Nome di un personaggio fittizio che riassume il carattere della conformista borghesia tedesca del periodo 1815-48, nato dalla vena satirica di L. Eichrodt e A. Kussmaul. Dalla letteratura la figura e il concetto di B. passarono all’arredamento, alla pittura, alla vita in genere. In pittura si avrà il passaggio a generi documentari o narrativi, al ritratto, alla scena piccolo-borghese.
Nell’arredamento ...
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Poeta romantico (Kvillinge, Östergötland, 1791 - Stoccolma 1844), tipico rappresentante del Biedermeier svedese. Fu pastore a Stoccolma, poi membro del parlamento. In gioventù appartenne al gruppo della [...] rivista Phosphoros; l'opera sua più viva è Ungdomsfantasier eller Nahum Frederik Bergströms krönika ("Fantasie giovanili o cronaca di N. F. B.", 1830-31), romanzo misto di pathos e d'ironia alla maniera ...
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Poeta danese (Naestved 1796 - Parigi 1876) di tendenze intimistiche. Oscillò sempre fra l'abbandonata confidenza, il colloquio familiare alla "Biedermeier", non di rado dolciastro, dei suoi idillî erotico-paesaggistici [...] (Traesnit "Xilografie", 1828-32) e delle liriche d'amore (Til Een "All'unica", 1843-60), e il demoniaco erotismo dell'epico ciclo di romanze in ottave Hjortens flugt ("La fuga del cervo", 1855), considerato ...
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Poeta e giornalista svedese (Vänersborg 1885 - Växjö 1929). Valente chitarrista, raccolse l'eredità della poesia musicale di C. M. Bellman e di G. Fröding. Il provincialismo Biedermeier delle sue celebri [...] Fridas visor ("Canzoni di Frida", 1922-29), volutamente goffe e quasi prosastiche nel sistematico accostamento di pathos e ironia, di aulicità e banalità, riappare nel romanzo Kvartetten som sprängdes ...
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VOGL, Johann Nepomuk
Giuseppe GABETTI
Poeta austriaco, nato a Vienna il 7 febbraio 1802, ivi morto il 16 novembre 1866. Impiegato nella Cancelleria degli "Stände" della Bassa Austria, fu un tipico borghese [...] poeta "Biedermeier" di Vienna prequarantottesca.
Dal 1841 al 1848 fu direttore dell'Österreichisches Morgenblatt, ma le pubblicazioni care al suo cuore furono propriamente i Volkskalender e i Taschenbücher, nei quali riversava ogni anno le sue ...
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Scrittore e pittore austriaco (Oberplan, Boemia, 1805 - Linz 1868). Condusse una vita modesta e operosa come ispettore scolastico a Linz, dove rimase fino alla morte (malato di cancro, si suicidò). Schiettamente [...] con lo stesso ritmo eguale e inesorabile della natura. Da dilettante iniziò a dipingere nel 1820 circa, avvicinandosi poi ai Biedermeier per la sorprendente cura nei dettagli. Eseguì vedute di Salisburgo e Vienna, studî di nuvole e paesaggi, per lo ...
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Pseudonimo dello scrittore tedesco Georg Hermann Borchardt (Berlino 1871 - Birkenau, presso Worms, 1943). Fratello dell'egittologo Ludwig, all'avvento del nazismo preferì non emigrare, ma fu ben presto [...] una lunga serie di delicati romanzi berlinesi, in particolare incentrati nell'ambiente giudaico borghese dell'epoca Biedermeier. Da ricordare: Jettchen Gebert (1906), Henriette Jacoby (1909), Kubinke (1910), Schnee (1921), Träume der Ellen Stein ...
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Poeta austriaco (castello di Johannesberg, Slesia, 1790 - Vienna 1862). Partecipò alla campagna del 1809. Di tendenze liberali ma devoto alla monarchia, si accostò dopo il 1836 al governo di Metternich [...] (Turturell, 1821; Kerker und Krone, 1833, sulla tragica fine di T. Tasso), si rivelò genuino interprete del Biedermeier austriaco nelle sue liriche (Der Liebe Lust und Qual, 1819; Gedichte, 1832), nelle elegiache canzoni dei Totenkränze (1828 ...
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WERTHES, Friedrich August Clemens
Carlo Grünanger
Scrittore, nato a Buttenhausen nel Württemberg il 12 ottobre 1748, morto a Stoccarda il 5 dicembre 1817. Discepolo e amico di Ch. M. Wieland, suo collaboratore [...] e rappresentante, nella lirica (Hirtenlieder, 1772; Lieder eines Mädchens, 1774), di quel genere familiare e borghese che prelude al Biedermeier, il W. ha il grande merito di aver contribuito con le sue versioni fedeli, anche se spesso prosaiche, a ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] i primi a echeggiare motivi decadenti d'oltralpe furono due romagnoli, il forlivese O. Guerrini, che lesse Baudelaire con spirito Biedermeier, e non vi colse che qualche motivo superficiale, e il faentino A. Oriani, che si mise sulle orme di Gautier ...
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Biedermeier
‹bìidërmaiër› s. neutro, ted. [dal nome di un personaggio fittizio inventato dai poeti A. Kussmaul e L. Eichrodt tra il 1815 e il 1848, per indicare un bravo Tizio qualsiasi (bieder significa infatti «onesto, dabbene», ma anche...
conversevolezza
s. f. Nei linguaggi artistici, nelle varie forme testuali di scrittura, la caratteristica e la capacità di esprimersi e di interagire con un tono e in uno stile conversevole, vivido ed efficace. ♦ Il Biedermeier ha tinte ancora...