tolleranza
Il problema della t., come accettazione della molteplicità delle religioni e, di conseguenza, la necessità di un loro convivere libero e autonomo, è caratteristico della storia della cultura [...] e propria intolleranza religiosa, quanto come reazione al comportamento dei cristiani verso i culti dello Stato. Nella tradizione biblica invece, il problema è più complesso, perché atteggiamenti di t. coesistono con nette condanne dell’idolatria ...
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Eufrate (Eufratès)
Adolfo Cecilia
Uno dei due grandi fiumi dell'Asia anteriore, il cui nome originario era Purattu (derivato dal sumerico Buranunu, che significa " gran fiume ").
Nasce nell'Armenia con [...] si originavano dalla stessa sorgente nel Paradiso terrestre: Fison, Gehon, Tigri ed E.; ma D. ha rifoggiato liberamente l'idrografia biblica dell'Eden, e qui il richiamo è fatto non tanto alla Bibbia, quanto a compilazioni antiche e medievali (Plinio ...
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. Con l'appellativo di Chiesa cattolica apostolica romana si designa la Chiesa, ossia la società di fedeli - societa perietta, distinta dalla civile e da essa indipendente - che ripete la sua origine da [...] ciò si verifica nella Chiesa fondata da Gesù Cristo; donde la conclusione del Loisy: "L'idea della Chiesa viene dalla tradizione biblica; il senso della Chiesa vien dal giudaismo". (Les mystères païens et le mystère chrétien, Parigi 1912, p. 266 ...
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SHOAH
Anna Foa
I nomi. - Negli anni tra il 1939 e il 1945, nel corso della guerra scatenata da A. Hitler per conquistare l'Europa, il nazismo sterminò tra i cinque e i sei milioni di ebrei, due terzi [...] sono stati attribuiti nomi diversi. Quello qui adottato, Shoah, è un termine ebraico presente in vari passi del testo biblico, che si può tradurre con "distruzione, catastrofe". Usato in Israele fin dai primi anni del dopoguerra, e ufficializzato nel ...
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UOMO, Origine dell'
Gioacchino SERA
Charles BOYER
Storia della questione. - Limitandoci al periodo più propriamente naturalistico e prescindendo dalle guardinghe e un po' vaghe anticipazioni di G.-L.L. [...] questo testo, e quantunque non tutti gli altri credano necessario intenderlo letteralmente, tutti però, dopo il decreto della Commissione biblica, citato di sopra, intendono e insegnano che il corpo della prima donna fu formato da una parte del corpo ...
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SHĚLŌMŌH ben Yiṣḥāq (Salomone Isaacide, o più comunemente Rashī, denominazione costituita dalle iniziali delle parole Rabbī Shĕlōmōh Yiṣhāqī)
Umberto Cassuto
Dottore ebreo, nato a Troyes nel 1040, morto [...] ), pp. 71-101, 155-174 (estratto, Parigi 1932, con l'aggiunta di un indice di nomi personali).
Glosse francesi nei commenti biblici. Esauriente è in proposito lo studio di A. Darmesteter, pubblicato postumo a cura di L. Brandin e J. Weill, col titolo ...
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NECKAM, Alessandro
Fausto Ghisalberti
Scrittore latino del Medioevo inglese, nato a St Albans (Hertfordshire) nel settembre del 1157, morto a Kempsei (Worcestershire) nel 1217. Talvolta è designato [...] goliardica, e inoltre: un commento su Marziano Capella, un'esposizione del Cantico dei Cantici, trattati e glosse di materia biblica e teologica, di paternità ancora incerta. Il poema De vita monachorum stampato sotto il suo nome dal Wright (Anglo ...
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LATITUDINARÎ (ingl. latitudinarians)
Sono i seguaci di un indirizzo teologico, più che di un vero e proprio sistema, tendente alla tolleranza e manifestatosi nella Chiesa anglicana durante le controversie [...] comune a tutte le correnti della riforma religiosa, la quale volle ritornare ai principî, cioè alla sola rivelazione biblica, respingendo l'apporto della tradizione.
E infatti i più insigni rappresentanti del movimento latitudinario, con John Hales ...
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Cardinale. Nato a Viterbo da Antonino Canisio verso il 1465, entrò fra gli agostiniani nel 1488, e si distinse presto per l'ingegno e l'erudizione: fu anche celebratissimo oratore. Adoperato da Giulio [...] scrisse molto, anche poesie italiane. Alcuni saggi uscirono postumi; molti altri scritti, specialmente filosofici e di erudizione biblica e rabbinica, rimasero inediti.
Bibl.: A. Palmieri, Gilles de Viterbe, in Dictionnaire de théologie cath., VI, ii ...
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Vicino Oriente antico. Il comportamento
Wilfred G. Lambert
Maurice Gilbert
Raymond Westbrook
Mario Liverani
Lester L. Grabbe
Il comportamento
La 'sapienza' mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Nella [...] stato tramandato attraverso molte generazioni e rielaborato da una serie di scribi e di redattori. Quel che ora è scritto nel testo biblico è ciò che alcuni redattori volevano che vi fosse scritto, e che la comunità, o alcune parti di essa, volevano ...
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biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.