TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] lungo l'appoggio sui muri del cleristorio, e ciò in relazione intenzionalmente ritmica e organica con archi trasversi traforati da bifore, la cui funzione è peraltro chiaramente di ridurre l'impiego delle capriate (forse anche in funzione antincendio ...
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FRANCOFORTE sul Meno
M. Delle Rose
(ted. Frankfurt am Main)
Città della Germania (Assia) sulle rive del Meno, circondata dai massicci del Taunus, del Vogelsberg e dell'Odenwald.Quasi completamente distrutta [...] probabilmente degli inizi del Duecento; il vano superiore, a copertura piana, presenta invece due coppie di bifore sulle pareti laterali. Dal sec. 13° questo complesso, probabilmente divenuto anche postazione militare, fu parzialmente inglobato ...
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LODI
G. Voltini
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta sulla riva destra del fiume Adda.L'antico centro abitato, oggi denominato L. Vecchio, situato a km. 7 ca. a O dell'attuale Lodi, [...] dell'edilizia civile lombarda, nell'esigenza di regolarità prospettica, arricchita dal risalto cromatico e chiaroscurale, individuabili nelle bifore e nei tipici capitelli con bocci ricurvi.Il disegno elementare dei capitelli in S. Bassiano a L ...
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GROSSETO
V. Ascani
(Grossetum nei docc. medievali)
Città della Toscana meridionale posta al centro del territorio maremmano, nella pianura alluvionale dell'Ombrone, poco discosta dalla sponda destra [...] e, poi, dei podestà, di cui riprende i muri d'ambito sino all'altezza del secondo piano, l'armatura delle bifore, la base della torre e dello scalone.Sul lato settentrionale della piazza, di fronte allo scomparso palazzo dei Priori, di origine ...
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MELFI
P.F. Pistilli
(Melfia, Melphia nei docc. medievali)
Cittadina della Basilicata (prov. Potenza), M. sorge sulle propaggini settentrionali del massiccio vulcanico del Vulture, in posizione dominante [...] al termine opus regium evidenziato da una delle iscrizioni (Todisco, 1987); nei due piani alti - aperti ciascuno da quattro bifore - l'apparato ornamentale è invece ottenuto da incrostazioni in pietra lavica che disegnano una coppia di grifoni e ...
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GIOVENALE, Giovanni Battista
Raffaella Catini
Nacque a Roma l'11 nov. 1849 da Benedetto, avvocato, e da Maria Valenziani.
Architetto, ingegnere, restauratore e storico dell'architettura, costituì per [...] d'ingresso; le cappelle Borrelli e Caetani, l'una neobarocca in forma di tempietto con cupolino, l'altra neoromanica con bifore, arconi e motivo a loggette cieche sul fronte principale, e la tomba Apolloni-Caracciolo (Cianferoni).
Oltre a quelle già ...
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FERRARI (Ferrari d'Agrate), Giovanfrancesco
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Antonio e di Orsolina Fatuli, nacque in Parma il 31 ag. 1489 (Pezzana, 1859, p. 165 n. 3). Appartenne alla nota famiglia [...] spetta al F., che fornì i disegni per gli otto portali di accesso alle cappelle con frontone triangolare, le bifore, gli stilobati delle paraste. Nella cappella a sinistra dell'altare maggiore si conserva il monumento funebre a Sforzino Sforza ...
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FALLANI, Augusto
Harula Economopoulos
Nacque a Roma il 22 sett. 1842 da Michele e Mariangiola Machiavelli, entrambi fiorentini trasferitisi a Roma. Ebbe quattro sorelle e tre fratelli: Oreste, bersagliere [...] a Maccari, nativo di Siena) e fiorentina, con l'utilizzo di archetti ciechi, della merlatura di coronamento, finestre bifore, paramenti murari in laterizio. La commissione edilizia, dopo un primo rifiuto, accettò il progetto a patto che il villino ...
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FRIBURGO
H. Schöpfer
FRIBURGO (franc. Fribourg; ted. Freiburg; Friburgum in Ogo, Fryburg im Üchtland nei docc. medievali)
Città della Svizzera, capoluogo del cantone omonimo, sul fiume Sarine.La fondazione [...] dell'ospedale istituito nel 1250. Ricostruita tra il 1785 e il 1790, conserva dell'epoca della fondazione il campanile con bifore romaniche e la cappella Rosenkranz, di forme protogotiche.Nel corso del sec. 13° è attestata a F. la presenza di ...
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FILIPPO di Domenico
Massimo Medica
Poco si sa sulla vita e sull'operato di questo scultore attivo a Venezia, a Bologna e a Fano tra il 1394 e il 1423. Quella che sembra certa è la sua origine veneziana, [...] è possibile pervenire ad alcun riferimento certo (tranne che per le colonne del portico e per quelle delle quattro grandi bifore), dal momento che anche l'arco intagliato del Museo di Fossombrone, creduto dal Rambaldi (1920) opera di F. proveniente ...
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bifora
bìfora agg. e s. f. [dal lat. bifŏris, comp. di bi- «due» e foris «battente, apertura»]. – 1. agg. e s. f. Di porta e finestra nelle quali il vano risulta diviso, sulla fronte esterna, in due luci uguali mediante un piedritto centrale,...
monofora
monòfora agg. e s. f. [tratto da bifora, con sostituzione di mono- a bi-]. – Di finestra la cui luce è priva di suddivisioni, in contrapp. con quelle nelle quali la luce è ripartita da elementi architettonici interposti tra le spallette...