Bibliotecario e scrittore italiano (Vicenza 1907 - Roma 2000); segretario della Biblioteca Vaticana (1949-77) e poi segretario generale dell'Istituto Paolo VI di Brescia (1979-92). Tra le sue opere: La [...] di una clarissa di C. L. Garzonio (1994). Postume sono state pubblicate le raccolte di scritti San Filippo Neri pellegrino sopra la terra (2004), Figure della Vaticana. Uomini, libri e biblioteche (2005) e Il cardinale che sapeva leggere (2018). ...
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Glottologo (Bröndekilde, Fionia, 1787 - Copenaghen 1832), dal 1812 impiegato nella biblioteca dell'univ. di Copenaghen, dal 1831 prof. di lingue orientali. Recatosi in Islanda (1813-15), per rispondere [...] a un tema proposto dalla Società danese delle scienze scrisse la sua opera più significativa Undersögelse om det gamle nordiske eller islandske sprogs oprindelse ("Saggio sull'origine dell'antica lingua ...
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Scrittore messicano (Città di Messico 1894 - ivi 1985), direttore della biblioteca del Museo nazionale di archeologia, storia ed etnografia, prof. di letteratura ispano-americana nell'univ. di Messico; [...] autore, fra l'altro, di saggi storici (Danton, 1922; Los virreyes de la Nueva España, 1922), di saggi di critica letteraria (Algunos novelistas mexicanos, 1925; Navarrete y sus poesías profanas, 1933; ...
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Libraio di Augusta (m. 1798), attivo a Venezia. Raccolse una notevole biblioteca (catalogo a stampa, 1794), che andò in seguito divisa tra l'Archivio di stato veneziano, la famiglia Manin e la Biblioteca [...] Marciana ...
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Erudito (Milano 1672 - ivi 1751), della congregazione degli Oblati. Entrato alla Biblioteca Ambrosiana (1703), ne divenne prefetto (1713-51); filologo di larghissima erudizione, riordinò i codici della [...] biblioteca; pubblicò nei Rerum Italicarum Scriptores alcune cronache medievali, curò l'edizione del De regno Italiae di C. Sigonio, e pubblicò studî sulla storia culturale di Milano. ...
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Antiquario inglese (Oxford 1632 - ivi 1695); nel 1647 iniziò ricerche nella biblioteca Bodleiana di Oxford; nel 1667 ebbe accesso alla biblioteca di Lord Cotton a Londra e agli archivî della Torre. Scrisse [...] varie opere di erudizione antiquaria, tra le quali si ricordano: Historia et antiquitates universitatis oxoniensis (2 voll., 1674); Athenae Oxonienses (2 voll., 1692) la sua opera maggiore, storia di tutti ...
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Erudito e bibliofilo (Firenze 1633 - ivi 1714). Garzone di gioielliere, dal 1673 si dette agli studî e ben presto, dotato com'era di eccezionale memoria, acquistò grande fama per la sua prodigiosa erudizione; [...] . Fu raccoglitore attento di libri e manoscritti d'ogni sorta che, morendo, lasciò ai "poveri di Gesù Cristo". La sua biblioteca (la Magliabechiana) fu aperta al pubblico nel 1747 ed ora costituisce (dal 1861) gran parte dei fondi antichi della ...
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Orientalista cisterciense (Celleno, Viterbo, 1613 - Roma 1687), "scriptor hebraicus" presso la Biblioteca Vaticana (dal 1651). Pubblicò la Bibliotheca magna rabbinica (4 voll., di cui uno postumo, 1675-83, [...] 1693), nella quale dà notizia di tutti gli autori e scritti rabbinici ...
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Frate agostiniano, amico di Boccaccio, che lo lasciò custode della sua biblioteca, andata poi dispersa dopo la morte del frate. Tra il 1370 e il 1374 Boccaccio gli indirizzò una lettera (Ep. XXIII) in [...] cui gli spiegava i significati allegorici del suo Buccolicum carmen ...
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biblioteca
bibliotèca s. f. [dal lat. bibliotheca, gr. βιβλιο-
ϑήκη, comp. di βιβλίον «libro» e ϑήκη «deposito»]. – 1. Raccolta di libri per uso di studio, e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano: «biblioteca» (bibliothéke)...
palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....