Esegeta e archeologo (Kempten, Baviera, 1872 - Kitzbühel 1945), compiuti gli studî teologici a Monaco (1891-96), prete nel 1896, si trasferì a Roma come vicario del Camposanto Teutonico, per studiare archeologia [...] dopo alla cattedra di esegesi del Nuovo Testamento a Breslavia, poi (1924) a Monaco alla cattedra di patrologia. Autore di importanti opere di esegesi neotestamentaria, ha diretto la sezione biblica del Lexikon für Theologie und Kirche (1930-38). ...
Leggi Tutto
Nato a Milano il 26 agosto 1786, morto ivi il 14 febbraio 1858. Dalla sua arte d'interprete delle tragedie dei Greci ebbe la fama, che gli dura ancor oggi, di valoroso ellenista. Tradusse fra il 1813 e [...] discreta veste italiana alle Argonautiche di Apollonio, in sciolti; buona ai Lusiadi del Camoens, in ottave. Una sua tragedia originale, biblica d'argomento, classica di fattura, La figlia di Jefte, composta nel 1834, non ebbe fortuna; ché nel B. era ...
Leggi Tutto
Sacerdote cattolico, studioso e oratore sacro (Parigi 1841 - ivi 1896). Ordinato nel 1865; cercò di armonizzare la cultura moderna con le esigenze tradizionali del cattolicesimo. Nel 1875, d'H. creò a [...] deputato di Brest alla camera repubblicana nel 1892. All'Institut catholique, chiamò a insegnare A. Loisy e per qualche tempo ne condivise anche alcune audaci tesi di critica biblica. Come quaresimalista in Notre-Dame, svolse temi di teologia morale. ...
Leggi Tutto
Ebraista, nato a Southampton il 2 ottobre 1846, morto a Oxford il 26 febbraio 1914. Nel 1883 fu chiamato a succedere al celebre Edoardo Pusey nella cattedra di ebraico all'università di Oxford. Da allora [...] l'Introduzione alla letteraura dell'A. T., che propagò nei paesi di lingua inglese, ma in forma più moderata, la critica biblica diffusa in Germania.
Opere principali: An mtronuction to the literature of the Old Testament Edimburġo 1897; 9a ed., 1913 ...
Leggi Tutto
Storico e teologo, nato a Langenscheid in Nassau nel 1866, ora professore di teologia a Berlino. La sua attività di storico e di esegeta del Nuovo Testamento prende le mosse da una posizione protestante-liberale [...] del cristianesimo primitivo, spogliandolo dal colorito occidentale assunto in seguito. Il D. ha tolto gli studî di filologia biblica dal loro isolamento e li ha integrati con lo studio di tutta la vita ellenistica dell'oriente post-alessandrino ...
Leggi Tutto
ROBINSON, Henry Wheeler
Biblista e teologo, nato il 7 febbraio 1872, morto il 12 maggio 1945. Studiò a Edimburgo nel Regent's Park College, a Oxford, Marburgo e Strasburgo, alternò poi il ministero (battista) [...] R. fu il primo non conformista chiamato alla presidenza del Board of Theology e fu lettore di critica biblica e, dal 1942, di studî biblici.
Si occupò soprattutto dell'Antico Testamento, dal punto di vista specialmente delle idee e della psicologia ...
Leggi Tutto
PAOLO di Bassora
Nicola Turchi
Detto anche Paolo di Nisibi, perché fu metropolita di quella sede, e Paolo il Persiano, fu un dotto teologo nestoriano che illustrò nel secolo VI la scuola di Nisibi a [...] assestare gli affari della chiesa di Persia; e come professore nella scuola teologica di Nisibi scrisse in siriaco un'introduzione biblica, che ci offre un'idea dell'insegnamento scritturale di quella celebre scuola. Esso fu tradotto in latino a cura ...
Leggi Tutto
Esegeta biblico e storico delle religioni, nato a Basilea il 9 novembre 1868, professore a Basilea, Tubinga, Gottinga, Berlino. Scrisse importanti opere sull'Antico Testamento, tra cui Die israelitische [...] nell'avere esteso l'ambito della propria attività scientifica alle religioni extrabibliche, del che anche la sua opera biblica si è giovata, superando il carattere teologico dell'esegesi tradizionale. I frutti più notevoli di questo nuovo indirizzo ...
Leggi Tutto
AVVOCATI, Vincenzo
Roberto Zapperi
Nato a Palermo il 12 sett. 1702, cominciò giovanissimo lo studio del greco, della filosofia e della giurisprudenza, in cui contava di addottorarsi. Nel 1721 però, [...] . 1767.
Buon conoscitore delle lingue classiche e dell'ebraico, iniziò la sua attività con un trattato in due volumi di esegesi biblica, dedicato a Benedetto XIV (De Sanctitate librorum qui in Ecclesia Catholica consecrantur Liber primus, Praeparatio ...
Leggi Tutto
Poeta, scrittore e uomo politico lituano (Czereia, Lituania, 1877 - Fontainebleau 1939); ministro della Lituania a Parigi dal 1919 al 1926, alla conoscenza della sua patria dedicò parecchie opere letterarie, [...] ; ecc.). Divenuto fervente cattolico, M. lasciò l'attività poetica ai margini dei suoi interessi, e si rivolse all'esegesi biblica (L'Apocalypse de Saint Jean déchiffrée, 1938) e ad altri scritti affini, dove gli antichi testi sacri sono piegati all ...
Leggi Tutto
biblicismo
s. m. [dal ted. Biblicismus]. – 1. In teologia, stretta aderenza alla Bibbia. 2. Tendenza di alcuni teologi luterani a interpretare la Bibbia in senso realistico o letterale, soprattutto relativamente all’escatologia.