CAMPANILE, Giuseppe
Gaspare De Caro
Scarse notizie biografiche rimangono di questo poligrafo salernitano del sec. XVII, prevalentemente derivate dalla Biblioteca napoletana del contemporaneo Nicolò [...] Vicaria e qui morì - a quanto pare prima che fosse celebrato il processo - il 24 marzo del 1674.
Fonti e Bibl.: N. Toppi, Biblioteca napoletana, Napoli 1678, p. 169; E. Aar, Gli studi storici in Terra d'Otranto, in Arch. stor. ital., s. 4, XV (1885 ...
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MANETTI, Antonio
Giuliano Tanturli
Nacque il 6 luglio 1423 da Tuccio di Marabottino di Vanni e da Cosa di Francesco Adimari a Firenze, quartiere di S. Spirito, "gonfalone" Drago, "popolo" di S. Frediano, [...] si fissa al 1468-69; terminus ante quem è il 12 apr. 1478, data dell'acquisto dell'apografo II.X.33 della Biblioteca nazionale di Firenze.
Comparso varie volte a partire dal 1460 nei Consigli del Popolo e del Comune e capitudini delle arti, "veduto ...
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POMPILIO, Pietro Paolo
Wouter Bracke
POMPILIO, Pietro Paolo. – Figlio di una Plotia non meglio identificata, e di padre ignoto, nacque a Roma in una casa del rione Ponte, probabilmente nel 1454.
Secondo [...] IV 837; nel margine inferiore del primo foglio è scritto all’inverso il nome di Pompilio in latino e in greco; Milano, Biblioteca Ambrosiana, R 119 sup., cc. 109r-114r contiene una copia parziale della stampa relativa al De pedibus carminis et eorum ...
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Bibliofilo francese (n. 1708 - m. 1780), gran falconiere della corona, nipote ed erede di Louise de La Vallière. Raccolse nel castello di Montrouge una biblioteca di grande valore, passata dopo la sua [...] morte (1783) in parte alla biblioteca dell'Arsenale di Parigi, in parte alla Biblioteca Nazionale di Parigi. ...
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IACOPO da Balsemo
Cristina Quattrini
Non si conosce l'esatta data di nascita (avvenuta prima del 1429; Cortesi - Mandel) di questo miniatore, figlio di Ambrogio, documentato a Bergamo fra il 1451 e [...] meglio definita nell'oscuro panorama della miniatura bergamasca del secondo Quattrocento. Oltre a quelli citati, vari altri codici e incunaboli (tutti presso la Biblioteca civica A. Mai: Sala, I.D.8.9 e I.D.9.20, Inc., 3.226 e C.V.10) testimoniano l ...
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Erudito (Ancona 1811 - Milano 1875); conoscitore delle letterature straniere, giornalista vivace e acuto, diresse, premettendo ai singoli volumi felici studî introduttivi, la Biblioteca rara del Daelli [...] e la Biblioteca classica economica del Sonzogno. Usò varî pseudonimi (Giulio Antimaco, Carlo Teoli, ecc.). ...
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LOLLINO, Luigi (Alvise)
Stefano Benedetti
Nacque a Candia, nell'isola di Creta, da Franceschina Muazzo e Paolo di Luigi, di antica famiglia veneziana residente nell'isola da oltre tre secoli, in una [...] Lavita…, 1933 e 1934, pp. 207-213).
Il L. morì a Belluno la notte del 28 marzo 1625.
Fonti e Bibl.: Venezia, Biblioteca naz. Marciana, Mss. it., cl. VII, 124 (=7421): G. Muazzo, Cronica delle famiglie nobili venete che abitarono in Regno di Candia, c ...
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Paleografo e storico della scrittura italiano (Roma 1932 - Pisa 2018), figlio di Alfredo. Membro dell'Académie Royale de Belgique, storico della scrittura latina, gli interessi principali di P. riguardano [...] quelli di carattere maggiormente divulgativo.
Vita
Archivista, conservatore dei manoscritti presso la Biblioteca dell'Accademia nazionale dei Lincei e presso la Biblioteca Corsiniana di Roma (1956-72), poi prof. di paleografia e diplomatica nelle ...
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Erudito (Verona 1530 - Palermo 1568). Agostiniano, si dette in Roma, giovanissimo, a indagini sull'antichità romana, acquistando grande fama. Pio IV lo nominò revisore alla Biblioteca Vaticana. Fra le [...] molte sue opere, specialmente notevoli i Commentarii ai Fasti (1558), i Commentarii ai Trionfi, i Comizi imperiali, le Antichità veronesi (incompiute), una silloge di epigrafi, ecc. Le sue schede manoscritte, ...
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biblioteca
bibliotèca s. f. [dal lat. bibliotheca, gr. βιβλιο-
ϑήκη, comp. di βιβλίον «libro» e ϑήκη «deposito»]. – 1. Raccolta di libri per uso di studio, e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano: «biblioteca» (bibliothéke)...
palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....