INDUNO, Domenico
Luca Bortolotti
Nacque a Milano il 14 maggio 1815, quintogenito di Marco, cuoco e credenziere presso le cucine di corte, e Giulia Somaschi. Appena ragazzo, l'I. fu mandato a bottega [...] era già prodotto nell'ambito della pittura di genere, esponendo a Brera i frutti di tale impegno; la cultura figurativa Biedermeier (soprattutto i dipinti di Peter Fendi, Carl Schindler e Friedrich Amerling, quest'ultimo amico di Hayez e di Molteni e ...
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INDUNO, Gerolamo
Luca Bortolotti
Ultimogenito di Marco e Giulia Somaschi, nacque a Milano il 13 dic. 1825. Come il fratello Domenico, che gli era maggiore di dieci anni e che rappresentò il suo costante [...] dall'I. negli anni successivi in opere come La nonna del 1853 (Torino, Civica galleria d'arte moderna), che mischia umori Biedermeier con l'influsso della pittura fiamminga del Seicento; Povera madre! del 1855 (Milano, Galleria d'arte moderna) e Il ...
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DE PIAN, Antonio
Egidia Coda
Figlio dell'incisore Giovanni Maria, nacque a Venezia nel 1784. Iniziò la propria formazione artistica a Venezia, subendo l'influsso della grande tradizione veneta settecentesca, [...] des XVIII. Jahrunderts, Wien 1956, pp. 12 s., 15; Hist. Museum der Stadt Wien, Wien 1800-1850, Empire und Biedermeier (catal.), Wien 1969, p. 39; Disegni antichi-architettura-scenografia-ornamenti (catal.), Milano 1978, schede 96-98; E. Napolitano-T ...
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LABRUZZI, Carlo
Francesco Leone
Nacque a Roma nell'ottobre del 1748 da Giacomo Romano, fabbricante di velluti controtagliati, e da Teresa Folli, genovese. Fratello minore del ritrattista Pietro, il [...] spiccatamente anglosassone - gli interni di William Hogart sembrano il richiamo più puntuale - e di gusto anticipatamente Biedermeier.
Vi sono descritti con precisione maniacale le fisionomie dei personaggi, i drappi delle pareti, i tappeti, i ...
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GONIN, Francesco
Sabrina Spinazzè
Nacque a Torino il 16 nov. 1808 da Giovanni, di Luserna San Giovanni in provincia di Torino, e da Sara Castanier, ginevrina, entrambi di religione valdese.
Si formò [...] 1850 (basilica di Superga), realizzato su commissione di casa reale.
Interessante per la resa analitica dell'ambiente di gusto Biedermeier, il dipinto si colloca tra i rari esempi di pittura italiana dell'Ottocento all'interno del genere del death ...
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PONIATOWSKI, Giuseppe
Valeria Lucentini
PONIATOWSKI, Giuseppe (Stanislao Filippo Luigi). – Pronipote dell’ultimo re di Polonia, Stanislao II Augusto Poniatowski (1768-1795), fu compositore, cantante, [...] , in Studia Musicologica, LII (2011), pp. 157-164; Id., Opery Józefa Michała Ksawerego Poniatowskiego, Łysomice 2012; F. Papi, Un été à Lucques. Theodor Döhler, un pianista biedermeier alla corte di Carlo Lodovico di Borbone, Lucca 2012, pp. 69 s. ...
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DE GUBERNATIS, Giovanni Battista
Guido Ratti
-Nacque a Torino il 15 luglio 1774 da Giuseppe Amedeo e da Angela Ronzino. Studiò a Torino fino al conseguimento della laurea in giurisprudenza presso quell'ateneo: [...] e quelle di Oropa, Varallo e Biella, che riflettono già nel taglio panoramico e nella presenza delle macchiette Biedermeier, l'aggiornamento sui tanti voyages pittoresques litografici che andavano illustrando a tappeto quasi tutte le parti d'Europa ...
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GIUSTI, Giuseppe
Zeffiro Ciuffoletti
Domenico Proietti
Nacque a Monsummano, presso Pistoia, il 13 maggio 1809 da Domenico, agiato possidente di campagna di recente nobilitato, e da Ester Chiti.
A dodici [...] , incarnano le virtù e i limiti dello stile di vita del borghese placido e benpensante, in un'atmosfera vicina al Biedermeier). Altrove il G. tenta di delineare un percorso di moderato realismo, demistificando le illusioni dei "liberali da panca di ...
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D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] , quando intende spiegare i volubili intrecci d'un estetismo, culto aristocratico, di volta in volta Biedermeier, preraffaellita, semplicemente decadente, della Bellezza, con una latente reminiscenza positivistica, forse eco non sopito dell ...
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Biedermeier
‹bìidërmaiër› s. neutro, ted. [dal nome di un personaggio fittizio inventato dai poeti A. Kussmaul e L. Eichrodt tra il 1815 e il 1848, per indicare un bravo Tizio qualsiasi (bieder significa infatti «onesto, dabbene», ma anche...
conversevolezza
s. f. Nei linguaggi artistici, nelle varie forme testuali di scrittura, la caratteristica e la capacità di esprimersi e di interagire con un tono e in uno stile conversevole, vivido ed efficace. ♦ Il Biedermeier ha tinte ancora...