Erudito e bibliofilo (Firenze 1633 - ivi 1714). Garzone di gioielliere, dal 1673 si dette agli studî e ben presto, dotato com'era di eccezionale memoria, acquistò grande fama per la sua prodigiosa erudizione; [...] . Fu raccoglitore attento di libri e manoscritti d'ogni sorta che, morendo, lasciò ai "poveri di Gesù Cristo". La sua biblioteca (la Magliabechiana) fu aperta al pubblico nel 1747 ed ora costituisce (dal 1861) gran parte dei fondi antichi della ...
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Orientalista cisterciense (Celleno, Viterbo, 1613 - Roma 1687), "scriptor hebraicus" presso la Biblioteca Vaticana (dal 1651). Pubblicò la Bibliotheca magna rabbinica (4 voll., di cui uno postumo, 1675-83, [...] 1693), nella quale dà notizia di tutti gli autori e scritti rabbinici ...
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Frate agostiniano, amico di Boccaccio, che lo lasciò custode della sua biblioteca, andata poi dispersa dopo la morte del frate. Tra il 1370 e il 1374 Boccaccio gli indirizzò una lettera (Ep. XXIII) in [...] cui gli spiegava i significati allegorici del suo Buccolicum carmen ...
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Erudito francese (Sorèze, Tarn, 1670 - Parigi 1734). Benedettino maurino, lavorò nella Biblioteca Vaticana e delle sue ricerche si servì per aiutare J.-J. Naissette nella sua Histoire générale du Languedoc [...] (1730-45). Pubblicò una traduzione latina (1714) della Vie de Mabillon di Th. Ruinart ...
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Bibliografo (Taucha, Lipsia, 1791 - Dresda 1834); bibliotecario a Wolfenbüttel, poi nella biblioteca pubblica di Dresda di cui diede la storia e la descrizione (1822), è autore dell'Allgemeines bibliogr. [...] Lexikon (1821-30), repertorio dei più notevoli lavori scientifici apparsi fino al 1819 ...
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MARSUPPINI, Carlo.
Paolo Viti
– Nacque forse nel 1398 ad Arezzo, la città del padre, Gregorio di Domenico di Minuccio, o a Genova, la città della madre, il cui nome non è noto.
Il padre soggiornò a [...] ), pp. 105 s.; P. Viti, Le «novità» di Leonardo Bruni, ibid., II-III (2004-05), pp. 167, 183; Leon Battista Alberti. La biblioteca di un umanista, a cura di R. Cardini, Firenze 2005, ad ind.; L. Fabbri, Giannozzo Manetti e C. M. Gli «Statuta» della ...
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ILIADE AMBROSIANA
Red.
Con questo nome è noto il codice della Biblioteca Ambrosiana di Milano Cod. F 205 Inf., costituito da 58 miniature ritagliate da un manoscritto dell'Iliade che si è trovato nella [...] stessa biblioteca con altri codici noti che recano glosse e diciture della stessa mano.
Per la ricostruzione del codice v. Bianchi Bandinelli in bibliografia. Le miniature erano state attribuite al sec. III (Cenani e Ratti) o generalmente al IV; poi ...
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Bibliotecario, paleografo e diplomatista italiano (Roma 1848 - ivi 1924); direttore della Biblioteca nazionale di Palermo e più tardi prefetto della Casanatense, fu tra i fondatori (1876) della Società [...] romana di storia patria per la quale curò, in collaborazione con U. Balzani, l'edizione del Regesto di Farfa (1879-1914); segretario dell'Istituto storico italiano, ne promosse alacremente l'attività curandone ...
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Bibliofilo inglese (n. 1789 - m. Craigentinny House, Edimburgo, 1848). Raccolse una biblioteca di libri inglesi, poi (1847) acquistata e ampliata da Samuel Christie-Miller. La raccolta comprendeva, tra [...] l'altro, lo sceltissimo materiale inglese proveniente dalla collezione R. Heber. È andata dispersa tra il 1916 e il 1927. Il meglio è passato a H. E. Huntington e a R. Leicester Harmsworth ...
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Ecclesiastico italiano (Carugo, Como, 1881 - Milano 1966), dal 1924 prefetto della Biblioteca e Pinacoteca Ambrosiana, già docente di paleografia, di tedesco, di ebraico e di arabo all'università Cattolica [...] di Milano, vicepresidente della Italienisch-Deutsche Kulturgesellschaft. Fondò nel 1929 la serie dei Fontes Ambrosiani. È autore di numerose pubblicazioni su Cicerone, Virgilio, Foscolo, sulla fortuna ...
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biblioteca
bibliotèca s. f. [dal lat. bibliotheca, gr. βιβλιο-
ϑήκη, comp. di βιβλίον «libro» e ϑήκη «deposito»]. – 1. Raccolta di libri per uso di studio, e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano: «biblioteca» (bibliothéke)...
palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....