Nome di un personaggio fittizio che riassume il carattere della conformista borghesia tedesca del periodo 1815-48, nato dalla vena satirica di L. Eichrodt e A. Kussmaul. Dalla letteratura la figura e il concetto di B. passarono all’arredamento, alla pittura, alla vita in genere. In pittura si avrà il passaggio a generi documentari o narrativi, al ritratto, alla scena piccolo-borghese.
Nell’arredamento ...
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Architetto (Vienna 1782 - ivi 1860), uno dei più notevoli rappresentanti del tardo classicismo viennese, già volgente al Biedermeier. Oltre a palazzi a Baden (Bassa Austria) e a Vienna, progettò il municipio [...] (1815) e il Sauerhof (1822) a Baden; il castello di Weilburg presso Baden (1823, distrutto nel 1945); la Festsaal dell'Albertina (1824) e la sinagoga della Seitenstettengasse (1826) a Vienna. Diresse (1828-35) ...
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Pittore (Veszprém 1821 - Budapest 1883). Dal 1842 al 1861 lavorò a Vienna, nel gusto di Amerling e del Biedermeier. Opere nel Museo e nella Galleria storica del ritratto (Budapest). ...
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Pittore (Vienna 1805 - ivi 1845). Figlio del proprietario d'una fabbrica di mobili; ebbe una parte notevole nella storia del gusto Biedermeier, fornendo molti disegni per arredamenti. Dipinse quadri di [...] soggetto religioso e storico, e numerosi ritratti; ma più noti sono i quadri di genere, in cui elabora con attenta osservazione psicologica e sociologica scene di vita quotidiana ...
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ZICHY Mihály
György Gombosi
Pittore ungherese, nato a Zala il 21 ottobre 1827, morto a Pietroburgo il 1° marzo 1906. Educato nel Biedermeier viennese (Waldmüller), fin dall'inizio della sua attività [...] si distinse come ricercatore di effetti drammatici (I naufraghi). Dipinse poi una serie di pitture allegoriche, di un evidente contenuto filosofico, ma povere di colore.
Assai più grande è il suo merito ...
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Pittore ungherese (Lőcse 1791 - Lappeggi, presso Antella, 1860). A Vienna, negli anni 1822-32 circa, prese a dipingere ritratti e a eseguire miniature decorative di stile Biedermeier. Dal 1832 risiedette [...] in Italia dipingendo prevalentemente paesaggi di tradizione accademica e ritratti (Autoritratto, Uffizi). In Toscana fondò una frequentatissima scuola di paesaggio. n Suo figlio Károly M. il Giovane (Pest ...
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Scultore, medaglista e pittore (Innsbruck 1773 - Vienna 1850). Attivissimo, soprattutto nel campo della scultura decorativa, eseguì fregi, bassorilievi allegorici, frontoni, ecc. per pubblici e privati [...] edifici di Vienna, nello stile Biedermeier. ...
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Pittore (Venezia 1804 - Budapest 1860). Studiò a Venezia; lavorò a Gorizia, Trieste, Vienna e Bratislava; nel 1836 si stabilì a Budapest fondandovi (1846) una scuola che esercitò un'influenza notevole. [...] I suoi ritratti, di impostazione classicheggiante, con qualche accento Biedermeier, furono molto apprezzati. n Il figlio Giuseppe (1834-1895) fu ritrattista e litografo. ...
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Pittore (Vienna 1803 - ivi 1887). Ritrattista tra i più noti e ricercati dall'aristocrazia e dall'alta borghesia viennese, le sue opere, in cui l'ispirazione alla pittura inglese - in particolare a quella [...] di T. Lawrence - è rielaborata in chiave Biedermeier, rimangono un vivo documento della società dell'epoca. ...
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Pittore svizzero (Ginevra 1766 - ivi 1849). Si dedicò soprattutto al ritratto (M.me de Staël, M.me Toepffer, l'imperatrice Giuseppina), i cui paesaggi di fondo furono generalmente dipinti dall'amico W. [...] A. Toepffer. Dipinse anche scene di genere di gusto Biedermeier. Opere nel Museo Comunale di Ginevra. Autrice di ritratti fu anche la sorella Jeanne Pernette (Ginevra 1761 - ivi 1828). ...
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Biedermeier
‹bìidërmaiër› s. neutro, ted. [dal nome di un personaggio fittizio inventato dai poeti A. Kussmaul e L. Eichrodt tra il 1815 e il 1848, per indicare un bravo Tizio qualsiasi (bieder significa infatti «onesto, dabbene», ma anche...
conversevolezza
s. f. Nei linguaggi artistici, nelle varie forme testuali di scrittura, la caratteristica e la capacità di esprimersi e di interagire con un tono e in uno stile conversevole, vivido ed efficace. ♦ Il Biedermeier ha tinte ancora...