Nato il 14 novembre 1812 in Verona, dove morì il 17 luglio 1878. Carcerato dell'Austria a Mantova nel 1852 e nel '59 a Josephstadt. Insegnò a Firenze, dopo il '64, estetica e storia dell'arte, nell'Istituto [...] per circa un trentennio. Dopo il '46 si diede a lavorare attorno alle Prime Storie, dove il poeta risaliva alla genesi biblica dell'umanità (dopo edizioni parziali, un'edizione definitiva nel 1857). Del 1855 è l'idillio Raffaello e la Fornarina, una ...
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PIETRO Comestore
Francesco Pelster
Detto anche Manducator, o Trecensis (in Dante, Mangiatore), fu, con Pietro Lombardo, il più noto caposcuola teologico nella seconda metà del sec. XII. Originario di [...] mondo fino all'ascensione di Gesù Cristo (più tardi fino alla morte di Pietro e Paolo); ma, oltre a ciò, contiene numerose osservazioni di archeologia biblica o d'indole storica o filologica, cosicché fa da precorritrice delle odierne introduzioni ...
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ZOLLI, Eugenio (propr. Israel Zoller)
Giovanni GARBINI
Ebraista ed esegeta biblico, nato a Brody (nella Polonia già austriaca) il 7 settembre 1881, morto a Roma il 2 marzo 1956. Mutò il cognome Zoller [...] un anno l'incarico di epigrafia semitica); insegnò inoltre lingue e letteratura ebraica e aramaica post-biblica nel Pontificio Istituto Biblico dal 1946 al 1955.
Opere principali: Israel, Udine 1935 (saggi); Il Nazareno, Udine 1938 (saggi); Christus ...
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. Gruppo montuoso che costituisce il punto più saliente e più meridionale dell'Antilibano. È noto agli Arabi sotto i nomi di Gebel esh-Sheikh "monte del vecchio" o di Gebel eth-thalǵ "monte della neve". [...] fu sede di un culto di Baal, del cui tempio restano tracce nel Qaṣr ‛Antar e di cui si han dei riflessi nell'onomastica biblica (cfr. Giud., III, 3; I Cron. V, 23); agli Amorrei e più tardi agl'Israeliti servì per segnare i diversi confini politici ...
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NEBO, Monte (Ναϐαū, Nabo o Nebo; ebr. Nĕbo)
M. Piccirillo
) Monte della Transgiordania, uno dei più alti (806 m) della catena Abarim, a E del Mar Morto, di fronte a Gerusalemme.
Sorgenti d'acqua perenne [...] risulta che il tell fu abitato almeno dal III millennio a.C. fino all'epoca bizantino-araba. Eusebio identifica la località con la biblica città di N. (Num., 32, 38; Is., 15, 2; 1er, 48, 21), descrivendola come un luogo deserto 8 miglia a S di Esbous ...
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Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA (v. vol. vii, pp. 123-138)
G. Cavallo
Grecia e Roma. - Le ricerche più recenti sulla S. greca e romana, oltre che nell'aprire talune prospettive nuove, [...] di cancelleria nei papiri greci di età romana, in Aegyptus, XLV, 1965, pp. 216-249; id., Ricerche sulla maiuscola biblica, Firenze 1967; M. Guarducci, Epigrafia greca, I: Caratteri e storia della disciplina - La scrittura greca dalle origini all'età ...
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FILOCAMO, Paolo
Gioacchino Barbera
Nacque a Messina all'incirca agli inizi dell'ottavo decennio del sec. XVII; completò la sua formazione a Roma, alla scuola del Maratta, insieme con il fratello Antonio, [...] raffigurante Tre statue, l'anno successivo si aggiudicò il secondo premio nella seconda classe di pittura con una Scena biblica, mentre nel 1707 partecipò al Concorso clementino con due fogli raffiguranti Enea e Anchise e una Scena di battaglia ...
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Gane, Nicola
Rosa Del Conte
, Letterato e uomo politico romeno (1838 - 1916). La sua traduzione della prima cantica della Commedia ebbe origine da una scommessa fra tre letterati amici a chi avrebbe [...] è stato sostituito con l'alessandrino romeno di 15 e 16 sillabe, con non piccolo danno per quella " gravità biblica " e quella " forza incisiva ", che il G. aspirava a conservare nella versione. Segnaliamo come nobile documento umano la prefazione ...
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Naturalista (Trassilico, Garfagnana, 1661 - Padova 1730), allievo di M. Malpighi, prof. di medicina pratica (1700) e poi di medicina teorica (1710) all'univ. di Padova, membro della Royal Society di Londra. [...] naturali e descrisse i fossili, attribuendone l'esistenza all'emersione del fondo marino. Fu perciò risolutamente contrario all'ipotesi biblica del diluvio universale. n Anche il figlio Antonio (Padova 1708 - ivi 1777) fu prof. di medicina a Padova e ...
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Nome ebraico il cui significato approssimativo è "inutile, niente di buono", quindi anche "dannoso, malvagio"; soprattutto nella frase figli di B. "malfattori". Secondo alcuni il nome sarebbe un astratto [...] significa "giovare, essere utile", non è che un'ipotesi, quantunque diffusa.
Bibl.: Vedi A. E. Garvie, Belial, in Dictionary of the Bible del Hastings, I, 268-269; T. K. Cheyne, in Encyclopaedia Biblica, Londra 1899, col. 525; P. Joüon, Belial, in ...
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biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.