Filologo alessandrino (circa 257-180 a. C.); giovanissimo si recò ad Alessandria dove fu scolaro di Callimaco, del tragediografo Eufronio e del commediografo Macone. Dal 195 a. C. fu capo della biblioteca [...] alessandrina: della sua scuola furono Aristarco e Callistrato. Fece edizioni critiche di Omero e di Esiodo, di Pindaro, dei tragici, di Aristofane, distinguendo le strofe e i cola metrici delle parti liriche ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] ognun facci quello che li detta l'animo e con audacia". Probabilmente, la lettera (di cui è nota la tormentata minuta autografa: Biblioteca apost. Vaticana, Cappon., 107, vol. 2, cc. 219-220) non fu mai spedita, ma la sua materia passò in gran parte ...
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Storico della letteratura polacca (Kamenec, Podolia, 1861 - Cracovia 1929). Prof. di letteratura polacca a Friburgo (1889-1901), Leopoli (1904-15), Varsavia (1915-16), Vilna (1919-20) e Cracovia (1920-29). [...] Bibliotecario della biblioteca Krasiński di Varsavia (1901-04), direttore del museo Czartoryski a Cracovia (dal 1917). Si è occupato soprattutto di A. Mickiewicz e S. Krasiński. Ricordiamo inoltre Les humanistes polonais (1891) e lo studio Towianizm ...
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Economista e letterato catalano (Barcellona 1798 - ivi 1862); fondò El Europeo e fu uno degli iniziatori del movimento romantico in Spagna. Occupò alte cariche nell'amministrazione finanziaria della sua [...] città. Per la Biblioteca de autores españoles (da lui fondata insieme all'editore catalano Rivadeneyra nel 1846) scrisse saggi intorno al Cervantes, al Moratín, al romanzo spagnolo dei secc. 16º e 17º. Compose versi in catalano, tra cui si ricorda ...
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LOSCHI, Niccolò
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Vicenza nel 1415 circa dall'umanista Antonio e dalla nobile milanese Elisabetta Brivio.
La data di nascita, approssimativa, si ricava da due elementi: il ritorno [...] Isotta e Ginevra Nogarola, un'ecloga a loro indirizzata dal L., che si conserva alle cc. 44v-49 del ms. CCLXVI della Biblioteca capitolare di Verona (cfr. I. Nogarola, cit. in Zaccaria, p. 15 n. 21). A questa esigua messe si aggiunge la lettera del ...
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Scrittore greco (Corfù 1834 - Trieste 1897). Visse a Trieste, dove collaborò ai giornali ῾Ημέρα e Νέα ῾Ημέρα; fondò (1861) il giornale letterario Κλειώ. Scrisse sulla letteratura greca antica e moderna; [...] legò la sua biblioteca alla città di Trieste. ...
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LOSCHI, Antonio
Paolo Viti
Nacque a Vicenza forse nel 1368, comunque non molto prima, da Ludovico di Niccolò e da Elena di Regle del Gallo.
Il padre, giureconsulto, era stato a Firenze, forse nel 1350, [...] Sono inedite tre lettere ad Antonio da Romagno (che al L. mandò una "fabella" e un'egloga: ms. Vat. lat., 5223 della Biblioteca apost. Vaticana, c. 21r), composte fra il 1396 e il 1400. Una lettera al cardinale Baldassarre Cossa si trova nel ms. 170 ...
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FILETICO (Filettico), Martino
Concetta Bianca
Nacque a Filettino (od. prov. di Frosinone) da Antonio e Anna intorno al 1430. Con gli anni dovette trasferirsi a Ferentino e ivi eleggere la propria dimora: [...] Ciociaria e Domizio Palladio Sorano..., Sora 1979, pp. 29 s., 33; Materiali e ipotesi per la stampa a Roma, in Scrittura, biblioteche e stampa a Roma nel Quattrocento. Aspetti e problemi..., Città del Vaticano 1980, p. 237; M. C. Dorati da Empoli, I ...
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POLENTON, Sicco
Paolo Viti
POLENTON, Sicco. – Figlio di Bartolomeo Ricci, detto Polenton, nacque a Levico, in Valsugana, nel 1375 o più probabilmente nel 1376. La famiglia era originaria di Padova e [...] di storia antica, romana e sacra.
Si hanno di lui pure tre orazioni (per esempio, nel ms. B.P.1123 della Biblioteca civica di Padova) preparate in anni e in circostanze diverse: due per Niccolò Campolongo, notaio, eletto podestà di Trento nel 1418 ...
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Umanista (Costantinopoli 1434 - Messina 1501). Fatto prigioniero dai Turchi alla caduta di Costantinopoli (1453), riuscì a fuggire e venne in Italia. A Milano fu maestro di greco a Ippolita Sforza, per [...] merito è di aver atteso tenacemente a salvare i classici greci, esposti al pericolo di perire dopo la rovina dell'Impero bizantino. La raccolta dei suoi manoscritti lasciati a Messina venne incorporata, nel 1712, nella Biblioteca Nazionale di Madrid. ...
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biblioteca
bibliotèca s. f. [dal lat. bibliotheca, gr. βιβλιο-
ϑήκη, comp. di βιβλίον «libro» e ϑήκη «deposito»]. – 1. Raccolta di libri per uso di studio, e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano: «biblioteca» (bibliothéke)...
palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....