 1482, quest'opera di incerta attribuzione viene avvicinata al D. dal Tomei ...
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AICARDI (Aicardo, Aycardo), Giovanni
Mario Labò
Architetto, originario di Cuneo, dove sarebbe nato poco dopo il 1550, attivo a Genova. Nel 1598 progettò il potenziamento dell'acquedotto genovese cominciato [...] prevalenti; nel palazzo Serra cercò di accoppiare S. Serlio e G. Alessi, non dimenticando neppure le due logge bifore laterali, caratteristiche dei palazzi genovesi del Rinascimento. I Granai pubblici furono addirittura attribuiti a G. Alessi.
Anche ...
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bifora
bìfora agg. e s. f. [dal lat. bifŏris, comp. di bi- «due» e foris «battente, apertura»]. – 1. agg. e s. f. Di porta e finestra nelle quali il vano risulta diviso, sulla fronte esterna, in due luci uguali mediante un piedritto centrale,...
monofora
monòfora agg. e s. f. [tratto da bifora, con sostituzione di mono- a bi-]. – Di finestra la cui luce è priva di suddivisioni, in contrapp. con quelle nelle quali la luce è ripartita da elementi architettonici interposti tra le spallette...