ASCARELLI (Ascariel), Debora
Mario Quattrucci
Nacque a Roma nei primi decenni del secolo XVI e vi morì, come sembra, ultrasettantenne. Scarse e frammentarie sono le notizie date dai suoi biografi: ignoto [...] Si è propensi a credere che altri lavori dell'A. siano andati perduti, se né le ricerche di Samuel Schaerf nelle biblioteche di Milano né quelle più recenti di Pellegrino Ascarelli negli archivi della comunità israelitica di Roma hanno dato risultati ...
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PasseriniOrsini dei conti Rilli, Luigi
Cesare Federico Goffis
Orsini Storico (Firenze 1816 - ivi 1877); ricercatore di genealogie, direttore della biblioteca Nazionale di Firenze (1871-1874), collaborò [...] l'iscrizione del '37, situata presso l'affresco; è pertanto naturale che pure questo rimanesse indenne.
Bibl. - G.L. Passerini, Indice bibliografico degli scritti del c. L.P., in " Rivista delle Biblioteche e degli Archivi " Il (1889) 94-98. ...
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(romeno Bucureşti) Città capitale della Romania (1.821.380 ab. nel 2018), situata nel cuore della pianura valacca, a 87 m s.l.m., tra il fiume Dimbovița, subaffluente del Danubio, e il fiume Colentina. [...] politico e culturale (sede del governo, di un’università fondata nel 1864, di numerosi istituti di ricerca, scuole, biblioteche, musei, teatri), nella seconda metà del 20° sec. ha subito una profonda ristrutturazione urbanistica, esplicatasi tra l ...
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GORRESIO, Gaspare
Ambrogio BALLINI
Indianista, nato a Bagnasco (Cuneo) il 20 giugno 1808, morto a Torino il 21 maggio 1891. Frequentò per due anni a Vienna corsi di filosofia e filologia classica. Tornato [...] 1852 al 1855 la cattedra di lingua e letteratura sanscrita, prima del genere in Italia. Dal 1862 fu direttore della Biblioteca Nazionale di Torino. Appartenne, dal 1876, all'Académie des Inscriptions et Belles Lettres di Parigi e all'Accademia delle ...
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Letterato, abate, nato a Venezia il 13 aprile 1807, di famiglia patrizia (v. canal), morto a Crespano il 15 ottobre 1883. Nel 1853 fu chiamato ad insegnare lingua e letteratura latina presso l'università [...] La cultura veneta, in La critica, 1921, p. 163 segg.; L. Ferrari, La collezione musicale Canal alla biblioteca Marciana di Venezia, in Accademie e biblioteche, I (1928), pp. 140-43 (cfr. nello stesso periodico III, dicembre 1929, pp. 279-280 la nota ...
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PARMA (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Nestore PELLICELLI
Antonio BOSELLI
Omero MASNOVO
Alberto BALDINI
Tammaro DE MARINIS
Guido GASPERINI
Città dell'Emilia, capoluogo di provincia, tagliata da [...] al regno d'Italia, la Parmense divenne regia, e assunse più tardi il nome di Palatina, quando fu ad essa unita la biblioteca privata dei Borboni.
Archivio di stato. - L'Archivio ducale sorse nell'ultimo decennio del sec. XVI per opera di Ranuccio I ...
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MONACO di Baviera (ted. München; fr. Munich; anticamente ad Monacos "zu den Mönchen": un piccolo monaco "das Münchner Kindl" è lo stemma della città; A. T., 56-57)
Hans MOHLE
Karl SCHOTTENLOHER
Elio [...] Gliptoteca (1816-30), la Pinacoteca (Alte Pinakothek, 1826-36), i Propilei (1848-62); quelle del secondo: la Biblioteca Nazionale (Staatsbibliothek, 1832-42), l'università (1840), la Loggia dei marescialli (Feldherrnhalle) (1841) che vuole imitare la ...
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FORI
Giuseppe Lugli
Per il concetto di foro, le sue specie e i suoi usi vedi foro. Qui la trattazione si limita alla descrizione di Fori di Roma.
Il Foro Romano.
La tradizione fa risalire la fondazione [...] gradinata, lunga quanto la Basilica, ne rialzava di poco il piano sopra quello del Foro, portandolo al livello delle due biblioteche, attigue all'edificio stesso verso nord-ovest, una per le collezioni greche e l'altra per le latine; in esse erano ...
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Formazione continua
Paolo Federighi
(v. professionale, formazione, App. V, iv, p. 286)
Con l'espressione formazione continua si fa qui riferimento al fenomeno spiegato dall'insieme di teorie, strategie, [...] le opportunità esistenti, non solo all'educazione formale, ma a ogni tipo di servizio e infrastruttura per la formazione (dalle biblioteche ai musei, alle banche dati ecc.); c) il lifelong learning, proposto anch'esso dall'OCSE nel 1990 e tendente a ...
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DECIMALE E il nome dato dal bibliotecario americano Melvil Dewey a un sistema di classificazione bibliografica da lui pubblicato a New York nel 1876 e successivamente perfezionato; esso fu poi modificato [...] facilita grandemente la classificazione dei libri, rendendola quasi meccanica, e che per le scienze applicate e per le biblioteche specializzate essa ha meriti eccezionali.
Bibl.: M. Dewey, Decimal classification and relative index, New York 1876, 12 ...
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biblioteca
bibliotèca s. f. [dal lat. bibliotheca, gr. βιβλιο-
ϑήκη, comp. di βιβλίον «libro» e ϑήκη «deposito»]. – 1. Raccolta di libri per uso di studio, e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano: «biblioteca» (bibliothéke)...
bibliosmia s. f. Il fatto di annusare i libri, specialmente quelli vecchi o antichi, per percepire il particolare aroma che si sprigiona dalle pagine. ♦ Milioni di lettori in tutto il mondo non riescono a cedere alla comodità di un e-book, perché...