Profeta ebreo, terzo dei grandi dopo Isaia e Geremia, vissuto tra la fine del sec. 7º e l'inizio del 6º a. C. Da lui prende il nome un libro biblico in quattro parti: la prima con le profezie precedenti [...] di Gerusalemme; la quarta con una visione ideale della comunità risorta.
Vita e attività
Secondo la narrazione del libro biblico che porta il suo nome, E. era di stirpe sacerdotale; fu deportato in Babilonia quando Gerusalemme fu conquistata per ...
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AGAPITO da Palestrina
Gianni Sofri
Nacque a Palestrina il 13 febbr. 1748. Entrò a far parte della provincia riformata romana dei minori osservanti nel 1765; la sua erudizione in campo biblico e la preparazione [...] teologica gli ottennero via via le cariche di segretario, definitore e custode della provincia, censore dell'Accademia teologica della Sapienza (nel 1783) e consultore delle Congregazioni dell'Indice (nel ...
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Pittore olandese (Cleve 1615 - Amsterdam 1660). Seguace di Rembrandt, fu soprattutto valente ritrattista: famosi i ritratti del poeta J. van den Vondel e dell'ammiraglio M. de Ruyter. Dipinse anche quadri [...] di soggetto biblico. ...
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Biblista francese (Saint-Étienne 1902 - Roma 1986); gesuita (1919), sacerdote (1934), prof. di Sacra Scrittura a Lyon-Fourvière (1938), poi di esegesi del Nuovo Testamento e di teologia biblica al Pontificio [...] Diatessaron (1951); trad. in francese con breve commento di Romani e Galati per la Bible de Jérusalem (1953); Theologia biblica Novi Testamenti (1957); La storia della salvezza nella lettera ai Romani (1967); post. una raccolta di Études sur l'Épître ...
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Assiriologo (Londra 1840 - Aleppo 1876); conservatore nel British Museum, identificò, fra le tavolette ivi trasportate dalla biblioteca di Assurbanipal a Ninive, il poema assiro-babilonese Enūma elīsh, [...] con i suoi paralleli al testo biblico della Genesi; e concluse ulteriori fortunate ricerche sul sito dell'antica Ninive. ...
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MANASSE
François Bougard
Figlio di Guarniero conte di Troyes e di Teutberga, nacque sul finire dell'IX secolo. Nella famiglia il nome Maginerius era stato modificato in quello, di stampo biblico, di [...] Manasse.
M. dovette la sua ascesa alla parentela, per parte di madre, con la stirpe dei Bosonidi; Teutberga era infatti sorella del conte di Vienne, Ugo, che s'impose in Provenza allorché il re e imperatore ...
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Storico dell'islamismo (Gand 1862 - Beirut 1937), gesuita. Insegnò arabo nell'univ. St. Joseph di Beirut dal 1882 fino alla morte, salvo il periodo 1908-19 (nel 1911-14 insegnò arabo al Pontificio istituto [...] biblico di Roma). Nello studio delle origini e della formazione dell'Impero arabo, a una erudizione immensa unì una vivace critica della tradizione storiografica indigena, con un giudizio in genere sfavorevole e tendenzioso di Maometto e dei suoi ...
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Orientalista italiano (Roma 1850 - ivi 1912). Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1869, insegnò teologia nell'univ. di S. Giuseppe a Beirut (1879-89) e lingue orientali nell'univ. Gregoriana di Roma e poi [...] (1909) nel Pontificio istituto biblico. Pubblicò alcuni testi siriaci, una grammatica siriaca e una ebraica (1907). ...
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Re d’Israele dall’815 all’801 a.C. circa, successore di Iehu (II Re, 13, 1-9). Al suo tempo gli Aramei, guidati da Azaele e poi da Benadad, invasero il paese, ma Yahweh, secondo il racconto biblico, diede [...] a Israele un salvatore che lo liberò dagli stranieri ...
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Scienziato (Brescia o dintorni 1577 circa - Roma 1643). Benedettino, discepolo e collaboratore di Galileo che egli difese nel processo del 1633 (Galilei nel 1613 gli aveva indirizzato una lettera divenuta [...] presto famosa sui rapporti tra scienza e insegnamento biblico); lettore di matematica dal 1613 a Pisa, tenne poi, dal 1626, la cattedra di quella materia alla Sapienza di Roma. Ebbe larga risonanza la sua opera Della misura delle acque correnti (1628 ...
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biblico
bìblico agg. [der. del lat. tardo Biblia «Bibbia»] (pl. m. -ci). – 1. a. Della Bibbia, contenuto nella Bibbia; testo b.; racconti, soggetti biblici. b. Attinente alla Bibbia, utile all’intelligenza, alla conoscenza, alla diffusione...
biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.